Museo Tattile Statale Omero, un focus su “Italia riciclata” di Michelangelo Pistoletto
Il museo di Ancona ha partecipato alla Giornata nazionale del Paesaggio del 14 marzo scorso proponendo una riflessione sull'opera - presente nella propria collezione - del maestro biellese.

Il 14 marzo si è celebrata in tutta Italia la Giornata nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero con l’obiettivo di promuovere la cultura del paesaggio e sensibilizzare i cittadini sul tema attraverso attività in tutta la penisola. Il Museo Tattile Statale Omero ha preso parte alla ricorrenza proponendo un approfondimento sul proprio sito ufficiale sull’opera di Michelangelo Pistoletto Italia riciclata. Quest’ultima è stata realizzata nel 2012 in occasione della Biennale di Architettura di Venezia* e in quello stesso anno, grazie a un fortuito incontro proprio con il fondatore del Museo Tattile Statale Omero Aldo Grassini, l’artista biellese decise di realizzare l’installazione permanente anche per il museo di Ancona, impegnandosi nel rendere la sua opera accessibile anche a chi non guarda con gli occhi. La struttura artistica in questione, come riportato in un nostro precedente articolo, è un esempio in Italia e nel mondo di realtà impegnata a promuovere la crescita e l’integrazione culturale di chi è affetto da disabilità visiva e a diffondere tra essi la conoscenza dell’arte.

L’opera – è stato specificato dal museo in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio – allude ad un nuovo Rinascimento per la nostra nazione attraverso il riciclo e il recupero dei materiali. Come sostiene Pistoletto, protagonista dell’Arte povera, occorre ‘riprendere tutto quello che abbiamo abbandonato, scartato nel passato e riconsiderarlo, riportarlo al presente e da qui trovare nuove energie per creare il futuro’. Nel 2013, in occasione della quinta edizione della Biennale Arteinsieme, l’installazione fu ricostruita dall’artista presso la Mole Vanvitelliana di Ancona: la sagoma venne rialzata con pali cilindrici, simboli delle nostre città, per un approccio tattile più agevole e venne ricoperta con una rete da pesca di scarto proveniente dal vicino mercato ittico”.

Come riportato nella nota, l’Italia riciclata fu donata in quell’occasione al Museo Omero – anche grazie all’interessamento della Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee  Servizio V del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – ed è attualmente esposta presso la Sala Visionaria (ex-ostello di Palazzo del Duca) del Comune di Senigallia a seguito dei lavori di ristrutturazione nelle sale della Mole che la ospitavano. “Un’Italia riciclata – viene concluso nel sito – che in nove anni ha percorso le sue tappe e portato il suo messaggio in tre città italiane unite dal mare adriatico: Venezia, Ancona e Senigallia”.


*Pistoletto creò una grande sagoma di legno dell’Italia lunga circa 8 metri e la adagiò a terra, nei giardini; sopra dispose i materiali di scarto utilizzati per l’allestimento della Biennale.