Un’iniziativa intercontinentale, mirata a mettere in luce l’arte di Michelangelo Pistoletto in tutte le sue forme, dalla sua genesi fino ai giorni nostri, in un viaggio attraverso le epoche: è su questo che verte il progetto espositivo che Galleria Continua sta articolando nelle sue otto sedi, celebrandolo come uno dei più importanti esponenti dell’Arte Povera e dell’arte contemporanea. Il maestro, infatti, per tutto il 2023 è stato e continua ad essere sotto i riflettori della realtà artistica con personali ad hoc: dal 27 maggio a San Gimignano e a Cuba; dal 3 giugno a Les Moulins; dal 23 giugno a Roma e a Parigi; dal 15 novembre a Pechino; dal 25 novembre a Dubai; dal 29 Novembre a São Paulo. Dopo la mostra QR Code Possession presentata in Cina, la prossima inaugurazione, come accennato, sarà negli Emirati Arabi Uniti: dal 25 novembre 2023 al 7 gennaio 2024 sarà proposta la personale Judgement Time all’hotel Burj Al Arab Jumeirah. “Questa mostra – spiegano gli organizzatori – rappresenta la fase finale di un importante progetto che attraversa il mondo, coinvolgendo le otto sedi della Galleria Continua, ciascuna delle quali ha ospitato una mostra dell’artista per l’intero anno 2023, l’anno del novantesimo compleanno del maestro”.
Dal Louvre di Parigi al Louvre di Abu Dhabi fino al Burj Al Arab Jumeirah
Nello spazio espositivo di Galleria Continua sarà proposta una serie di Quadri specchianti che tracciano un fil rouge che parte dalla mostra di Michelangelo Pistoletto Mirror + 1 Mirror Paintings al Louvre Abu Dhabi, inaugurata nel novembre 2022 per celebrare il quinto anniversario del museo e in mostra fino al 17 dicembre 2023; dopo la mostra di Pistoletto Year 1, Paradise on Earth al Musée du Louvre di Parigi nel 2013, l’artista ha deciso di creare nuove opere specchianti dove sono rappresentate sia immagini dei visitatori del museo sia immagini di antiche sculture, creando così una relazione diretta con le opere esposte. La serie di 11 specchianti è stata presentata all’interno delle gallerie del Louvre Abu Dhabi, interagendo con la collezione permanente e creando un dialogo tra le due istituzioni. “Il Louvre – si legge nella nota stampa dedicata – interessa Pistoletto per il suo ruolo sociale come museo universale, come specchio dell’umanità e luogo d’incontro multiculturale”. Nello spazio espositivo di Galleria Continua al Burj Al Arab Jumeirah saranno invece proposti 3 Quadri specchianti e il Tempio del Giudizio.
Michelangelo Pistoletto – Louvre Abu Dhabi – persone e opere 2023, silkscreen on supermirror stainless steel, 250 x 450 cm.
I Quadri specchianti
Le caratteristiche essenziali dei Quadri specchianti, come definite dall’artista stesso, sono le seguenti: la dimensione del tempo; l’inclusione dello spettatore e dell’ambiente circostante nell’opera, che diventa così un “autoritratto del mondo”; la congiunzione di opposte polarità attivate dall’interazione tra l’immagine immobile sulla lastra e la continua mutazione dell’immagine nello spazio virtuale generato dalla superficie riflettente. Il Quadro specchiante offre dunque una doppia prospettiva, che si estende sia davanti a noi che dietro di noi, in grado di proiettare lo spazio-tempo nella dimensione virtuale dell’opera: una porta che collega l’arte e la vita. “Il Quadro specchiante incorpora integralmente la quarta dimensione. In esso – così Pistoletto nel suo ultimo libro La Formula della Creazione – la superficie piatta che comprende le immagini riportate e quelle specchiate è misurabile nelle dimensioni dell’altezza e della larghezza, quindi l’opera è ovviamente bidimensionale. La figura, isolata nello spazio profondo dello specchio che la circonda, assume un rilievo tridimensionale, ma la dimensione complessiva dell’opera, che ingloba le precedenti, è la quarta dimensione, cioè la dimensione tempo. Il Quadro specchiante ha la facoltà di introdurre nella concezione tradizionale dell’opera d’arte pittorica il tempo, che noi codifichiamo in istanti, ore, giorni, mesi, anni, secoli e millenni. Tutto ciò entra nel Quadro specchiante. Dunque nell’opera vediamo il verificarsi di quel fenomeno che comunemente chiamiamo tempo”.
Arte catalizzatore delle culture del presente
Il Tempo del Giudizio utilizza lo specchio come elemento ripetuto volto a creare la forma di un tempio in cui vengono riuniti e dialogano ebraismo, cattolicesimo, islamismo, e buddismo. Con quest’opera, l’arte diventa un catalizzatore di tutti i significati legati alle culture del presente, religiose e non. Le opere presenti in questa mostra ripercorrono alcuni degli elementi fondamentali dell’opera di Pistoletto; i Quadri specchianti offrono un “autoritratto del mondo”, unendo l’osservatore e l’ambiente, favorendo l’incontro degli opposti e offrendo una prospettiva su una quarta dimensione, collegando passato, presente e futuro.
Il Tempo del Giudizio crea uno spazio virtuale dove arte e vita si fondono attraverso i suoi specchi e la sua simbologia. “L’arte – così Pistoletto – si appropria della religione, nel senso che l’arte prende apertamente la parte rappresentata dalle strutture che governano il pensiero (come la religione); non con l’obiettivo di prenderne il posto, ma di proporre un diverso sistema di interpretazione come alternativa, finalizzato ad accrescere la capacità delle persone di esercitare in modo indipendente le funzioni del pensiero”.