Si parte, il cielo è grigio ma la voglia di pedalare è tanta. A pochi minuti dal via si intravede una prima salita, d’altronde, a Biella, non è una novità; eppure, questa volta non si fatica, la spinta della bici elettrica è un vero aiuto.
È proprio questo supporto ad aver permesso ai ciclisti amatoriali, che hanno preso parte all’evento “Da Cittadellarte a Cittadellalpe – La prima transumanza educativa nell’arcipelago biellese”, di godersi il momento chiacchierando con gli altri iscritti e ammirando ciò che c’era attorno a loro: boschi, piante e paesaggi. Quest’esperienza all’aria aperta si è svolta il 7 e l’8 maggio 2022 e, come si può intuire dal titolo dell’attività, l’itinerario ciclistico ha avuto come punto di partenza la sede della Fondazione Pistoletto, mentre il punto d’arrivo della prima giornata è stato l’antico Monastero della Trappa a Sordevolo in Valle Elvo. Quest’ultimo costituisce un sito d’interesse del territorio biellese che è stato trasformato in sede museale dall’Associazione della Trappa nell’ambito dell’Ecomuseo Valle Elvo e Serra. All’interno di quest’area montana vengono realizzate delle attività di formazione dedicate al paesaggio, all’ospitalità e alla scoperta dei prodotti del territorio. Per questo motivo, una volta raggiunta la destinazione d’interesse, i partecipanti hanno assistito ad un momento di formazione su tali temi in modo tale da poter ampliare le loro conoscenze riguardanti il territorio che abitano. La scelta della Trappa non è stata casuale, infatti, come ha chiarito Giuseppe Pidello, coordinatore Ecomuseo Valle Elvo e Serra: “Dal 2000 al 2004 la Trappa di Sordevolo ha collaborato con Unidee Residency Programs; dunque, l’evento da Cittadellarte a Cittadellalpe rinnova questa collaborazione e la rilancia nell’ambito della Rete Museale Biellese”.
Il tragitto in bicicletta di sabato 7 maggio è stato caratterizzato dalla percorrenza di “vie convenzionali” come le ha definite Ruggero Poi, organizzatore dell’evento e il responsabile Ambienti d’Apprendimento Cittadellarte – Fondazione Pistoletto. Egli ha aggiunto che “le strade percorse erano battute e, ad ogni pedalata, i partecipanti condividevano i propri saperi analizzando la vegetazione che li circondava ed il paesaggio da un punto di vista sia urbanistico sia topografico”. Invece, il giorno successivo, le ruote delle biciclette elettriche sono state sostituite dai piedi degli iscritti all’evento che, “attraversando le vie non convenzionali come sentieri, campi e corsi d’acqua”, hanno raggiunto nuovamente Cittadellarte, ma, questa volta, guardando il paesaggio sotto un altro punto di vista. Bicicletta elettrica, piedi, sentieri e strade battute rappresentano un continuo alternarsi di ciò che è nuovo e ciò che è antico, ed è a partire da questo concetto che ha avuto origine la scelta del termine transumanza. Infatti, quest’ultimo definisce l’attività periodica che, intorno a maggio, viene svolta dai pastori per portare a piedi le mandrie dalla pianura ai pascoli della montagna. Ecco quindi, che, oltre alle diverse modalità di spostamento attraverso cui ritrovare un equilibrio tra mente e corpo, con questo termine, si fa riferimento “al tema della stagionalità educativa, trovando luoghi e tempi più adatti rispetto alla crescita delle persone” come ha spiegato Ruggero. Infatti, uno degli obiettivi principali di questo evento è stato quello di proporre, alla comunità biellese, delle nuove modalità educative che presentano come parole chiave inclusione e sostenibilità. In linea con questo intento vi sono i progetti di “Oasi Esperienziali” connessi all’Oasi Zegna e “Quartieri dell’apprendimento” con attività dal carattere sostenibile in linea con la mission dello spazio in cui vengono svolte: Cittadellarte – Fondazione Pistoletto. Infatti, come ha illustrato Ruggero, ai nostri microfoni, “l’evento rientra in un progetto più ampio che è stato finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia attraverso il bando Educare. Quest’ultimo ha previsto Cittadellarte come capofila del progetto, Consorzio Sociale di Filo da Tessere e l’associazione Better Places come partner e la collaborazione di Fondazione Zegna”.
In questo modo, tutte le realtà coinvolte pedalano insieme verso una meta comune.
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