I Giochi Paralimpici di Parigi 2024 (Jeux paralympiques d’été de 2024) si sono tinti con l’arte di Michelangelo Pistoletto: all’interno di Casa Italia Paralimpica – il luogo di riferimento per la Delegazione Azzurra durante le Paralimpiadi – il maestro ha offerto la sua visione artistica con una serie di opere dedicate alle atlete e agli atleti paralimpici impegnati nella massima competizione paralimpica internazionale offrendo, allo stesso tempo, un contributo sul tema dello sport, dell’inclusione e dell’integrazione. Il contesto, ça va sans dire, è stato di assoluta autorevolezza: la rassegna, iniziata il 28 agosto e conclusasi l’8 settembre 2024, oltre a porre sotto i riflettori globali gli sportivi, si è avvalsa di una serie di eventi culturali e di una programmazione artistica ad hoc, offrendo un’esperienza trasversale unica nel suo genere. “Il Comitato Italiano Paralimpico ha deciso di affidare al fondatore di Cittadellarte – era stato questo l’annuncio ufficiale del CIP – la definizione dell’identità di Casa Italia in occasione dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024”. Il progetto, frutto di un percorso iniziato durante la terza edizione del Festival della Cultura Paralimpica di Milano che vide la partecipazione dello stesso Pistoletto, ha visto la realizzazione e l’allestimento dello spazio ideato da Michelangelo Pistoletto curato da Fondazione Pistoletto Cittadellarte Onlus (Francesco Saverio Teruzzi e Alessandro Lacirasella) in collaborazione con Galleria Continua, Nova Fides e Giletti SpA.
Il claim e le opere di Pistoletto
Come riportato dal Comitato Italiano Paralimpico, il motto scelto per Casa Italia è stato Physique du rôle. Un prestito linguistico, dal francese, entrato nell’uso comune della lingua italiana, a indicare – come riporta il dizionario della lingua italiana Treccani – “l’aspetto fisico adatto alla parte che si interpreta, per estensione adatto alla situazione, alla professione, al ruolo sociale“, e dunque a un preciso compito all’interno della società. Una definizione che pone dei confini e dei limiti, ma che nella visione offerta vuole proporre un’accezione contraria e inclusiva: non esiste un aspetto fisico legato a un ruolo specifico, ma tutti possono aspirare a diventare ciò che desiderano. Negli spazi di Casa Italia, nello specifico, è stata presente una serie di opere di Michelangelo Pistoletto: sono lavori, tra i suoi più celebri, rivisitati per l’occasione, ispirati al movimento paralimpico e al claim Physique du rôle. Fra le opere protagoniste figurano ad esempio il Terzo Paradiso, i Quadri Specchianti, Le sfere di giornali sonore, Segno e arte e il Canto della pace preventiva.
Il commento del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico
“Abbiamo scelto – ha affermato Luca Pancalli – di continuare a valorizzare il connubio fra arte e sport al centro di tanti progetti degli ultimi anni. Due linguaggi universali capaci di contaminare la società con messaggi di inclusione e di offrire uno sguardo originale su argomenti importanti come la dignità e la bellezza di ogni individuo, nella sua unicità. Il tema del corpo, il corpo degli atleti paralimpici, diventa così elemento centrale per una narrazione che ci auguriamo possa contribuire a cambiare la percezione della disabilità. Naturalmente Casa Italia sarà, come sempre, il luogo per celebrare le medaglie – ha concluso – e per riunire la famiglia paralimpica italiana nella condivisione di quei valori che da decenni ne sono alla base”.