A Monza “Luoghi di cura / Luoghi di cultura”: Michelangelo Pistoletto tra i protagonisti del convegno dedicato ai musei di prossimità
Il 28 febbraio alle ore 10.00, presso l'auditorium “Enrico Pogliani” della Fondazione IRCSS San Gerardo dei Tentori, sarà messo in luce il progetto MU.S.E.O. (Museum as Sociality, Equity and Opportunity), che si propone di sperimentare un nuovo modello di museo di prossimità. L'appuntamento, organizzato dalla Cooperativa CRAMS – Centro Ricerca Arte Musica Spettacolo di Lecco, vedrà anche la partecipazione del maestro.

Un’occasione di confronto intorno a nuovi modelli sperimentali di interazioni fra i luoghi di cura e i luoghi di cultura, con il particolare intento di promuovere le case anziani – RSA, CPA – quali spazi di aggregazione e comunità culturali e creative: il riferimento è a Luoghi di cura / Luoghi di cultura, convegno organizzato dalla Cooperativa CRAMS – Centro Ricerca Arte Musica Spettacolo di Lecco che si terrà venerdì prossimo, a partire dalle ore 10.00, a Monza, presso l’Auditorium “Enrico Pogliani” della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori. L’incontro, a partire dalla solidità delle esperienze dei partner coinvolti, introdurrà ai temi del museo di prossimità e allo sviluppo del progetto MU.S.E.O. (Museum as Sociality, Equity and Opportunity). Quest’ultimo – cofinanziato dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato italiano, Fondo di Rotazione, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni, nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg VI-A Italia-Svizzera – si propone di definire un nuovo modello di museo di prossimità capace di enfatizzarne la spinta inclusiva, grazie alla collaborazione stabile fra istituzioni culturali e sanitarie. “Attraverso l’uso innovativo della tecnologia e una progettualità strategica votata all’accoglienza – spiegano gli organizzatori – il museo diviene un luogo anche di prevenzione e cura; un’istituzione capace di promuovere il benessere individuale e collettivo attraverso la rimozione delle barriere emotive, cognitive, fisiche e sensoriali che tradizionalmente limitano la partecipazione”. MU.S.E.O. nasce dalla consapevolezza che l’accesso alla cultura e al benessere culturale non è garantito in modo equo a tutti i cittadini: specialmente coloro che si trovano in situazioni di fragilità o in posizioni di debolezza all’interno delle comunità territoriali (come le persone con disabilità o le persone anziane), ma anche giovani e adolescenti in situazioni di debolezza psichiatrica e psicologica, spesso incontrano significativi ostacoli che limitano la loro partecipazione alla vita culturale e sociale.

Gli obiettivi
Le azioni che sottintendono la definizione del modello partono dalla necessità di sviluppare la cultura interna al museo, di tutto il suo staff, fortemente votata all’accoglienza e all’accessibilità, secondo i più alti standard internazionali. “La definizione delle tecnologie – viene aggiunto nell’apposita nota stampa – risponde innanzitutto ai bisogni degli stakeholder (istituzioni, utenti finali, caregiver) allo scopo di definire degli strumenti efficaci per la mediazione, a loro volta frutto di percorsi di dialogo e progettazione condivisa. Complementari a questo livello di competenza e di articolazione delle pratiche, sono la collaborazione e lo scambio con organizzazioni sociosanitarie, con le quali definire nuovi protocolli che consentano di studiare, in modo rigoroso, gli impatti delle proposte e, al tempo stesso, di offrire esperienze di qualità, vivificanti rispetto alle fragilità e al possibile isolamento degli ospiti e degli anziani soli della comunità”. Il progetto mira a costruire spazi temporanei capaci, attraverso l’arte partecipata e la cultura, di offrire opportunità di socializzazione aggregativa, riabilitativa e di potenziamento delle connessioni, dei e con i caregivers territoriali all’interno ed all’esterno degli stessi spazi di cura. Tra i risultati attesi ci sono quelli che prevedono un incremento dei visitatori provenienti da altri contesti sociosanitari e di fragilità sociale, con il miglioramento del benessere individuale e collettivo attraverso l’esperienza culturale, e la creazione di un modello replicabile di musei di prossimità a livello europeo, orientato all’inclusione sociale e al benessere culturale. “Vorremmo quindi che i saperi e le pratiche locali sviluppati – viene specificato – facciano parte di quella grande sfida che chiamiamo Intelligenza Territoriale: il progetto del MUSEO di prossimità assume il ruolo di una tra le più generative e innovative prospettive politico-sociali di comunità”.

Il target
L’incontro è indirizzato ai musei regionali e cantonali ticinesi, alle ATS, ASST, le Case di Riposo e i Centri Diurni lombardi e ticinesi, partendo dal confronto che verrà attuato tra i partner promotori, ed è stato organizzato in stretta collaborazione con i partner operativi e scientifici che hanno animato le diverse ricerche scientifico-tecnologiche, ma anche socio-antropologiche. Verranno presentati gli studi scientifici, con le prime esperienze di messa a terra già iniziate, e che sono in corso di realizzazione; quelli appena pubblicati su riviste internazionali che analizzano pratiche riabilitative per Ictus cronici, Alzheimer, Parkinson sviluppati in molteplici sedi lombarde e ticinesi. Sarà l’occasione per dare ulteriore forza alla rete di collaborazioni tra la parte artistico-culturale e museale con gli enti che si occupano di disabilità psicofisiche, le patologie dementigene dell’età senile, del disagio psichiatrico e psico-clinico multigenerazionale, tra cui i vari dipartimenti sanitari e la parte sociale e clinica sia di Regione Lombardia che del Canton Ticino.

Il programma e la partecipazione di Pistoletto
L’evento prenderà il via alle 10 con il saluto dell’Autorità di Gestione Interreg Italia Svizzera Monica Muci e del Direttore Generale IRCSS San Gerardo dei Tintori Silvano Casazza. A seguire è prevista l’introduzione al programma e alla visione di MU.S.E.O con i seguenti interventi: speech introduttivo di Michelangelo Pistoletto intitolato Luoghi di cultura come luoghi di cura; introduzione di Rossana Becarelli (CRAMS – Rete Euromediterranea per l’Umanizzazione della Medicina) e Maria Chiara Ciaccheri (CRAMS); intervista alle Direzioni di Regioni Lombardia, ossia al Segretario Generale Vicario Pier Attilio Superti, al Direttore Generale DG Welfare Mario Melazzini e al Direttore Generale DG Cultura Sabrina Sammuri; intervista sul programma del progetto a Paola Guzzetti (Regione Lombardia DG Cultura), Antonio Colaianni (Direttore Sociosanitario. ATS Brianza), Marco Magnelli (RSA Istituto Airoldi e Muzzi Lecco) e Giorgio Comi (Consiglio direttivo ATTE – Associazione Ticinese Terza Età). Il programma continuerà alle 11 con la presentazione – coordinata da Beccarelli – di due studi scientifici sperimentali, alle 11.40 con un confronto sulle esperienze dei partner e le prospettive di MU.S.E.O. di Prossimità, alle 12.45 con una serie di esperienze interattive dirette con tecnologie assistive multimediali. L’appuntamento si concluderà con presenntazioni e laboratori dal vivo.

Per partecipare è necessario confermare la propria presenza compilando questo form.
L’incontro potrà essere seguito in presenza o in remoto attraverso questo link.