Un’opportunità di networking, di scambio di idee e di approfondimento sui temi che riguardano lo sviluppo sostenibile nell’ambito tessile premiando le realtà virtuose del settore: il riferimento è alla conferenza tenutasi venerdì scorso a Busto Arsizio, rientrante nel contesto della rassegna Ottobre tessile che ogni anno celebra il compleanno del Museo del tessile e della tradizione industriale della città. Durante la giornata, che faceva parte del progetto ZDHC Solutions Roadshow 2024, stati assegnati dei riconoscimenti alle aziende tessili che si sono contraddistinte sul fronte etico. Il convegno, svoltosi a Malpensafiere – SustainHUBility Centrocot e proposto dal Comune di Busto Arsizio, Camera di Commercio di Varese, Studio Legale Albè & Associati, Cittadellarte, Sistema Moda Italia e Confindustria Varese, ha portato ad affrontate temi di attualità in ambito di sostenibilità produttiva e certificazioni tessili, tra cambiamenti, sfide e prospettive future.
Il dietro le quinte
Nel dietro le quinte dell’evento figura Centrocot di Busto Arsizio, l’istituto italiano di OEKO-TEX che, come parte di questa comunità globale, si dedica alla promozione della sostenibilità nel settore tessile. Come riportato in una nota sul sito del Comune, attraverso processi completi di test e certificazione, OEKO-TEX garantisce che i prodotti tessili siano fabbricati in modo trasparente e responsabile lungo l’intera catena del valore, utilizzando metodi rigorosi e scientificamente fondati, contribuendo quindi in modo significativo alla promozione di un settore tessile responsabile. In totale si contano 205 aziende certificate (32 in provincia di Varese), di cui 11 aziende con i primi certificati OEKO-TEX standard100 emessi da Centrocot nel 1994 e mantenuti fino a oggi e 194 aziende certificate negli anni tra il 1995 al 2004 da Centrocot con certificati mantenuti tuttora. In occasione dei 30 anni della partnership, Centrocot ha riconosciuto gli sforzi delle aziende che si impegnano nella promozione dei valori della sostenibilità insieme a OEKO-TEX investendo nella Green Transition.
L’intervento di Pietra Pistoletto.
Il premio a Michelangelo Pistoletto
In occasione dell’incontro, è stato anche consegnato un riconoscimento a Michelangelo Pistoletto per il suo impegno, in ambito nazionale e internazionale, sul fronte della sostenibilità, in particolare della moda e del tessile. “Un museo che è testimonianza della storia città e di ciò che è anche parte del presente, la valorizzazione del museo che da anni ci sta impegnando anche tramite l’arte tessile è finalizzata al riposizionamento del tessile nella coscienza cittadina, perché il tessile non è il passato, ma è ancora il presente di Busto – ha osservato la vicesindaco e assessore alla Cultura e allo Sviluppo economico Manuela Maffioli -. Un settore che si interroga, e a Busto non da oggi, come sempre siamo pionieri, su un tema cogente come la sostenibilità. Un tema su cui abbiamo richiamato l’attenzione, anche di recente, attraverso l’arte e le opere del maestro Pistoletto esposte in primavera (Venere degli stracci a Palazzo Cicogna e il Terzo Paradiso al Museo del tessile)”. Il legame tra Pistoletto e la città continua infatti a svilupparsi e fiorire: ieri, mercoledì 23 ottobre, è stata infatti inaugurata Fashion B.E.S.T. in Segno Arte, esposizione curata dall’Ufficio Moda di Cittadellarte che si pone come un viaggio nel tempo e nello spazio creativo, ripercorrendo alcune significative collaborazioni di Fashion B.E.S.T., officina operativa – fondata da Michelangelo Pistoletto e Franca Sozzani – che dal 2009 si dedica allo sviluppo della sostenibilità nell’ambito del tessile e della moda. L’allestimento della mostra fa emergere il dialogo tra moda e arte, con capi unici che non solo raccontano storie di innovazione estetica, ma si inseriscono in un contesto più ampio di riflessione sul ruolo della moda nel promuovere un cambiamento responsabile nella società.
Fortunato D’Amico (collaboratore di Cittadellarte), Pietra Pistoletto, Olga Pirazzi (responsabile Ufficio Moda di Cittadellarte).
Le riflessioni di Pietra Pistoletto
“È per me un grande onore essere qui oggi, in rappresentanza di mio padre, Michelangelo Pistoletto. Mi trovo davanti a voi – ha affermato Pietra Pistoletto durante la premiazione – con profonda emozione, poiché il riconoscimento che viene conferito oggi al maestro celebra non solo il suo contributo artistico, ma anche il suo impegno per un futuro più sostenibile e consapevole. La sua ricerca nel campo del tessile e della sostenibilità non è stata una semplice appendice del suo percorso artistico, ma una parte integrante della sua visione. Come sapete, l’opera di mio padre si è sempre mossa tra arte e vita, cercando di abbattere i confini tra questi due mondi. E così è avvenuto anche con il tessile, materia simbolo di connessioni, legami e trasformazioni”. Pietra ha poi spiegato come la pratica artistica del padre abbia un’identità fortemente sociale: “Negli anni, Pistoletto ha dimostrato che l’arte non è solo una forma di espressione personale, ma anche un potente strumento di cambiamento sociale. Attraverso iniziative come Cittadellarte ha creato un vero e proprio laboratorio dove arte, impresa, educazione e sostenibilità si incontrano per ridisegnare insieme il nostro modo di vivere e produrre. Il tessile, con la sua lunga tradizione nel nostro Paese, si è rivelato un campo fertile per riflettere su come unire creatività e responsabilità ambientale, per dare vita a progetti capaci di conciliare etica ed estetica. In un’epoca in cui le sfide ambientali sono più urgenti che mai – ha specificato – mio padre ha voluto sottolineare l’importanza di un’arte che sappia guardare al futuro, proponendo modelli sostenibili e responsabili. L’idea di Terzo Paradiso è esattamente questo: un invito a creare un equilibrio nuovo, una fusione tra natura e artificio, tra ambiente e tecnologia, che ci consenta di evolvere in armonia con il nostro pianeta. Oggi, accettando questo premio a suo nome, mi permetto di ringraziarvi profondamente – ha concluso Pietra – per aver riconosciuto e sostenuto questa visione. È un riconoscimento che ci ricorda che il cambiamento, sia esso artistico o sociale, passa anche attraverso gesti concreti, scelte quotidiane e impegni che, come fili di un grande tessuto, ci uniscono nella creazione di un mondo migliore”.