Al via a Biella la “Scuola di economia civile”, quando il fine è la felicità pubblica
Prenderà prossimamente il via la prima edizione dell'iniziativa formativa che si pone l'obiettivo di attivare sul territorio percorsi di conoscenza e approfondimento dell’Economia Civile. Gli argomenti affrontati? La sostenibilità, l’impatto delle attività economiche, la finanza, la riorganizzazione aziendale e grandi temi del welfare.

Presentazioni di casi studio, testimonianze e dialoghi con personalità e imprenditori del territorio, laboratori tematici: è su queste attività che si svilupperà la Scuola di economia civile biellese, promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Banca Simetica, Diocesi di Biella e Consorzio Sociale Il Filo da tessere. L’appuntamento, alla sua prima edizione, è teso attivare sulla provincia laniera percorsi di conoscenza e approfondimento dell’Economia Civile, rivolti a scuole, università, al mondo imprenditoriale e del non profit. Il programma prevede un calendario di incontri che si svolgeranno presso la Sala Conferenze di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in via Garibaldi 17 ed è proprio durante gli incontri che si articoleranno i contenuti della scuola. Il corso intende offrire una riflessione sulle grandi sfide del nostro tempo: la sostenibilità, l’impatto delle attività economiche, la finanza, la riorganizzazione aziendale e grandi temi del welfare.

Il programma completo
Le attività, divise in due moduli ciascuna, sarebbero dovuti partire venerdì 3 aprile, dalle 14 alle 18, ma a causa delle restrizioni nazionali per prevenire il contagio del Covid-19 le date sono da definire. Il primo modulo, comunque, si intitolerà L’impresa e l’imprenditore civile (Il paradigma dell’economia civile) di Michele Dorigatti; lo stesso docente terrà il secondo incontro intitolato L’impresa e l’imprenditore civile (I miti del turbo capitalismo). Si passa poi a maggio (anche in questo caso, le date saranno da definire), quando Sabrina Bonomi terrà La responsabilità civile di impresa, a cui seguirà un altro talk Sussidiarietà e resilienza. Le attività successive sono previste per la fine di maggio, intitolate rispettivamente Il valore della narrazione per le imprese contemporanee e Le organizzazioni come sistema aperto – Impresa, contesto, territorio, e saranno tenute da Elena Granata e Fiore De Letera. Si dovrebbe concludere con due tappe a giugno, con il modulo iniziale di Giuseppe Argiolas (Il management civile) e il secondo di Riccardo Milano (Finanza eticamente orientata).

Come prendere parte all’iniziativa
Per partecipare alla Scuola di economia civile occorre inviare una mail all’indirizzo segreteria@ilfilodatessere.com allegando il proprio Curriculum Vitae. L’iscrizione è da intendersi per tutto il percorso strutturato in moduli e non è possibile prendere parte alle singole attività (se non in casi particolari).

 I commenti
Fiducia, reciprocità, beni relazionali, beni comuni: sono queste le parole chiave della scuola di economia civile – spiega Andrea Quaregna, Vice Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che ha sostenuto con convinzione il progetto – sono parole importanti, indispensabili per creare un mondo basato su basi nuove e sostenibili. Senza fiducia infatti ogni impresa imploderebbe, così come ogni relazione senza reciprocità non può che essere malata”. Da un lato dunque l’azione di soggetti deputati al bene comune, come la Fondazione e la Diocesi e dall’altro l’azione di una Banca che ha come valore fondante l’etica: il punto di congiunzione tra due mondi apparentemente lontani è proprio qui, nel concetto di economia civile, un’economia cioè che, favorendo il bene comune, lo scambio e una sana interazione reciproca, fa fiorire anche i soggetti che la praticano.

Pochi giorni prima dell’avvio di questo percorso che da tempo vogliamo portare nel Biellese – commenta Stefano Zucchi, Direttore della Caritas diocesana di Biella – si chiuderà un grande evento internazionale ad Assisi che tratterà gli stessi temi, denominato ‘The economy of Francesco’, fortemente voluto dal Papa e rivolto ad economisti, imprenditori e giovani di tutto il mondo. Anche noi vogliamo provare a riflettere, formarci ed aprire sul territorio “cantieri di speranza” lavorando nello spirito di San Francesco perché l’economia di oggi e di domani sia più giusta, fraterna, sostenibile e con un nuovo protagonismo di chi oggi è escluso”. Soddisfazione anhe da parte di Pier Luigi Barbera (Presidente di Banca Simetica S.p.A.): “Banca Simetica è felice di sostenere questo progetto che stimola una riflessone profonda su un tema, l’economia civile, che insieme all’etica è alla base dei nostri valori. Solo formando operatori sensibili al tema infatti possiamo pensare di avviare un cambiamento positivo all’interno di enti e istituzioni”.