È uscito Identità e Visioni, il nuovo numero di Abitacolo forme e linguaggi del contemporaneo, la rivista di arte, architettura e ambiente, diretta e fondata da Fernando Miglietta. Per le annate 2020-2021 è stato pubblicato un numero speciale doppio, edito dall’Istituto Internazionale di ricerca estetica, urbana e ambientale, un luogo di incontro teorico e creativo della pluralità dei linguaggi e delle culture che agitano oggi la contemporaneità e la globalità. “In un mondo sempre più segnato dall’apparenza e in un contesto di terribile spaesamento e smarrimento – presenta così Miglietta il lavoro editoriale -, Abitacolo pone al centro della riflessione teorica e creativa il tema della forma identitaria, della questione dell’identità rispetto all’arte, all’architettura, alla città, al paesaggio, alla cultura del progetto, alla complessità della contemporaneità. Una ricerca a tutto campo, dalle interferenze e articolazioni multiple alle nuove connotazioni identitarie”.
La prima pagina della rivista Abitacolo.
Nel numero sono presenti i maggiori protagonisti dell’arte, dell’architettura e della cultura che hanno prodotto per l’occasione saggi e opere sul tema dell’identità. Sono presenti, per esempio, l’artista francese Daniel Buren con il suo intervento in situ-rivista, lo scultore israeliano Dani Karavan con un focus sulla nascita della la sua identità, l’architetto americano Jon Micheal Schwarting con il suo progetto di utopia identitaria, gli artisti Achille Perilli, Achille Pace, Luca Maria Patella e Pablo Echaurren.
Tra i protagonisti si trovano “gli architetti – si legge nella presentazione del magazione – Stefano Boeri, alla ricerca dell’identità di un luogo; Paolo Portoghesi, che si interroga sul nemico dell’identità dei luoghi; Franco Purini, con le sue ‘Dinamiche dell’Identità’; Vittorio Gregotti, con ‘L’Identità dell’architettura italiana’; Alberto Ferlenga con un approfondimento tra identità e riconoscibilità; Margherita Petranzan, tra Identità e relazioni; Amedeo Schiattarella, con i fattori identitari di una cultura; Orazio Carpenzano, con creatività e identità; Cherubino Gambardella, con la sua ‘Ansia meridiana’; i designer Ugo La Pietra e Riccardo Dalisi”. Sono presenti, inoltre, gli interventi del filosofo Sergio Givone, dello scrittore Roberto Cotroneo, dell’urbanista Marco Romano e dell’antropologo Giorgio De Finis.
Identità e Visioni propone anche un lungo dialogo tra Fernando Miglietta e Michelangelo Pistoletto. Quanto realizzato è un dialogo a tutto campo, incentrato sulla dualità e sulle dualità, come identità e utopia, etica ed estetica, cultura e politica. Il confronto spazia dalla ricerca dell’identità attraverso l’autoritratto alle superfici specchianti, dalla fotografia alla molteplicità, dalla partecipazione alla libertà come responsabilità, dalla realizzazione del simbolo del Terzo Paradiso all’essere sociale e socialmente impegnato fino alla demopraxia.
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