Il 2022 come drammatico specchio della crisi climatica globale
L’anno appena concluso racconta quanto il clima sulla Terra stia cambiando velocemente: gli effetti dei cambiamenti climatici si riflettono sulle temperature globali, sulla scarsa quantità di piogge, sull’innalzamento del livello dei mari e sullo scioglimento dei ghiacciai. Analizzando e proponendo alcuni studi sul tema, riportiamo alcuni dati significativi sul fronte sostenibilità relativi al 2022.

La Terra sta diventando sempre più calda. Secondo recenti studi condotti dall’Organizzazione meteorologica mondiale – OMM delle Nazioni unite (in particolare il “Provisional state of the global climate 2022”), la temperatura media mondiale è aumentata di 1,15°C rispetto al periodo preindustriale (1850-1900). Il 2022 si colloca infatti tra il quinto e il sesto posto nella classifica degli anni più caldi di sempre, lasciando sul podio il 2016: la classifica è influenzata dal fenomeno meteorologico ciclico “La Niña”, il quale comporta un raffreddamento anomalo dell’Oceano Pacifico tropicale al largo delle coste sudamericane e tende ad abbassare la temperatura media terrestre. La situazione è comunque drammatica: l’OMM e il Copernicus Climate Change Service – C3s del Centro europeo per le previsioni meteorologiche hanno sottolineato la velocità allarmante con la quale i livelli di temperatura e le emissioni, che stanno causando l’alterazione del clima, stanno crescendo.

Le emissioni di gas serra sono in costante aumento: secondo le stime di OMM e C3s, l’anidride carbonica (CO2) è il gas climalterante prodotto in maggior quantità dall’attività dell’essere umano; il suo quantitativo è aumentato del 149% rispetto ai livelli preindustriali e ha superato la soglia di sicurezza di 350 ppm determinata dalla comunità scientifica, raggiungendo 415,7 ppm.

Non è solo il calore dell’aria ad aumentare, bensì anche la condizione termica degli oceani che, secondo l’ultimo dato disponibile risalente al 2021, ha raggiunto la massima temperatura. Gli studi, ricorda l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS, hanno anche appurato che dal 1993 il tasso di innalzamento livello del mare è raddoppiato. Come riporta Futura Network, l’innalzamento del livello del mare è innanzitutto causato dall’aumento della temperatura degli oceani, che espande il volume dell’acqua. Inoltre, anche il costante tasso di scioglimento dei ghiacciai e delle calotte di ghiaccio degli ultimi decenni contribuiscono all’innalzamento del livello delle acque.

Anche i ghiacciai, dunque, sono a rischio: WWF Italia li paragona a “dei veri e propri ‘panda’ in via di estinzione”¹, poiché, per via del drastico cambiamento climatico, due ghiacciai su tre potrebbero scomparire entro il 2100. Come riporta ANSA, questo è lo scenario peggiore previsto dallo studio guidato dalla Carneige Mellon University (pubblicato sulla rivista Science). Tuttavia, anche sperando si avveri la previsione più ottimistica (nella quale si limita l’innalzamento delle temperature a 1,5 gradi), la metà dei ghiacciai ora presente sul pianeta sparirebbe. I ghiacciai minacciati maggiormente sono quelli più piccoli che si estendono a meno di un chilometro quadrato: la ricerca menziona quelli in Europa centrale, in Canada occidentale e negli Stati Uniti.

Se si sposta lo sguardo al nostro Paese, secondo le stime riportate da WWF Italia, il 2022 ha registrato le temperature più alte di sempre: rispetto alla media storica sono più alte di 1,06 gradi. Un esempio significativo dell’innalzamento costante delle temperature riguarda la Liguria: il sito dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure – ARPAL riporta i dati forniti dell’Aeronautica Militare di Genova Sestri Ponente, che ha definito il 2022 come l’anno più caldo dal 1963 in seguito alla registrazione della temperatura media annua di 17.7°C. Anche l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale – ARPA Piemonte ha fornito un resoconto dettagliato dell’anno meteorologico 2022², definendolo il più caldo e meno piovoso degli ultimi 65 anni. La temperatura media annuale di 11,4°C si colloca a mezzo grado in più rispetto al primato registrato nel 2017; i mesi di marzo e aprile sono stati più freddi rispetto alla norma di riferimento, mentre ottobre ha registrato un’anomalia termica di più di 3,5°C. La stagione estiva è stata la più calda dal 2003, nonostante non siano stati raggiunti i 40°C, a differenza delle estati passate. Le precipitaziaeoni sono state molto scarse a partire dalla stagione invernale 2021-2022 e questa condizione si è estesa fino ai mesi estivi, in cui, esclusi brevi episodi temporaleschi, le piogge sono state molto scarse.

Come affrontare il cambiamento climatico? L’Agenzia europea dell’ambiente – AEA sul sito web propone una sezione dedicata alle FAQ (domande più frequenti), utile per chiarire in maniera sintetica dubbi riguardo al clima oppure a parole legate al vocabolario tecnico, ma anche per stimolare la curiosità del lettore. Una di queste è dedicata all’importante differenza tra “adattamento” e “mitigazione”. Citiamo a questo proposito la definizione di AEA: “‘Adattamento’ significa anticipare gli effetti avversi dei cambiamenti climatici e adottare misure adeguate per prevenire o ridurre al minimo i danni che possono causare oppure sfruttare le opportunità che possono presentarsi”. Si tratta dunque di adeguarsi agli effetti del cambiamento climatico come singoli e come comunità. Gli esempi riportati da AEA sono la costruzione di difese per proteggere dall’innalzamento dei livelli del mare, oppure la riduzione degli sprechi alimentari. “‘Mitigazione’” – invece – significa rendere meno gravi gli impatti dei cambiamenti climatici prevenendo o diminuendo l’emissione di gas a effetto serra (GES) nell’atmosfera”. In questo caso è quindi l’intervento umano ad essere responsabile della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e delle pratiche di potenziamento del loro stoccaggio, attuando misure quali l’utilizzo sempre più frequente delle energie rinnovabili, oppure azioni concrete contro la deforestazione (ad esempio piantare nuovi alberi, capaci di catturare CO2).

Le azioni dell’essere umano stanno portando la Terra alla distruzione, ma proprio le sue azioni sono necessarie per poter rimediare al danno commesso: agendo con rispetto possiamo cambiare il nostro pianeta che, oltre a offrire meraviglie naturali mozzafiato, permette l’esistenza della vita umana stessa.


¹ Qui il rimando all’articolo completo.
² 
L’anno meteorologico 2022 è il periodo che va dal 1° dicembre 2021 al 30 novembre 2022, comprendendo così la stagione invernale 2021-2022.
Immagine di copertina di Kevin Snyman da Pixabay.