Make something, buy nothing
Si è appena conclusa una settimana interamente dedicata all’upcycling, ovvero il riciclo creativo. Un movimento globale, la Make Something Week, è stato realizzato da Greenpeace per proporre concretamente un modello di consumo diverso.

Si è conclusa domenica 10 Dicembre la Make Something Week – “Make something” significa “fare qualcosa” – evento pubblico e globale che è stato organizzato dall’associazione ambientalista Greenpeace sul tema del riuso e del riciclo. A ridosso del periodo natalizio le vendite sono spinte al massimo, l’impulso a comprare nuove cose e regali, è irrefrenabile. In controtendenza, Greenpeace ha organizzato un’intera settimana di eventi, workshop e laboratori dedicati ai modi di creare, di riciclare, arrangiarsi con l’enorme quantitativo di materiale di cui ogni giorno ci circondiamo. L’associazione, che per decenni ha sfidato le multinazionali e le grandi aziende che non hanno operato in linea con le necessità e problematiche ambientali, ora ha fatto un passo avanti, proponendo un modello di consumo diverso, contro quello usa e getta e rivolgendosi direttamente ai consumatori. “Siamo stati indotti a pensare – commenta Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace – che la felicità provenga da ciò che compriamo, mentre sappiamo che la vera felicità viene da ciò che riusciamo a creare. Realizzare fantastiche creazioni da oggetti che già possediamo è molto più divertente e creativo rispetto allo shopping tradizionale”.

Da Berlino a Milano, da Pechino ad Atene passando per Nairobi ed Helsinki, il movimento globale ha coinvolto centinaia di associazioni, professionisti o semplicemente appassionati che hanno messo a disposizione il loro sapere per insegnare agli utenti come tornare ad un approccio pratico e critico. In quanti svariati modi possiamo evitare di comprare scoprendo piacevolmente, invece, capacità manuali atrofizzate che escono fuori, sfruttando anche la creatività? Tantissime, tante quante sono state i workshop organizzati. Ma anche di più.

Frase d’ordine dell’evento è stata “make something, buy nothing”: l’unica regola condivisa da tutti gli eventi è stata, quindi, insegnare competenze facilmente applicabili astenendosi dall’acquisto di nuovi prodotti utilizzando ciò che è già in nostro possesso. A Milano l’evento si è svolto nella giornata del 3 Dicembre, con un workshop di finger knitting, colorazione naturale di tessuti e tessitura ciclabile. Oltre agli eventi, non è mancata la parte social: chiunque abbia avuto un’idea ed un sapere da condividere, ha avuto la possibilità di farlo online sulla pagina del movimento, attraverso l’hashtag #Makesomething. Una celebrazione della creatività a 360 gradi che, attraverso la pratica della condivisione, ha tentato di diffondere il messaggio nella maniera più capillare possibile. Pronti a spingere la vostra creatività per ovviare al problema dell’iper-consumo?

Photo credit: Make Smthng