Trarre benefici dal terreno senza contribuire all’inquinamento ambientale: è questo l’obiettivo di coloro che sostengono l’utilizzo del biochar in agricoltura, fertilizzante ancora poco conosciuto che, però, potrebbe portare a una rivoluzione ecologica nelle coltivazioni mondiali. Come viene spiegato sul sito di Bi-Biochar, società che si occupa dello sviluppo e della proposta di soluzioni naturali innovative per la rigenerazione di suoi impoveriti, la grande sfida del mondo contemporaneo è quella di far fronte al cambiamento climatico. In agricoltura questa sfida è una necessità primaria: periodi di prolungata siccità contrapposti a piogge scarse o violente causano un compattamento dei terreni, pesantemente sfruttati per l’agricoltura intensiva. Il risultato è una scarsa capacità degli stessi terreni di drenare l’acqua che, ricca di nutrienti e materia organica, scivolando in superficie smette di nutrire e arricchire la terra delle coltivazioni. Si rivela perciò fondamentale agire: “È importante – viene specificato da Bi-Biochar – riconoscere che questo cambiamento è principalmente provocato da azioni innaturali ed eccessive da parte dell’uomo e che una nuova forma di coscienza accompagnata dalla disponibilità a cambiare le nostre abitudini nel fare agricoltura può essere molto di aiuto”.
Il biochar interviene proprio per affrontare questa crisi agricola, proponendosi come fertilizzante virtuoso: costituito da carbone biologico, questo ammendante riduce le emissioni di CO2 poiché permette di sequestrare carbonio, immagazzinare acqua migliorandone il drenaggio. Il risultato è un terreno fertile, ricco di nutrimenti a disposizione delle piante.
Sarà Armona Pistoletto, presidente di Bi-Biochar e dell’Associazione Let Eat Bi, a introdurre la tematica sabato 23 settembre, presso il mercato contadino di Foodopia a Vigliano Biellese, in via Rivetti 50/A. Alle 11:30, accanto alla presidente, introdurrà l’incontro Luca Braggion, arboricoltore e socio fondatore di Foodopia, insieme a Marta Foglio e Federico Chierico: Foodopia è un progetto di agricoltura biellese che si pone in contrasto alle coltivazioni massive, stimolando la produzione etica e la responsabilizzazione del consumatore. Lungo l’incontro anche le voci di Roberto Scenna e il permacultore Andrea Marostegan contribuiranno a raccontare dei benefici del Biochar. La presentazione, per festeggiare il compleanno di Armona Pistoletto, si concluderà con un brindisi locale offerto dalla relatrice.
Quindi, Let Eat Bi, progetto dell’Ufficio Nutrimento di Cittadellarte che mira alla creazione e al mantenimento di una fitta rete di partner con a cuore il territorio e l’inclusione sociale, Foodopia, Bi-Biochar e permacultura lavorano in sinergia. Il loro scopo può essere semplificato grazie al simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: un equilibrio tra uomo e natura, tra mondo artificiale ed ecosistema, è la chiave per un futuro di sostenibilità.