“Metawork. Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta”, le scuole ogni ordine e grado alla scoperta della mostra
Nell'ambito del progetto espositivo, inaugurato il 27 novembre 2024 e aperto fino al 30 giugno 2025, Opera Laboratori cura una serie di attività mirate ad approfondire i temi e le riflessioni sollevate dall'opera dell'artista. Le proposte includono laboratori interattivi, incontri e discussioni che invitano i partecipanti a esplorare concetti come la relazione tra individuo e collettività, la trasformazione dei luoghi e l'importanza della riflessione sull’ambiente sociale e culturale.

In occasione della mostra Metawork. Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo), Opera Laboratori propone una serie di attività mirate ad approfondire i temi e le riflessioni sollevate dall’opera dell’artista, in particolare la sua visione dell’arte come strumento di dialogo e incontro. Queste iniziative si sviluppano in linea con il pensiero di Michelangelo Pistoletto, che ha sempre concepito l’arte come un ponte tra la dimensione estetica e quella sociale, capace di aprirsi al mondo esterno e stimolare una partecipazione attiva del pubblico. Le attività proposte includono laboratori interattivi, incontri e discussioni che invitano i partecipanti a esplorare concetti come la relazione tra individuo e collettività, la trasformazione dei luoghi e l’importanza della riflessione sull’ambiente sociale e culturale. In questo contesto, l’arte diventa un mezzo per affrontare temi universali, come la sostenibilità, il dialogo interculturale e la coesistenza tra diversi linguaggi e forme di espressione. Il programma è pensato per favorire un’interazione diretta con le opere esposte, permettendo ai visitatori di riflettere insieme sui temi chiave della mostra e di sperimentare in prima persona come l’arte possa stimolare cambiamenti nella percezione e nell’approccio alle dinamiche sociali. Le attività offrono un’importante opportunità di mediazione tra l’esperienza artistica e il mondo esterno, in un’ottica di inclusività e partecipazione collettiva. In questo modo, Opera Laboratori si propone come uno spazio di sperimentazione e riflessione, dove l’arte di Pistoletto non è solo un oggetto da ammirare, ma diventa anche un’opportunità di incontro e scambio, in perfetta sintonia con la sua concezione di arte come ‘metodologia di trasformazione’ della realtà. I laboratori didattici dedicati alle opere di Michelangelo Pistoletto costituiscono un’esperienza immersiva che stimola la creatività dei più piccoli attraverso l’arte concettuale, l’interazione e il gioco.
Scopriamo dunque tutti i laboratorio a cui sarà possibile prendere parte.

Lo specchio e il segno dell’artista
Il laboratorio che esplora il ruolo dei quadri specchianti nell’opera di Michelangelo Pistoletto si concentra sull’interazione tra l’arte e lo spettatore, e sulla capacità di trasformare la percezione della realtà attraverso il riflesso. I quadri specchianti di Pistoletto sono un mezzo per coinvolgere il pubblico in modo diretto e dinamico, mettendo in discussione la separazione tra il mondo dell’arte e quello quotidiano. La loro caratteristica principale è la dimensione del tempo e l’inclusione dello spettatore e del suo ambiente, creando un’autorappresentazione collettiva che avvolge e include l’osservatore nella sua realtà. Durante il laboratorio, una breve introduzione teorica esplorerà come Pistoletto, con le sue opere, utilizzi il riflesso come strumento per rendere il pubblico parte integrante dell’opera. Gli specchi non solo riflettono, ma invitano lo spettatore ad affrontare una duplice prospettiva: la visione del proprio riflesso (come se fosse dentro l’opera) e quella dell’ambiente che lo circonda, che in questo modo diventa parte dell’opera stessa. Dopo una visita alla mostra di Pistoletto, in cui gli studenti avranno modo di osservare dal vivo alcuni dei suoi quadri specchianti, il laboratorio proseguirà con un’attività pratica. Utilizzando un supporto di cartone argentato, simile al materiale specchiante, i partecipanti creeranno una loro versione di un’opera, cercando di esplorare l’interazione tra il proprio corpo, l’ambiente circostante e l’arte. L’obiettivo sarà quello di rielaborare un concetto simile a quello di Pistoletto, ma adattato alla propria percezione e al proprio spazio. L’attività si concluderà con una discussione finale sulle sensazioni e le riflessioni nate durante il processo creativo. I partecipanti condivideranno come hanno interpretato la relazione tra l’arte, l’ambiente e loro stessi, cercando di comprendere come i quadri specchianti di Pistoletto non siano solo un’esperienza visiva, ma una riflessione continua su chi siamo e su come interagiamo con il mondo che ci circonda. In questo laboratorio, l’arte diventa quindi un’esperienza immersiva e trasformativa, che sfida le convenzioni della rappresentazione e invita ogni individuo a essere parte della sua creazione e significato.

