“INFINITY – L’arte contemporanea senza limiti”: un servizio del TG1 dedicato alla mostra di Michelangelo Pistoletto
Il 17 marzo, il TG1 delle 13:30 ha dedicato un servizio all’artista biellese e alla sua mostra “INFINITY – L’arte contemporanea senza limiti”, aperta dal 18 marzo fino al 15 ottobre nella capitale. Nel servizio, in onda su Rai 1, sono stati celebrati i “60 anni di energia creativa nelle opere di Michelangelo Pistoletto”, con una serie di immagini dell’esposizione.

Tempo, spazio, infinito. È tutto davanti a noi”. Il 18 marzo è stata inaugurata a Roma la mostra INFINITY – L’arte contemporanea senza limiti, che propone cinquanta opere e quattro installazioni site specific di Michelangelo Pistoletto. “Una mostra collettiva di un unico artista”, specifica il curatore Danilo Eccher, riferendosi alle parole del maestro biellese: “Nella diversità io mi sono moltiplicato”. Le installazioni si susseguono nella cornice di architettura rinascimentale del Chiostro del Bramante e ripercorrono la carriera artistica di Pistoletto, spaziando dai Quadri specchianti, alla Venere degli stracci, fino a raggiungere la serie delle Porte segno arte e Love Difference – neon.


 

In occasione dell’apertura al pubblico, il TG1 ha dedicato un servizioal genio e alla creatività – è stato così presentato il maestro – di un ragazzo di novant’anni”. Virginia Volpe, giornalista, ha visitato la mostra e accompagnato lo spettatore del telegiornale, in onda alle 13:30 su Rai 1, “in un percorso che è come un labirinto di colori e suoni – recita il breve reportage –, per una visione artistica che guarda al futuro”. Michelangelo Pistoletto, descritto come uno degli artisti dell’avanguardia italiana più celebrati, con esposizioni alla Biennale di Venezia e in tutto il mondo, ha contribuito con una sintetica spiegazione della sua arte: “Nel mio lavoro c’è l’infinito – ha esordito l’artista biellese –. Io, che sono un artista, cerco me stesso attraverso l’autoritratto. Nell’autoritratto – ha specificato – io mi vedo attraverso lo specchio, ma nello specchio non sono solo. C’è tutto”.
Danilo Eccher, curatore della mostra, ha poi illustrato il rapporto forte e intenso che lo lega al maestro biellese: “Come tutti gli artisti, vive l’arte in un modo totale”, ha concluso Eccher. L’arte di Michelangelo Pistoletto si riflette nel sociale, divenendo così collettiva: “La creatività è condivisibile – conclude il maestro –. Possiamo dunque condividere questa creatività e diventare coautori di una società nuova”.

Vi proponiamo, di seguito, il servizio integrale.