Tutto è cominciato il 25 giugno 2023, giorno del novantesimo compleanno di Michelangelo Pistoletto e giorno in cui il Museo Tattile Statale Omero, riallestendo l’opera Italia Riciclata, decise di cominciare una serie di incontri denominati Dialoghi Differenti. È in questo modo che il Museo Omero ha deciso di offire il suo contributo al cambiamento ispirandosi al pensiero di Pistoletto: “Credo che il futuro nostro – così il maestro – sia riprendere tutto ciò che abbiamo abbandonato, scartato nel passato, riconsiderarlo, riportarlo al presente e da questo presente creare il futuro“. Nei Dialoghi Differenti, l’atipico stivale diventa uno scenario per formulare riflessioni, considerazioni e pensieri in grado di stimolare idee e comportamenti. In quest’ottica è stata proposta una serie di incontri intorno all’opera, dove ognuno prende posto per confrontarsi su temi attuali e sociali: l’ecosostenibilità, il riciclo, l’inquinamento, l’economia circolare, l’ambiente, la cooperazione. I Dialoghi differenti, però, sono l’esatto opposto di un convegno o di una tavola rotonda: non poche persone che parlano a tante, ma tutte e tutti che parlano e ascoltano. Ma perché vengono definiti ‘Differenti’? Così come in Love Difference sono proposte sedie attorno allo specchio del Mediterraneo, anche intorno all’Italia Riciclata vengono posizionate delle sedute; il passo successivo consiste nel racconto dell’opera e ogni ospite, a turno, presenta la sua attività che in qualche modo ha sempre a che fare con il riuso e gli scarti. L’idea fa riferimento al manifesto di Love Difference del 2002, in cui si legge quanto segue: “La differenza tra persone e gruppi sociali sono la prima cosa da accettare e accogliere in modo aperto, sensibile e caloroso per dare finalmente senso alla parola ‘umanità’ in questa società sempre più globalizzata”. Le chiacchierate sono dunque corroborate dalla differenza di pensiero e di opinioni, creando un dialogo che porti alla riflessione e alla crescita.
Un’immagine di Dialoghi Differenti del 19 novembre.
L’Italia riciclata, opera di Michelangelo Pistoletto donata al Museo Omero nel 2013.
Dei quattro incontri a ingresso gratuito organizzati finora, il più recente si è tenuto il 19 novembre scorso. I protagonisti, per l’occasione, sono stati i membri dell’associazione 2Hands Ancona, i quali hanno raccontato le progettualità che li vedono impegnati; il nome della realtà è un richiamo alle loro idee e alla loro attività principale, ossia unire le proprie mani per far qualcosa di positivo per l’ambiente, organizzando bonifiche di spiagge, fondali e parchi. Come spiegano gli organizzatori, al Museo Tattile Statale Omero tutte le opere possono essere esplorate tattilmente, si legge l’arte con gli occhi e con le mani e lo slogan di 2HandsAncona #iocimettolemani era perfettamente in sintonia con la filosofia del Museo. Quella domenica, inoltre, Tommaso Marinelli, un giovanissimo artista e volontario dell’associazione, ha presentato alcune sue opere realizzate con i rifiuti raccolti durante i loro clean up; in particolar modo è stata messa in luce Peso specifico, un’opera – pensata appositamente per essere mostrata e toccata da chi partecipa all’evento – che racconta quanto i rifiuti pesino sulle nostre vite. “È stata – ha affermato Donata Vicedomini, operatrice del Museo Tattile Statale Omero – una serata speciale, dove un pubblico davvero eterogeneo, partendo dall’osservazione e dall’esplorazione dell’opera ‘Italia Riciclata’, ha tirato fuori le proprie idee e i propri pensieri, senza rinunciare a dibattiti accesi su arte ed ecologia”.