Cin cin! Domani, a Milano, si farà un brindisi alla salute del nostro pianeta. In questo caso, però, non ci si limiterà ad alzare i bicchieri in segno di effimere e simboliche felicitazioni. Un semplice augurio passivo per la Terra – lo sanno gli organizzatori dell’evento che stiamo per presentare – non è sufficiente: la paziente blu e verde è malata, ferita, colpita in profondità dal cambiamento climatico. E allora, il primo passo per accendere la scintilla della cura è mettere in luce e condividere il problema, dare eco alla criticità globale, alzare la voce fino a che persino le classi politiche regionali e nazionali non possano non sentire. Un impegno e un obiettivo articolati e complessi, a cui i membri del collettivo Ci sarà un bel clima stanno lavorando da oltre un anno. Si tratta di un manifesto e un progetto* pensato per creare un coinvolgimento più ampio e inclusivo attorno alla causa climatica ed ecologica. Nasce a settembre 2020 da un’iniziativa di confronto e incontro sulla crisi ambientale promossa dal collettivo di ricerca e divulgazione Crowdforest, una due giorni che ha coinvolto attivisti, scienziati, giornalisti, politici e imprenditori per condividere esperienze, immaginando, insieme, possibilità e soluzioni. Da quell’incontro sono emerse necessità, proposte e richieste indirizzate a tutti gli attori del sistema sociale. “La soluzione per la transizione ecologica – si legge nel sito ufficiale – è infatti da ricercarsi nella comunicazione e nel contatto, favorendo la diffusione di messaggi onesti e responsabili e di un sentimento di coesione e positività”. L’obiettivo di Ci sarà un bel clima, in quest’ottica, è tessere una rete che unisca tutti i comparti della società civile, per rafforzare le azioni, individuali e comuni, innescando una trasformazione verso una reale giustizia ambientale e sociale.
L’appuntamento in programma domani nasce anche per dare una risposta a queste esigenze: nel pomeriggio il collettivo Ci sarà un bel clima si unisce alle iniziative per lo sciopero globale della giornata organizzando l’incontro Aperitivo per un bel clima. Il ghiaccio lo portiamo noi (il terzo evento organizzato dal gruppo e il primo su Milano). Dalle 18.30, in Largo Cairoli, cittadini e attivisti che non potranno partecipare ai cortei della mattina troveranno infatti uno spazio di manifestazione in cui unirsi alle richieste di una rapida azione per il clima da parte della politica mondiale. “Le mobilitazioni del 2019 – ha spiegato la portavoce del collettivo Clara Pogliani – hanno cambiato radicalmente le prospettive per il futuro. Le migliaia di persone scese in piazza in tutto il mondo hanno dimostrato che la crisi climatica è la sfida più importante che la società contemporanea si trova ad affrontare. Da essa non solo dipenderà la sopravvivenza del pianeta per come lo conosciamo ma anche la possibilità di creare un mondo più giusto. Ci sarà un momento nel prossimo futuro dove sarà chiaro se ce l’abbiamo fatta o meno a cambiare il corso degli eventi e partecipare a queste manifestazioni è uno dei maggiori contributi individuali che ciascuno di noi può fornire. La giornata – ha aggiunto – rappresenta anche l’occasione di coinvolgere la politica locale in previsione delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. Milano può e deve essere un avamposto di progresso e modernità, un modello per l’Italia e per il mondo e progresso e modernità nel 2021 significano una transizione ecologica rapida, efficace ed equa”.
L’evento si porrà come festa ideata per far stare bene e più partecipi i presenti, ma sempre all’insegna della responsabilità individuale e collettiva. Insomma, un aperitivo a cui non mancherà lo svago e l’intrattenimento, ma sempre con la sostenibilità ambientale e sociale come filo rosso. Ogni partecipante, infine, è invitato a portare con sé una bevanda da consumare e un cubetto di ghiaccio disegnato come simbolo della manifestazione: “Il ghiaccio – ha concluso Clara – elemento essenziale di ogni aperitivo che si rispetti, rischia infatti di essere tra le vittime di questa crisi”.