Incontri, escursioni, tour virtuali, passeggiate, visite guidate: sono queste alcune delle proposte organizzate da Legambiente in ogni parte d’Italia per porre sotto i riflettori mediatici e non il World Wetlands Day, istituito nel 1997 per aumentare la consapevolezza sul valore delle zone umide per l’umanità e certificato come tale dal 30 agosto 2021, quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 75/317 che ha stabilito il 2 febbraio come Giornata mondiale delle zone umide; la ricorrenza odierna viene inoltre celebrata in occasione dell’anniversario dell’adozione della Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale, firmata a Ramsar (Iran) il 2 febbraio 1971. Come riportato dall’associazione ambientalista italiana, i particolari ecosistemi a cui fa riferimento l’iniziativa, oltre ad accogliere e conservare una ricca diversità biologica di piante, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati, garantiscono ingenti risorse di acqua e cibo e altri servizi ecosistemici e svolgono una funzione fondamentale sul fronte cambiamenti climatici. “Il valore delle aree umide – così Legambiente – è costituito dal fatto che esse immagazzinano grandi quantità di carbonio e assorbono le piogge in eccesso, arginando così il rischio di inondazioni, rallentando l’insorgere della siccità e riducendo al minimo la penuria d’acqua. Le aree umide sono i pozzi di assorbimento del carbonio più efficaci sulla Terra”. Lo slogan scelto per questa edizione – ogni anno viene selezionato un tema differente – è Valorizza, gestisci, restaura, ama le zone umide.
La giornata, infatti, si pone come appello ad agire per la causa ambientale investendo capitale finanziario, umano e politico per salvare le zone umide del mondo dalla scomparsa e ripristinare quelle in condizioni di degrado. “Quasi il 90% delle zone umide del mondo – si legge nel sito ufficiale della giornata – è stato degradato dal 1700 e stiamo perdendo zone umide tre volte più velocemente delle foreste. Tuttavia, le zone umide sono ecosistemi di fondamentale importanza che contribuiscono alla biodiversità, alla mitigazione e all’adattamento climatico, alla disponibilità di acqua dolce, alle economie mondiali e altro ancora. È urgente aumentare la consapevolezza nazionale e globale sulle zone umide al fine di invertire la loro rapida perdita e incoraggiare azioni per conservarle e ripristinarle. La Giornata mondiale delle zone umide è il momento ideale per aumentare la comprensione da parte delle persone di questi ecosistemi di importanza critica”. Oltre alle attività già fissate (in programma dal 2 al 6 febbraio), chiunque può prendere parte alla giornata con proposte, partecipazioni o idee per ricordare l’importanza che questi habitat naturali ricoprono per la conservazione del patrimonio biologico della Terra: l’iniziativa è aperta a tutti, dalle organizzazioni internazionali ai governi, dai professionisti del settore ai bambini, dai giovani fino ai media.