Si è svolta nell’ambito del festival culturale Il gesto dell’artista nel paesaggio, tra il 22 e il 23 giugno 2024, nel cuore dei giardini del centro d’arte Les Tannerie in Francia, l’inaugurazione dell’opera Le Sedie del Dialogo con Michelangelo Pistoletto realizzata dall’artista e ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso Joël Auxenfans. L’intera installazione è composta da 10 sedute in legno, concepite come oggetti che amplificano, a loro volta, la propria funzione. La struttura di ciascuna sedia è caratterizzata da uno schienale particolarmente allungato, il quale è stato concepito come piccola parete verticale: un pannello espositivo dedicato all’affissione di manifesti, fotografie o messaggi. “La sedia, qui, è intesa – ha spiegato l’artista e ambasciatore Joël Auxenfans ai nostri microfoni – come materiale di allestimento, che in francese viene denominato ‘cimaise’, e allo stesso tempo come strumento per la creazione di uno spazio d’interazione. Realizzare uno spazio per l’interazione e l’espressione pubblica è un’azione politica. Io ho concepito questo progetto come un triangolo di impegno artistico, politico e ambientale. Quest’idea di triangolo, sviluppata in natura, all’interno di un giardino, può essere vissuta in modo differente dalle persone in base all’impatto che il manifesto o la fotografia esposta può generare. L’invito è quello di vivere uno spazio, dando la possibilità di condividere e conversare a seguito dell’osservazione dell’affissioni sulle sedie”.
Questo dialogo è iniziato con Michelangelo Pistoletto e continuerà con altre identità nel tempo, tra cui ricercatori, scienziati, paesaggisti, artisti, intellettuali. La sedia, come oggetto, detiene un’importante componente culturale ed è un oggetto che modula e sviluppa le azioni nello spazio. “ ‘Le Sedie del Dialogo con Michelangelo Pistoletto’ – ha precisato Joel – si può intendere dunque come un’opera relazionale, che accoglie le persone ponendo l’accento sull’azione del conversare”.
Joël Auxenfans. Le Sedie del Dialogo con Michelangelo Pistoletto. 2024. Penisola. Parco di sculture. Le Tanneries a Amilly. Credito fotografico: Les Tanneries. CAC Amilly. Courtesy dell’artista. © Joël Auxenfans ADAGP, Paris 2024.
In concomitanza con l’ottava stagione artistica del programma espositivo Nos maisons apparentées e con le mostre degli artisti Richard Long e Lydie Jean-Dit-Pannel, la due giorni di inaugurazione è stata concepita come un fine settimana conviviale per scoprire diversi artisti e il loro modo di abitare e attivare gli spazi attraverso l’arte. La giornata di sabato 22 giugno, in particolare, è stata scandita da laboratori artistici, interventi musicali curati dal Conservatorio di Montargis, conversazioni con gli artisti Joël Auxenfans, Peter Briggs, Louis Guillame e conferenze tenute da Alessandro Cariello e Catherine Chomarat-Ruiz, docenti dell’Istituto ACTE dell’Università Paris 1. Ma non è tutto, un laboratorio mobile dedicato ai libri e all’azione della lettura, intitolato Fluxbus Vastinensis e organizzato dall’artista Alex Balgiu, ha preso vita il viaggio di quest’ultimo tra Parigi e Les Tenneries. Il tragitto, concepito come prima azione inaugurale della sua residenza artistica, è stato seguito da una conversazione legata al suo approccio con la lettura e alla sua personale collezione di libri. Dream House, invece, è stato il titolo dell’installazione performativa dell’artista Jisoo Yoo che è andata in scena al pomeriggio, accogliendo i disegni e i desideri del pubblico. Questi ultimi sono stati successivamente applicati sui tetti dell’edificio del centro d’arte per “sbocciare nell’aria”, come si legge nel comunicato stampa dell’evento.
Con la proiezione del film La Maison de Mali Arun, si è infine conclusa la prima giornata d’inaugurazione. Un laboratorio creativo dedicato alla scoperta dello spazio di lavoro dell’arte di Louis Guillame è stato il focus della seconda giornata di opening, che ha accompagnato i visitatori in un viaggio alla scoperta del mondo dell’artista.