Permettere una miglior conoscenza del contesto locale, sostenere l’intervento di enti pubblici e privati nel campo del welfare e favorire l’attivazione di misure e servizi più rispondenti alle necessità territoriali in ambito sociale: sono questi, in sintesi, gli obiettivi del progetto della Fondazione CRB Osservatorio per i bisogni territoriali del Biellese, messo a punto con il ‘Laboratorio di ricerca percorsi di secondo welfare’ del Dipartimento di scienze sociali e politiche dell’Università degli Studi di Milano. L’iniziativa, condotta dalla professoressa Franca Maino, coinvolgerà i principali enti del territorio che dovranno garantire un impegno di almeno due anni di figure decisionali e produrrà report periodici e un rapporto annuale pubblico. L’avvio di questo progetto è stato promettente e ha registrato un gran numero di adesioni: trenta enti e una cinquantina di persone si sono riunite per la prima call dell’Osservatorio.
Il relativo percorso di creazione rappresenta inoltre una sfida e un’opportunità di partecipazione: sarà infatti l’esito della co-progettazione di un tavolo di lavoro ampio e inclusivo, composto da rappresentanti istituzionali e operativi delle principali organizzazioni locali. “Si tratta di un progetto molto importante per la nostra Fondazione – ha affermato il presidente Franco Ferraris -, che nei mesi scorsi si era già dotata di una ‘Commissione bisogni territoriali’ grazie alla quale sono nati progetti come il bando ‘Ripartiamo insieme’, il progetto ‘Bonus abitare’ e l’investimento sulla connessione digitale con il progetto ‘Megaweb4education’. L’Osservatorio rappresenta uno strumento fondamentale per scandagliare a fondo le esigenze del territorio e da queste partire per mettere a punto progettualità condivise ed efficaci”.
L’Osservatorio, come spiegato nella presentazione del progetto, ha finalità polivalenti. Ad esempio sarà dedicata grande attenzione all’elaborazione e alla stesura di un rapporto di ricerca annuale, ossia un documento sintetico e fruibile a tutti (enti pubblici, privati, cittadini) contenente una fotografia delle principali dimensioni sociali, economiche e demografiche del territorio biellese; tutto ispirandosi all’approccio integrato e interdisciplinare degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Molto importanza, inoltre, sarà data alla promozione di un approfondimento di tipo qualitativo su un tema scelto ogni anno dagli stakeholder locali, anche in relazione a specifiche azioni in fase di progettazione o realizzazione sul territorio. Un processo condiviso, che proporrà un rilascio a cadenza trimestrale di alcuni indicatori socio-demografici, al fine di accrescere presso tutti gli stakeholder e tra la cittadinanza la consapevolezza dell’importanza di disporre continuativamente di una solida base-dati di riferimento locale. “Sarà un nuovo strumento utile ed efficace – così gli organizzatori – al servizio del Biellese per il quale sono aperte le adesioni da parte dei soggetti interessati”.
Dal ‘‘Laboratorio di ricerca percorsi di secondo welfare’ viene infine messo in luce il dietro le quinte del progetto: “Nel corso degli ultimi decenni il nostro sistema di welfare si è trovato a fronteggiare sfide legate ai cambiamenti demografici e sociali, ai mutamenti culturali, al contenimento della spesa pubblica. Il secondo welfare si è dunque rafforzato e, con esso, si è affermata anche l’importanza di una gestione e responsabilità più condivise in merito alle iniziative pubbliche e private che, in vario modo, promuovono il benessere di persone e famiglie. Alla luce di queste considerazioni e anche a fronte delle sfide sanitarie, economiche e sociali poste dalla pandemia di Covid-19, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha così avviato con noi un progetto volto alla creazione di un Osservatorio per il territorio biellese”.