“A fuoco la Venere degli stracci di Napoli”: il 12 luglio tutta Italia si è svegliata con questa notizia che troneggiava sulle testate giornalistiche nazionali. Il web è stato così invaso da commenti di solidarietà nei confronti di Michelangelo Pistoletto, che aveva portato la sua iconica opera a Napoli nell’ambito del programma Open. L’arte in centro, dall’ambizioso obiettivo di rafforzare la fruizione dell’arte contemporanea negli spazi pubblici e nei siti museali del capoluogo campano.
L’episodio di Napoli ha risvegliato inoltre i pareri del pubblico circa l’importanza di preservare le opere artistiche e proteggerle dal vandalismo di ogni sorta, esortando a una maggiore protezione dai cosiddetti “attacchi all’arte”.
Nella giornata di 19 luglio a Torino è comparsa sui muri di Piazza Castello un’atipica pubblicità progresso che vede come protagonista la Venere degli stracci, rivisitata dall’artista piemontese John Sale. “Si ricorda al gentile pubblico di non vandalizzare le opere d’arte”, scrive Sale: un invito esplicito accanto a una Venere ancora integra, ricordo della stessa scultura che avrebbe ancora potuto abitare Piazza del Municipio a Napoli, arricchendo così la città di arte. A destra, invece, un particolare penso, lavoro scolastico assegnato agli alunni per punizione, che esorta a scrivere cento volte le seguenti frasi: “Non devo imbrattare le opere d’arte nemmeno per manifestare; non devo dare fuoco alle opere d’arte; non devo incidere nomi e frasi sul Colosseo”.
Sono dunque chiari i riferimenti sollevati dall’artista, tutti di estrema attualità. Oltre all’incendio che ha devastato l’opera di Pistoletto a Napoli, John Sale si è riferito agli attacchi all’arte di attivisti per il clima, che hanno utilizzato come bersaglio, e quindi come “bacheca” per diffondere la loro causa, famosi dipinti e sculture, da Monet a Botticelli, da Boccioni a Van Gogh, fino a Cattelan. Lo street artist ha inoltre alluso al comportamento di alcuni turisti in visita alle capitali del patrimonio artistico italiano, i quali ne hanno sfregiato alcuni monumenti storici: tra le vittime il Colosseo a Roma, la torre pendente a Pisa, o ancora Ponte Vecchio a Firenze.
“Ho voluto – così l’artista, su Instagram j.sale.art – rappresentare l’ormai iconica opera d’arte contemporanea ‘La Venere degli stracci’ presentandola in veste di novella pubblicità progresso contro la vandalizzazione delle opere d’arte, che dovrebbero essere tutelate e conservate in quanto patrimonio culturale”.
“Questo lavoro – ha concluso l’artista – ha toccato la sensibilità del pubblico, che sta continuando a postarlo sui social media, inviandomelo con tante considerazioni e apprezzamenti”.