Michelle Yeoh, quando l’attrice premio Oscar fu testimonial della moda sostenibile di Cittadellarte
L'attrice malese di origini cinesi ha ottenuto il riconoscimento cinematografico più prestigioso e antico al mondo per la sua interpretazione nel film "Everything Everywhere All At Once". Ricordiamo, per l'occasione, che nel 2018 Michelle Yeoh è stata la protagonista di “Made in Forests”, cortometraggio girato prevalentemente a Cittadellarte dalla troupe di UN Live United Nations Web TV e UNECE: l'opera mette in luce il processo produttivo di un “capo sostenibile” realizzato con materiali provenienti dalle foreste ponendo sotto i riflettori un abito realizzato su misura per lei da uno dei fashion designer di B.E.S.T., Tiziano Guardini. Non solo: durante il Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile di quell'anno, tenutosi al Palazzo delle Nazioni Unite di New York, l'attrice ha indossato il capo di Guardini.

Everything Everywhere All at Once, film del 2022 scritto e diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert sotto lo pseudonimo di The Daniels, è da qualche giorno uno dei trend topic globali. Non potrebbe essere altrimenti: l’opera si è aggiudicata 2 Golden Globe e, di recente, 7 Premi Oscar alla 95ª edizione, tenutasi a Los Angeles al Dolby Theatre il 12 marzo 2023. Per l’occasione, il premio di miglior attrice protagonista – per la prima volta nella storia degli oscar a un’asiatica – è stato assegnato a Michelle Yeoh. Come Cittadellarte ci uniamo simbolicamente alle celebrazioni del riconoscimento cinematografico più prestigioso e antico al mondo: l’attrice malese di origini cinesi, nel 2018, è stata protagonista di un cortometraggio dedicato alla moda sostenibile girato proprio negli spazi della Fondazione Pistoletto. Ripercorriamo dunque il progetto che l’ha vista impegnata come testimonial: ad aprile di 5 anni fa Cittadellarte è stata il quartier generale delle riprese del film Made in Forests, prodotto per mettere in luce lo sviluppo e il processo produttivo di un capo sostenibile realizzato con materiali provenienti dalle foreste, in fibracellulosica di Tencel™; nel dietro le quinte dello speciale documentario vi erano UN Live United Nations Web TV e UNECE/FAO (precisamente la Forestry and Timber Section della commissione economica europea delle Nazioni Unite). Quale contesto migliore per girare scene sul tema della moda sostenibile se non gli studios di Cittadellarte Fashion B.E.S.T.? Oltre a questo sfondo ‘attivo’ e rappresentativo, il cortometraggio si è avvalso del lavoro del fashion designer Tiziano Guardini, che ha realizzato un abito speciale per la protagonista del film, ossia la stessa Michelle Yeoh. Come si evince dal nome del progetto, il filmato si è focalizzato sulla ‘storia delle foreste’ passando per la catena di approvvigionamento e il processo di produzione e progettazione creativo, concludendosi con un focus sulle fasi della realizzazione dell’abito di Guardini. Nel video, inoltre, viene mostrato l’arrivo alla Fondazione Pistoletto dell’attrice (“Il mio vestito e la mia giacca – ha affermato l’attrice nel cortometraggio – saranno fatti qui, a Cittadellarte, un posto dove gli artisti si riuniscono per esplorare le connessioni tra il loro lavoro e le questioni sociali più ampie”) ed è proposto anche un suo dialogo con Michelangelo Pistoletto (“La moda – così il maestro – è molto importante, perché porta l’estetica nella società. Ma per me non è abbastanza, dobbiamo portare anche l’etica”) e con Tiziano Guardini, il quale, per Michelle Yeoh, “rappresenta una grande consapevolezza di etica e produzione che una giovane generazione di artisti creativi porta nell’industria della moda”.


L’Oscar a Michelle Yeoh.

In tutta la pellicola, inoltre, è evidente il collegamento ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite: uno degli obiettivi del documentario, infatti, è stato dimostrare – ispirandosi all’Agenda 2030 – l’importanza che le foreste ricoprono nel mondo della moda sostenibile, sensibilizzando gli spettatori a una visione consapevole e armoniosa del rapporto tra ambiente, etica e moda. Inoltre, nello stesso anno, dal 25 al 27 giugno, i fashion designer Flavia La RoccaSilvia Giovanardi e Silvio Betterelli hanno realizzato negli spazi di Fashion B.E.S.T. tre abiti in Tencel™ per il progetto “Forests for Fashion – Fashion for Forests”. Queste progettualità si sono poi messe in rete a New York: nella Grande Mela è andato in scena il lavoro dei fashion designer ed è stato proiettato per la prima volta il film Made in Forests al Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile, incentrato sul tema Eradicare la povertà e promuovere la prosperità in un mondo che cambia, che si è svolto dal 10 al 19 luglio presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite. Per l’occasione, Michelle Yeoh ha indossato l’abito realizzato da Tiziano Guardini e, durante il Forum, in una sezione dedicata, sono stati esposti gli abiti realizzati da Flavia La Rocca, Silvia Giovanardi e Silvio Betterelli. Cittadellarte, nel contesto del Forum di New York, è stato inoltre protagonista col suo direttore Paolo Naldini, il quale, il 10 luglio, ha tenuto un keynote speech sulla moda sostenibile. Vi riproponiamo, dunque, il cortometraggio integrale.

Sono particolarmente felice – ha affermato Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – che proprio Michele Yeoh abbia vinto l’Oscar quest’anno. Ambasciatrice delle Nazioni Unite, è la rappresentazione vivente della connessione cruciale che c’è tra la moda, gli orientamenti e i valori alla base delle scelte più stringenti del nostro tempo, appannaggio non solo di ognuno di noi, ma specificamente dell’organizzazione politica più rilevante al mondo. In questa veste (è il caso di dirlo!) Michelle Yeoh ha partecipato ai programmi di Cittadellarte Fashion B.E.S.T. sulla moda sostenibile grazie alla visione e all’impegno della nostra ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Paola Deda, che ricopre un ruolo importante alle Nazioni Unite di Ginevra, in particolare per la protezione delle foreste. Quando ho partecipato – ha aggiunto – al Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile a New York, dove Michelle ha portato l’abito disegnato da Tiziano Guardini e disegnato nei laboratori di Cittadellarte Fashion B.E.S.T., ho dichiarato che rispetto alla terza guerra mondiale (che è già deflagrata tra gli umani e la natura, e quindi tra gli umani e se stessi), la sostenibilità costituisce l’antidoto. Coloro che praticano la pace preventiva – come Tiziano, i designer e le imprese che si riuniscono alla piattaforma di Cittadellarte sulla moda sostenibile – sono i corpi di pace su cui dobbiamo farci non solo scudo, ma parte. Congratulazioni a Michelle Yeoh – ha concluso Naldini – per il suo straordinario successo e per la sua missione di ambasciatrice di pace, che abbiamo l’onore di condividere”.