“Naturecultures”: a Torino una mostra dedicata all’Arte povera
Alle OGR di Torino è in corso la mostra “Naturecultures” dedicata alla corrente artistica dell’Arte povera. In particolare, attraverso l’esposizione di opere di diversi esponenti del movimento, tra cui Michelangelo Pistoletto, vengono affrontate tematiche attuali quali l’ecologia, il rapporto tra uomo e natura e la ridefinizione della relazione con il mondo. Questo evento culturale è stato realizzato grazie alle collezioni della Fondazione per l’arte Moderna e Contemporanea CRT e al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

Un ritorno al passato. Ecco ciò che rappresenta la mostra “Naturecultures” per Michelangelo Pistoletto. Torino, l’arte povera, le installazioni artistiche di materiali non tradizionali, la ricerca di una relazione tra l’opera e l’ambiente e la presenza dei suoi colleghi artisti attraverso la loro stessa arte. Tutti elementi che, nella mente del pioniere dell’arte povera, fanno affiorare alla memoria gli anni Sessanta, quando la città dei quattro fiumi rappresentava la culla del nascente movimento artistico. La differenza, però, è proprio questa, oggi, ci si trova nel 2022, alle OGR Cult di Torino, in cui, grazie alle collezioni della Fondazione per l’arte Moderna e Contemporanea CRT e al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, è stata organizzata la mostra “Naturecultures – Arte e Natura dall’Arte Povera ad oggi”. Tale evento culturale, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria e Samuele Piazza, ha preso inizio il 29 aprile e terminerà il 22 settembre 2022.

Nei binari 1 e 2, oltre ad alcune opere di Michelangelo Pistoletto, sono stati esposti lavori di Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Piero Gilardi, Amar Kanwar, Jannis Kounellis, Agnieszka Kurant, Richard Long, Marzio Merz, Marisa Merz, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio. Una grande varietà di nomi che rientra nella Collezione CRT che, come ha spiegato Anna Ferrino, presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt, “conta 900 importanti opere realizzate da 300 artisti, per un valore investito di oltre 40 milioni di euro. Grazie alla sinergia tra i Musei e la Fondazione, Torino e il Piemonte hanno potuto costruire in poco più di vent’anni una delle più significative raccolte d’arte contemporanea al mondo, condivisa pubblicamente“.

Oggi, in seguito alla crisi ambientale che il pianeta Terra sta vivendo, le tematiche connesse all’ambiente, all’ecologia e al rapporto tra uomo e natura sono, e devono essere, più frequenti. A questo proposito, gli esponenti del movimento dell’Arte povera potrebbero essere considerati dei precursori. Infatti, nel mezzo del boom economico, essi non si sono lasciati trasportare dalla forte corrente della società di massa, anzi, hanno costituito le figure a riva che, guardando il flusso scorrere, riflettevano su ciò che osservavano: sull’aspetto artificiale del mondo, sull’accelerazione dello sviluppo economico e sulla necessità di un nuovo equilibrio ambientale. Gli artisti, attraverso diversi linguaggi e forme artistiche, cercarono di condividere tali osservazioni con la società; per questo motivo, la mostra “Naturecultures” si concentra attorno a questi concetti. Oltre all’esposizione delle opere dei diversi artisti, in questi mesi estivi, sono in programma numerosi appuntamenti in cui, con la partecipazione di esperti, vengono approfondite queste tematiche.

Mercoledì 8 giugno, per esempio, si è svolto l’evento “Oper-Azione Terzo Paradiso”, durante il quale i bambini di alcune scuole della città di Torino hanno partecipato alla creazione del simbolo trinamico sul prato del Parco Comunale Grosa tra il Grattacielo Intesa Sanpaolo e il Tribunale della città. Questa perfomance collettiva ha visto la partecipazione di Saverio Teruzzi, coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso, ed è stata condotta dalle Artenaute del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli.
Ecco quindi che l’Arte povera, nata come un movimento in polemica con l’arte tradizionale, si era orientata verso l’analisi della realtà dando vita a considerazioni che si sono sviluppate e amplificate nell’attualità, dimostrando come l’arte e la cultura non siano mero intrattenimento, ma abbiano la capacità di osservare in maniera analitica la contemporaneità e di svolgere il ruolo di portatori di messaggi, così come Michelangelo Pistoletto stesso dimostra nel suo lavoro con il concetto di Terzo Paradiso.


Credits immagine di copertina: OGR Torino – Naturecultures