“Cielo Aperto”, l’arte contemporanea nelle piazze del cuneese
La Fondazione CRC di Cuneo, in occasione dei suoi 30 anni di attività, ha dato origine al progetto “Cielo Aperto” che consiste nell’installazione di quattro diverse opere d’arte contemporanea di artisti internazionali, tra cui Michelangelo Pistoletto, in quattro diverse località del cuneese, in Piemonte. Si tratta di un progetto che, oltre a valorizzare e costruire un legame con il territorio, riconferma la collaborazione con il Castello di Rivoli, parte integrante dell’organizzazione.

Grinzage Cavour, Bra, Cuneo e Mondovì sono quattro località piemontesi unite non sono dalla medesima provincia, ma, grazie alla Fondazione CRC, dall’arte contemporanea. Infatti, per festeggiare il proprio trentennale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ha dato origine al progetto “La generazione delle idee. Talento, ambiente, inclusione”, che, a partire da maggio scorso, ha previsto l’organizzazione di una serie eventi nel cuneese. L’incontro tra Andrea Bocelli e duemila studenti ha dato inizio a questo ricco programma, proseguendo poi con “Spazzamondo”, una campagna per raccogliere i rifiuti abbandonati, fino ad arrivare a “Cielo Aperto”. Quest’ultimo consiste in un progetto di arte pubblica per cui, assieme all’aiuto della curatela scientifica e del supporto tecnico del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la Fondazione CRC ha acquistato quattro opere d’arte contemporanea da collocare nei quattro luoghi in cui, storicamente, l’ente è attivo.

Michelangelo Pistoletto, Olafur Eliasson, Otobong Nkanga e Susan Philipsz sono gli artisti internazionali autori delle opere che verranno installate negli spazi pubblici delle diverse località piemontesi, rispettivamente, Cuneo, BraGrinzane Cavour e Mondovì. Tre di esse sono site-specific, ovvero sono state pensate e realizzate in relazione all’ambiente circostante e all’identità del luogo in cui saranno posizionate, al fine di creare un’interazione con il territorio stesso. Infatti, come ha affermato Ezio Raviola, presidente di Fondazione CRC: “L’intento è quello di stabilire un nuovo equilibrio tra comunità locali, storia, vita artistica internazionale e natura, con particolare attenzione ai temi dell’ecologia che, nella contemporaneità, si articolano in un’attenzione a rallentare il cambiamento climatico, a ricercare una produzione alimentare di qualità e sostenibile, nonché nella memoria culturale che costituisce l’identità dei luoghi”.

Questo progetto dimostra il ruolo centrale della cultura secondo la Fondazione CRC, motivo per cui, da anni, si è instaurata una collaborazione con il Castello di Rivoli, il quale costituisce una parte integrante del progetto in atto, curato infatti da Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea.
Un progetto che si mette a disposizione della comunità rappresentando, infatti, un arricchimento del territorio e garantendo un lascito culturale ai cittadini.