I Qr Code
Immagina di entrare in un laboratorio creativo – si legge nella presentazione del laboratorio – dove i bambini esplorano il mondo dell’arte e della tecnologia! Attraverso questa attività percorreremo l’opera di Michelangelo Pistoletto, che ha scelto di reinterpretare uno degli elementi più comuni e contemporanei della nostra vita quotidiana: il QR code. Il QR code, quel piccolo quadrato fatto di moduli neri e bianchi che troviamo ovunque, dai biglietti da visita alle pubblicità, è un simbolo potente della connessione tra il mondo fisico e quello digitale”. Il suo utilizzo è ormai parte della nostra routine, ma Pistoletto lo ha trasformato in un’opera d’arte, dandogli un significato più profondo. Nella sua serie QR Code Possession, l’artista esplora il concetto di identità, tecnologia e possesso, utilizzando il codice come metafora di una comunicazione nascosta e misteriosa. Nel laboratorio, i bambini avranno la possibilità di creare il proprio QR code personalizzato: utilizzando la tecnica del collage, ognuno potrà assemblare piccoli pezzi di carta colorata per costruire il proprio codice unico, ispirandosi all’arte di Pistoletto ma anche alla loro immaginazione. Ogni partecipante potrà decidere cosa vuole ‘nascondere’ nel suo codice: un messaggio, un disegno, o un segreto. Oltre a divertire, il laboratorio offre un’opportunità educativa per riflettere sul ruolo della tecnologia nell’arte contemporanea. Così come il QR code rimanda a informazioni digitali, l’opera di Pistoletto ci invita a pensare a come la tecnologia può essere parte integrante della nostra espressione artistica e del nostro modo di comunicare.

I quadri specchianti
Il laboratorio offre ai partecipanti un’esperienza unica e coinvolgente che esplora il concetto di identità, riflessione e trasformazione attraverso l’arte di Michelangelo Pistoletto. L’attività si propone di far vivere ai partecipanti un’esperienza diretta con le opere dell’artista, caratterizzate dall’uso di superfici specchianti che includono lo spettatore nell’opera stessa. I partecipanti osserveranno i quadri specchianti, che si caratterizzano per l’uso di superfici riflettenti. Quando si avvicineranno alle opere, la loro immagine si rifletterà sullo specchio, creando un incontro tra il loro corpo e l’opera d’arte. Questo momento di interazione permette ai partecipanti di vivere una riflessione profonda sul loro ruolo: da spettatori passivi si trasformano in parte integrante dell’opera. L’inclusione dell’osservatore nell’opera d’arte sottolinea l’idea che la realtà, proprio come le superfici riflettenti, è in continuo movimento e in costante interazione con chi la osserva. Dopo questa immersione nell’opera, i partecipanti saranno invitati a sperimentare direttamente con la pratica artistica. In un ambiente creativamente stimolante, ognuno avrà l’opportunità di creare la propria versione di un ‘quadro specchiante’ utilizzando materiali appositi. Ogni partecipante realizzerà un autoritratto su una superficie riflettente, esplorando non solo la propria immagine fisica, ma anche il proprio io interiore, come parte di un’opera in continua evoluzione. Durante questa fase, il laboratorio permetterà di esplorare il passaggio da spettatore ad artista, facendo sentire i partecipanti protagonisti dell’opera che stanno creando. Al termine del laboratorio, i partecipanti potranno condividere le proprie opere con gli altri, riflettendo sull’esperienza vissuta. Il confronto e il dialogo permetteranno di approfondire la comprensione del concetto di specchio e identità, ponendo l’accento sul modo in cui l’arte, e in particolare i quadri specchianti, sollecitano nuove forme di percezione di sé e del mondo circostante. In questo laboratorio, ogni partecipante, da semplice osservatore, diventa artista, coinvolgendosi attivamente nella creazione di un’opera che, proprio come quelle di Pistoletto, riflette e include la sua realtà.

