“La ‘Mela reintegrata’ di Michelangelo Pistoletto è capace di rappresentare la ricomposizione di due elementi come ‘natura’ e ‘artificio’, fusi assieme: la componente umana e quella dell’acqua, l’Adda nello specifico, sono dunque intesi come elementi capaci di connettersi e generare valori condivisi”. È con queste parole che Adda Food Art Valley racconta le motivazioni che hanno portato alla scelta de La Mela Reintegrata come simbolo del progetto, descritto dagli organizzatori come “una visione e un elemento di cucitura dei diversi territori”. Infatti, l’opera del maestro rappresenta, grazie alla peculiare cucitura, la ricongiunzione tra il mondo artificiale e il mondo naturale: il morso, storicamente, è il distacco del genere umano dalla natura e dunque l’origine del mondo artificiale. Pistoletto desidera quindi ricomporre i due elementi opposti: “Con la Mela Reintegrata l’artificio – così l’artista – assume il compito di ricucire la parte asportata dal morso e ricongiungere l’umanità alla natura, anziché continuare ad allontanarla da essa”. Una spinta etica, sostenibile, all’insegna dell’unione, tanto simbolica quanto fisica, di identità locali attraversate dal fiume Adda.
Lungo bacino del fiume, che si estende per 300 km, vivono circa 6,5 milioni di persone che abitano territori montani e di pianura, che si concentrano nelle aree metropolitane e che, grazie a questo virtuoso progetto, vedranno valorizzati i saperi, i prodotti e le eccellenze tipiche del loro territorio.
Lo scopo di Adda Food Art Valley, nato da un’idea di CRAMS Lecco, Regione Lombardia ed ERSAF, è quindi la creazione di un “metadistretto di arte, cibo, benessere ed ecologia”, come rimarca il sottotitolo dell’iniziativa. Si tratta di un progetto “con i territori e per i territori” di Sondrio, Lecco, Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Lodi e Cremona che mira alla collaborazione tra istituzioni, enti, associazioni, consorzi per il turismo: la condivisione di obiettivi tra queste realtà permetterà la nascita di un metadistretto identitario in grado di “creare consapevolezza, appartenenza e favorire lo sviluppo delle molteplici potenzialità racchiuse al suo interno”.
Il percorso ha avuto il suo esordio nel 2021, per poi rivelarsi nel 2023 con due prime azioni pubbliche. Innanzitutto, l’inaugurazione della mostra fotografica itinerante L’Adda. Una visione identitaria, in mostra presso il Palazzo Regione Lombardia a Milano dal 15 novembre e in piazza Garibaldi a Sondrio dal 17 novembre: il drone di Vincenzo Martegnani ha catturato la geografia dei territori del “Sistema Adda”, ora esposti nelle due sedi. Inoltre, è stata pubblicata una serie di video racconti e interviste realizzate lungo il corso del fiume: “Alcuni protagonisti del territorio lo raccontano, lasciando trasparire valenze, narrazioni e prospettive”.
Un progetto in continua evoluzione, che include luoghi, persone e idee per uno sviluppo territoriale sostenibile: questo è Adda Food Art Valley.