Una residenza artistica rivolta a dieci selezionati fra producer e musicisti, maggiorenni, italiani o stranieri: è questa l’iniziativa in programma a Biella, dal 7 all’11 ottobre. L’esperienza, che si terrà a Cittadellarte, è rivolta a soggetti legati ad almeno una delle seguenti timbriche musicali: pianoforte, arpa, hang drum, vibrafono, xilofono, percussioni, archi, synth e electronic music production. Le giornate rientrano nel progetto VERA, uno spettacolo il cui obiettivo è attivare emotivamente lo spettatore attraverso l’esperienza visiva e l’utilizzo di specifiche frequenze sonore e battimenti binaurali. In quest’ottica, è in corso un’inedita ricerca dall’approccio olistico, che mette insieme scienza (neurologia e biosonologia), tradizione (ritualità), arte (musica e video) e nuove tecnologie (VR). La residenza si articolerà in due momenti: il primo riguarderà la produzione della soundtrack dei cinque capitoli che comporranno la performance di VERA, un lavoro che si concentrerà sull’arrangiamento di battimenti binaurali, strumenti acustici e produzione elettronica; il secondo sarà il momento della restituzione sotto forma di installazione artistica.
I partecipanti alla residenza saranno seguiti dai membri del team dell’iniziativa, mentre per la parte musicale interverranno il professor Domenico Sciajno e i producers torinesi The Sweet Life Society. Ai nostri microfoni è intervenuto il project manager di VERA Gregorio Concas: “Gli artisti si interfacceranno a un progetto originale, che li porterà a costruire una soundtrack virtuale e a studiare la modalità di internazione tra i battimenti naurali e l’arraggiamento acustico. Il focus della residenza è lavorare sulla parte audio di VERA, una perfromance in cui una quarantina di persone, in un luogo, interagiranno con l’ambiente circostante attraverso un visore, in un ibrido tra videogioco e film”. Come accennato, anche gli spazi avranno un ruolo cardine nello svolgimento delle attività: i partecipanti lavorarenno a Cittadellarte e, ai fini di rendere l’esperienza il più immersiva possibile, verrà fornito vitto e alloggio in loco. “Per noi – conclude il project manager – svolgere la residenza alla Fondazione Pistoletto è un grande possibilità”.