Il riflesso artistico
Attraverso la visita alla mostra – viene specificato nell’apposita nota – proveremo a far conoscere ai bambini il lavoro di Michelangelo Pistoletto, in particolare le sue opere che utilizzano il concetto di riflesso e di specchio, e invitarli a riflettere su come l’arte può unire il mondo reale con quello immaginario”. I bambini esploreranno il concetto di specchio non solo come oggetto fisico, ma come metafora di dialogo tra l’arte e l’osservatore. Non solo: verranno invitati a creare il loro ‘quadro specchiante’, utilizzando piccole superfici riflettenti (specchi) e vari materiali; potranno poi disegnare su cartoncino, usare collage o colori per creare una figura che si riflette nello specchio. La sfida sarà quella di pensare a come le loro immagini possano interagire con il loro riflesso. Potranno creare una scena che, una volta guardata nello specchio, si unisce al loro volto o corpo, in stile Pistoletto. Durante il processo, si incoraggerà il pensiero critico: “Come cambia la tua immagine quando ti guardi nello specchio? Cosa pensi quando la tua arte ti include come parte dell’opera?“. Una volta completati i lavori, ogni bambino condividerà la propria creazione con il gruppo, spiegando come ha deciso di usare lo specchio. Il laboratorio si concluderà con una riflessione su come l’arte di Pistoletto ci invita a guardare noi stessi e il mondo che ci circonda in modo nuovo.

Mare Nostrum
Mare Nostrum di Michelangelo Pistoletto è un’opera che incarna il concetto di ‘arte sociale’, un invito a riflettere sull’interazione e sull’influenza reciproca tra le diverse culture del Mediterraneo. Pistoletto, con il suo approccio unico, esorta a vedere la diversità culturale come una risorsa che non separa, ma unisce. L’arte di Pistoletto si fa veicolo di un messaggio universale di cooperazione e scambio, dove ogni differenza diventa un arricchimento anziché un ostacolo. Il titolo Mare Nostrum, che richiama il Mediterraneo come ‘nostro mare’, diventa il simbolo di una comunità globale che può prosperare se capace di accogliere le differenze al suo interno. In questo contesto, l’arte non è solo una forma estetica, ma un potente strumento di trasformazione sociale. Il tema della ‘nascita’, che coincide con il nostro Natale, si intreccia con il messaggio di Love Difference: un invito a una rinascita della comprensione reciproca tra i popoli, a un rinnovato spirito di unità. Pistoletto ci invita a riflettere sul Natale non solo come momento di celebrazione, ma come un’occasione di speranza per un mondo che, come la nascita di una nuova vita, può accogliere la diversità come elemento di crescita. La visione di Pistoletto suggerisce che, così come il Natale celebra la speranza, anche la diversità culturale può portare a una nuova visione di convivenza pacifica e di scambio, senza rinunciare alle proprie radici, ma arricchendo il panorama globale. Il processo di costruzione di un puzzle che rappresenta il grande tavolo del Mediterraneo alla fine della visita diventa un atto simbolico di ricostruzione collettiva: ogni pezzo, con la sua unicità, contribuisce alla realizzazione di un’immagine comune, un’opera complessa che si completa solo grazie all’apporto di tutti, proprio come nel Mediterraneo le diverse culture si intrecciano per creare un’unica realtà.

Per info e prenotazioni inviare una mail a caserta@operalaboratori.com o contattare il numero di telefono +39 0823 324185.

Crediti immagini: pagina Facebook Reggia di Caserta.