Il 30 ottobre scorso nacque l’associazione Biella Città Creativa Unesco, un anno dopo il riconoscimento giunto da Parigi. Per l’occasione, nella sala del consiglio di Palazzo Oropa fu firmato l’atto costitutivo che permise alla nuova realtà di diventare operativa per lo sviluppo delle iniziative indicate in sede di candidatura. L’obiettivo è stato, fin dagli arbori, realizzare i progetti previsti nel documento presentato per la domanda di adesione al network Unesco Creative Cities. Un processo che, come riportato in un nostro precedente articolo, si sarebbe articolato facendo riferimento all’Agenda 2030, promuovendo attività di cooperazione, tavoli tematici, rapporti di collaborazione, organizzando iniziative culturali, artistiche e turistiche per lo sviluppo della conoscenza del territorio e ispirandosi ai principi di reciproca collaborazione tra soggetti pubblici e privati. Il 25 marzo è stata ufficializzata un’importante novità per l’associazione: accanto ai soci fondatori – il Comune di Biella, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Cittadellarte – sono entrati a fare parte dell’Associazione come soci sostenitori la Camera di Commercio Biella e Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e l’Unione Industriale Biellese.
“L’entrata di Biella nel circuito delle città creative Unesco – ha affermato Alessandro Ciccioni, vice presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola – è stato un traguardo importante, ma è solo la prima tappa di un percorso più lungo e articolato di valorizzazione delle competenze e dei saperi di questo territorio. Gli obiettivi dell’Associazione sono in linea con la mission delle Camere di Commercio e siamo felici di poter contribuire a questo percorso di sviluppo della nostra realtà locale”. Giovanni Vietti, presidente dell’Unione Industriale Biellese, ha commentato a sua volta l’ingresso nell’associazione: “Siamo stati fra i primi sostenitori del percorso che ha portato al riconoscimento di Biella Città Creativa Unesco e oggi continuiamo dare il nostro sostegno attraverso la realizzazione dei progetti che abbiamo contribuito a definire, per il tessuto manifatturiero in particolare e per l’intero territorio in generale. Biella – ha concluso – può contare su un patrimonio inestimabile dal punto di vista della cultura di impresa: una tradizione immensa che può essere un volano potente anche per lo sviluppo futuro”.