Nel 1980 Gerard Does apre il primo negozio di alimentari ad Amsterdam in cui gli articoli in vendita sono realizzati completamente senza l’impiego di plastica. Questa scelta alternativa di distribuzione ha origine dall’esigenza di Does di diffondere un messaggio: la possibilità di creare un mercato alternativo di prodotti a basso impatto ambientale promuovendo, allo stesso tempo, il consumo di cibi sani e biologici.
In sostituzione alla plastica, gli imballaggi vengono fabbricati con materiali differenti, in molti casi costituiti da sostanze innovative e sperimentali. Tra i principali troviamo il vetro, il metallo, il cartoncino o biomateriali come la cellulosa vegetale, la pasta di legno e il biofilm. Naturalmente, anche ciascuno di questi è prodotto di riciclo, altamente biodegradabile e di facile smaltimento.
Nonostante la ricercata selezione degli articoli e il loro più complesso processo di realizzazione, un ulteriore punto di forza del progetto consiste nei prezzi: del tutto contenuti e non distanti da quelli dei prodotti standard presenti in qualsiasi supermercato del mondo.
Fondamentale è stata la collaborazione con l’associazione ambientalista inglese “A Plastic Planet” con la quale Ekoplaza ha sviluppato il progetto. Secondo i più recenti dati raccolti, dagli anni ’50 ad oggi, dei 6,5 miliardi di tonnellate di plastica prodotta solo il 9% sarebbe stata riciclata; il 40% sarebbe stata destinata proprio al mondo degli imballaggi.
Abolirne del tutto l’impiego è un ideale ambizioso. Ma proprio piccole realtà come questa possono essere stimolo per le più grandi istituzioni ad interessarsi e ad impiegare le proprie risorse per la salvaguardia del pianeta.