“La rivoluzione siamo noi”, a Piacenza una mostra sul collezionismo contemporaneo
La rassegna - in programma dal primo febbraio al 24 marzo - inaugura il nuovo spazio espositivo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e presenta oltre 150 opere, tra dipinti, sculture, fotografie, video e installazioni. Tra i lavori figura anche uno specchiante di Michelangelo Pistoletto.

Opere provenienti da 18 collezioni d’arte, tra le più importanti in Italia, che indagano trasversalmente movimenti, stili e tendenze della contemporaneità, in una mostra che documenta il fenomeno del collezionismo nella sua globalità attraverso le vicende di oltre cinquant’anni: è questo, in sintesi, un anticipo della proposta de La rivoluzione siamo noi – Collezionismo italiano contemporaneo, in programma a Piacenza a partire da sabato 1 febbraio (con l’inaugurazione). L’esposizione si articolerà nell’edificio Ex-Enel della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dove nasce il nuovo ‘XNL Piacenza Contemporanea’ un centro culturale interamente dedicato all’arte contemporanea. La mostra è curata da Alberto Fiz (che si occupò anche della curatela di Padre e Figlio), organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, col patrocinio del MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, della Regione Emilia-Romagna, con un progetto di allestimento di Michele De Lucchi e AMDL CIRCLE e la consulenza scientifica del Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano. La rivoluzione siamo noi, nello specifico, propone oltre 150 opere, tra dipinti, sculture, fotografie, video e installazioni di grandi autori internazionali come Piero Manzoni, Maurizio Cattelan, Marina Abramović, Tomás Saraceno, Andy Warhol, Bill Viola, Dan Flavin.

La mostra
Come riportato nella nota stampa della mostra, il percorso espositivo si completa alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi – i cui locali sono attigui a quelli di XNL – dove una serie di lavori di artisti tra cui Ettore Spalletti, Wolfgang Laib, Fabio Mauri, Gregor Schneider, Pietro Roccasalva, dialoga con i capolavori dell’Ottocento e del Novecento, raccolti dall’imprenditore e collezionista piacentino Giuseppe Ricci Oddi che costituisce un fondamentale modello di riferimento. Qual è l’obiettivo della mostra? “La prima rassegna di XNL – viene spiegato nel comunicato – non ha lo scopo di stilare classifiche, ma di proporre, nel suo complesso, l’esperienza del collezionismo privato in base a una ricerca che coinvolge protagonisti ormai classici. Tra loro, Giorgio Morandi; Alberto Burri; Lucio Fontana; Fausto Melotti; Robert Morris; Robert Rauschenberg; Mario Merz; Keith Haring; Gerhard Richter; Daniel Buren; William Kentridge; Michelangelo Pistoletto. Senza dimenticare Giuseppe Penone, di cui verrà presentato un intervento site-specific realizzato appositamente per la mostra”.

Il commento del curatore
La rivoluzione siamo noi – afferma Alberto Fiz – analizza la figura del collezionista intesa come mecenate del Terzo Millennio. Ma anche come ordinatore del caos e costruttore di una nuova progettualità dove lui stesso diventa responsabile. In tal senso, il collezionista non è un semplice acquirente di opere d’arte ma con le sue scelte assume un ruolo da protagonista nella vita pubblica. Il titolo della mostra – argomenta – prende spunto dall’installazione di Maurizio Cattelan ‘La rivoluzione siamo noi’, dove l’artista, con compiacimento narcisistico, si autodenigra appendendosi a un gancio con gli abiti di feltro di Joseph Beuys che nel 1972 realizzò un’opera dallo stesso titolo di forte impronta politica. Gli elementi che accomunano i due lavori sono la solitudine e la presa di posizione individuale, comportamenti che, molto spesso, coinvolgono anche il collezionista”. L’esposizione, inoltre, si articola attraverso otto sezioni: Complicità, Domestiche alterazioni, Rovesciare il Mondo, Enigma, L’altro visto da sé, Controllare il caos, Esplorazioni e Spazi di Monocromia.  È nel percorso di apertura, Complicità, che è ubicata la superficie specchiante di Michelangelo Pistoletto con l’immagine serigrafata di Giovanni e Clara Floridi.


Foto di copertina: l’orso ibridato di Katja Novitskova (crediti immagine pagina Facebook XNL Piacenza Contemporanea).