Una corretta informazione può rivelarsi la chiave per generare nuove consapevolezze e per diffondere pratiche virtuose per l’ecosistema. Un processo etico che va alimentato e concretizzato nella quotidianità e dalle azioni del singolo individuo. Un esempio? Il corretto smaltimento dei rifiuti. I cittadini meno informati potrebbero, infatti, non sapere dove buttare la confezione di un determinato prodotto una volta utilizzato. Umido? Plastica? Carta? Indifferenziata? Per ovviare a questa criticità dando una risposta alle incertezze che possono presentarsi nei consumatori, l’app per la differenziata Junker – già diffusa in Europa con un database di oltre 1,6 milioni di prodotti – ha ideato la prima etichetta ambientale digitale. Questa nuova tecnologia verrà utilizzata per la confezione di un alimento iconico in Italia, la pizza. Una scelta non solo simbolica, ma che fa fronte a un problema reale: ogni anno si stima che vengano utilizzati quasi 800 milioni di contenitori del piatto in questione e molti consumatori non sanno come smaltirlo correttamente. La conseguenza è che spesso il cartone viene buttato nel cestino sbagliato, danneggiando le operazioni di raccolta differenziata. Così è nato il servizio, semplice e intuitivo: chi acquisterà una pizza da asporto o a domicilio contenuta in una confezione di KEEPizza avrà sul cartone uno speciale QR Code, che permetterà di accedere col proprio smartphone – una volta scaricata l’app Junker, gratuita per iOS o Android – alle istruzioni sulla raccolta differenziata in riferimento alle regole del proprio comune. Attraverso la scansione del codice a barre e l’attivazione della geolocalizzazione, infatti, si potranno verificare tutte le informazioni validate dai vari Consorzi.
La novità introdotta da Junker non si rivolge solo agli utenti consumatori, ma anche ai distributori di imballaggi e i produttori, che potranno essere aggiornati sulle nuove norme inerenti all’etichettatura. In quest’ottica, va infatti ricordato che il decreto legislativo n. 116, approvato a settembre del 2020, ha introdotto l’obbligo di riportare nell’etichetta di tutti gli imballaggi, immessi al consumo sul territorio nazionale, le informazioni ambientali “per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulla destinazione finale degli imballaggi”. Viene spesso indicato, nelle confezioni o nelle etichette, dove cestinare il prodotto, ma non sempre in modo efficace e personalizzato come l’applicazione rende possibile. Non solo: il servizio digitale permette in caso di modifiche o integrazioni delle regole in atto di modificarle con pochi clic senza necessità di stampare nuove etichette. Come tutte le buone pratiche, può inoltre essere replicabile anche in altri alimenti e imballaggi, in modo da rendere i consumatori sempre più informati (conoscendo il materiale di cui è fatto il fatta la confezione) e consapevoli (sapendo dove va buttato il rifiuto seguendo le regole della propria città di riferimento).
La sostenibilità ambientale può costruirsi anche attraverso queste innovazioni.