Bando “Scuola+”, ispirarsi all’Agenda 2030 per potenziare la comunità educante
La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha emesso un nuovo bando che si rivolge alle istituzioni scolastiche biellesi facendo riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. "Desideriamo fornire ai progetti della scuola - così il presidente della Fondazione CRB - una marcia in più attraverso un accompagnamento puntuale e scientifico".

Potenziare la creazione di una comunità educante sostenendo la progettazione educativa condivisa: è questo, in sintesi, l’obiettivo di Scuola+ 2.0*, bando messo a punto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella con un occhio di riguardo ai goals dell’Agenda 2030. Sono, infatti, tre gli SDGs che l’ente vuole ‘raggiungere’ attraverso questa iniziativa che si completerà nel 2023. Quali? L’obiettivo 4 che consiste nel “fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”, il 10 per “ridurre le ineguaglianze all’interno e fra le Nazioni” e il 17 teso a “rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”, con particolare riferimento alla costruzione di reti e partenariati per lo sviluppo locale dei territori. Il bando, lanciato lo scorso 15 aprile, è rivolto alle istituzioni scolastiche biellesi, per le quali è previsto il prossimo 10 maggio anche un seminario di approfondimento sulle esperienze realizzate sul territorio.

Il percorso
Come spiegato nell’apposita nota stampa, si tratta di un percorso che avrà una forte fase di accompagnamento che prevede – entro il 10 giugno – la presentazione delle idee progettuali che verranno poi selezionate. Successivamente, il 13 luglio, per omogeneizzare la conoscenza sul tema dell’impatto sociale, avrà luogo un workshop formativo a cura di AICCON – Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit, il Centro Studi promosso dall’Università di Bologna, dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e da numerose realtà, pubbliche e private, operanti nell’ambito dell’Economia Sociale, con sede presso la Scuola di Economia e Management di Forlì – Università di Bologna. Il 15 settembre è poi in programma la presentazione dei progetti definitivi sviluppati ed entro fine settembre avverrà la selezione dei progetti ammessi; da ottobre quelli selezionati entreranno nel vivo anche grazie a uno speciale accompagnamento che si concluderà nel 2023 con la valutazione e divulgazione dell’impatto.

Il bando
La Fondazione, con il bando, desidera ispirare nuove pratiche educative territorialmente volte a contrastare o prevenire le situazioni di difficoltà del mondo scolastico e delle nuove generazioni. L’obiettivo strategico, in quest’ottica, è sostenere pratiche educative orientate alla generazione di un cambiamento di lungo periodo. “Per farlo attraverso il bando – si legge nel comunicato – la Fondazione cercherà di valorizzare le attitudini e abilità degli studenti favorendo lo sviluppo di competenze trasversali; di promuovere la diffusione di nuove metodologie didattiche attraverso nuove pratiche e laboratori; di sostenere offerte educative che contribuiscano a promuovere il benessere complessivo degli studenti stimolando e sviluppando conoscenze e competenze complementari; di promuovere il coinvolgimento attivo delle famiglie affiancandone il ruolo educativo e aumentando la collaborazione tra scuola e contesto sociale; di incentivare partenariati ampi tra scuole, istituzioni, associazioni e altri soggetti del territorio”. Studenti, insegnanti e famiglie saranno dunque ugualmente coinvolti dalle azioni dei progetti per poter centrare diversi obiettivi: ridurre la dispersione scolastica; migliorare il benessere psico-fisico dei bambini/ragazzi; prevenire le condizioni di vulnerabilità dei giovani e delle loro famiglie; migliorare l’efficacia dell’azione educativa, della continuità tra percorsi educativi e delle corresponsabilità ad essa connessa.

Le finalità
Il bando intende sostenere iniziative di sistema, sperimentali ed innovative dirette nei seguenti ambiti: azioni di emersione, orientamento e valorizzazione delle competenze/talenti; azioni di creazione e sviluppo di contesti di apprendimento non convenzionali; azioni di comunicazione, coinvolgimento attivo e formazione per famiglie e docenti; azioni di supporto all’utilizzo del digitale; azioni a sostegno delle fragilità psicologiche post Covid-19; azioni di interazione e comunicazione tra i vari soggetti educativi coinvolti nel progetto.

Le tempistiche
I progetti dovranno partire dal primo ottobre 2021 e dovranno terminare ed essere rendicontati entro e non oltre il 30 settembre 2023. Le richieste di contributo non potranno essere superiori al 70% dei costi totali e comunque non superiore a 30mila euro. Le tempistiche? Entro il 10 giugno 2021 gli enti ammissibili potranno presentare le idee progettuali tramite piattaforma ROL ed entro il 30 giugno verranno selezionate quelle migliori.

I commenti
La Fondazione – ha affermato il presidente Franco Ferraris – ha scelto di darsi obiettivi il più possibile ambiziosi per un bando che vuol essere l’avvio di un percorso di rilancio del mondo della scuola. Dopo il Covid-19 abbiamo vissuto due anni scolastici difficilissimi, nulla sarà più come prima e i nostri bambini e ragazzi e i loro insegnanti hanno ferite psicologiche da curare, bisogni educativi da colmare, necessità di nuovi strumenti. Per questo abbiamo pensato di mettere al centro gli obiettivi ONU e di fornire ai progetti della scuola una marcia in più, attraverso un accompagnamento puntuale e scientifico, che favorisca la nascita di una comunità educante sempre più forte sul nostro territorio”.
Alle sue parole sono seguite quelle di Sara Rago, Coordinatrice Area Ricerca AICCON: “Il bando promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella – ha spiegato – quest’anno si pone una duplice sfida: da un lato, mettere a valore le esperienze maturate sul territorio biellese che hanno permesso di rispondere ai bisogni educativi emersi negli ultimi anni; dall’altro, guardare al futuro, individuando modalità di risposta che affrontano, talvolta anche anticipando, l’emersione di situazioni di difficoltà del mondo scolastico e delle nuove generazioni, anche alla luce della pandemia da Covid-19. Obiettivo comune di queste due sfide è consolidare e ampliare la comunità educante composta dagli attori locali affinché il loro agire comune possa produrre un impatto significativo in termini di qualità della vita e benessere di tutto il territorio”.
Grazie a questo intervento qualificato e tempestivo della Fondazione, che l’Ufficio scolastico territoriale condivide totalmente, nei prossimi anni il territorio potrà davvero ripartire dalla scuola e dalla famiglia – hanno concluso i funzionari dell’Ufficio scolastico territoriale – per mettere al centro il futuro dei ragazzi. Un progetto innovativo, ispirato da obiettivi alti e sviluppato con i più moderni strumenti di implementazione e controllo che ci permetterà di diventare un punto di riferimento nel campo dell’istruzione”.


Foto di Vidhyarthi Darpan da Pixabay.
*Sarà centrale il tema della creazione di reti che dovranno essere composte da almeno tre realtà con capofila una istituzione scolastica. Verrà considerato premiante il coinvolgimento di realtà del Terzo Settore, al fine di co-progettare con logiche di comunità e con il coinvolgimento della Comunità Educante del territorio.
Potranno dunque essere soggetti capofila del bando: Istituti Scolastici di I e II grado e Scuole paritarie di I grado. Si potrà essere partner di più progettualità, ma un soggetto partner non potrà essere capofila di altre progettualità.