Allarme allevamenti intensivi, a rischio la biodiversità del pianeta
Nell'ultimo libro di Philip Lymberly, "Dead Zone", emergono scenari preoccupanti che interessano molte specie animali. L'autore, direttore generale di Compassion in World Farming (Ciwf), fa il punto sulla situazione ambientale e identifica possibili soluzioni per ovviare al problema.

La biodiversità del nostro pianeta è a rischio. Uno dei maggiori ostacoli degli organismi viventi e dei loro ecosistemi si può identificare negli allevamenti intensivi, come emerge dall’ultimo libro di Philip LymberyDead Zone“. L’autore, che è direttore generale di Compassion in World Farming (Ciwf), nel suo volume esplica quali sono gli animali che si trovano in situazioni di pericolo. La carne in offerta nei supermercati è solo l’ultimo anello di una catena che vede lo stravolgimento dell’ambiente, dove la fonte del problema è la produzione intensiva di cibo. Nello scritto della casa editrice “Nutrimenti”, viene illustrata la preoccupante condizione di numerose specie, anche molto diverse tra loro. Per far sì che non manchino le risorse sufficienti a mantenere “attivi” gli allevamenti, infatti, ogni anno viene disboscata una superficie di terra grande come metà dell’Italia.

Lymberly nel suo libro non si limita a presentare le problematiche, ma pone delle basi per un possibile cambiamento di rotta. In “Dead Zone” vengono messi in luce anche gli ingredienti possibili per salvare il pianeta e le specie che lo popolano. Anche la nostra penisola viene analizzata nello scritto, vi è infatti dedicato un intero capitolo. Proprio in Italia, a Bologna presso la Cappella Farnese, è in programma, il 24 aprile dalle 18 alle 20, un incontro con l’autore nel contesto della kermesse Gusto Nudo Festival. Per l’occasione lo scrittore presenterà il suo libro insieme alla giornalista Giulia Innocenzi.