Ciclismo, sostenibilità e amore per il territorio: sono queste alcune delle parole chiave che definiscono la ricchezza del progetto “Pistaaa: la Blue Way Piemontese”, creato e curato dall’associazione culturale di promozione sociale CioCheVale. Quest’ultima incentiva la creazione e l’ottimizzazione di percorsi ciclopedonali su sentieri e strade bianche (ovvero tragitti già esistenti), per evitare la cementificazione, altamente impattante sull’ambiente. Gli itinerari ciclopedonali stimolano la conoscenza del territorio al di là della collina di Torino attraverso il turismo sostenibile, incoraggiando l’accoglienza da parte della ricettività turistica del luogo e valorizzando i prodotti locali.
La segnaletica dei percorsi della Blue Way Piemontese è indissolubilmente legata al Terzo Paradiso: la cartellonistica dedicata agli itinerari include opere artistiche incorniciate nel simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto. Alberto Guggino, presidente di CioCheVale e ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso, rimarca quanto il Terzo Paradiso e il suo valore di ricerca di equilibrio tra natura e artificio siano connessi allo scopo dell’associazione; infatti, il segno-simbolo del maestro biellese è stato utilizzato innanzitutto nel logo del progetto. “Il primo paradiso, la natura del territorio in cui siamo, è rappresentato dalle colline oltre il capoluogo piemontese e dall’acqua del fiume Po, il cui primo tracciato passava proprio per quegli stessi territori collinari”, spiega Guggino. Nel cerchio a destra, a raffigurare l’artificio è una bicicletta, simbolo dell’iniziativa; l’equilibrio tra i due cerchi dà infine alla luce la Blue Way Piemontese.
Il logo del progetto “Pistaaa: la Blue Way Piemontese”.
Per “Pistaaa: la Blue Way Piemontese”, l’arte entra in sinergia con il territorio e include attivamente i suoi abitanti: “Anziché utilizzare un QR code, – precisa Guggino – abbiamo preferito creare dei cartelli di segnaletica dei percorsi che ospitassero opere di artisti locali”. Il Terzo Paradiso di Casalborgone è un’opera che ha visto la collaborazione di tre artisti: M. Nazzarena Braidotti, Lorenzo Dotti e Domenico Siccardi. “Mi è parso che il Leu, centro storico del paese – spiega M. Nazzarena Braidotti nel descrivere il cerchio centrale da lei creato –, possa raccontarci bene quale può essere l’equilibrio salvifico tra bellezza naturale e attività umana”. Sotto al Leu, antico abitato di Casalborgone il cui nome significa “luogo”, è rappresentato il cappello con la coccarda tricolore simbolo dell’Abbadia, “un’istituzione nata nel 1600 che al Leu dà vita ai festeggiamenti rituali del Ferragosto casalborgonese”, specifica l’artista.
Il cerchio a sinistra raffigura la Riserva Naturale del Bosc Grand, nel cuore della Riserva della Biosfera Collina Po, che “è un prezioso scrigno di biodiversità: ospita una ricca flora con vetusti esemplari di cerro, rovere, castagno e maestosi faggi”, racconta l’autore Lorenzo Dotti. A volare tra le fronde della riserva naturale è il picchio nero, il più grande esemplare di questo tipo di uccello in Europa.
Domenico Siccardi si è occupato dell’illustrazione del cerchio destro del simbolo trinamico, dove si scorge “un angelo sorridente che veglia nella notte”. L’artista descrive il mulino di antica tradizione raffigurato nella cornice, imponente edificio le cui finestre illuminate brillano nella notte: “Biove, filoncini, michette, rosette, baguette, ciambelle, torte… pizze! Ecco il risultato, grazie anche a quell’angioletto che sorveglia sorridente”, conclude l’autore. Un ulteriore omaggio visibile nell’opera è dedicato ai piselli, protagonisti della Sagra del Pisello di Casalborgone: “Tutt’intorno un giro di piselli verdissimi che dalla natura del primo paradiso, in cui erano una delle ricchezze tipiche del territorio, passano alle rotte commerciali del secondo paradiso, per tornare al centro del Terzo Paradiso”, precisa M. Nazzarena Braidotti.
Cartello della Blue Way Piemontese con l’illustrazione di M. Nazzarena Braidotti, Lorenzo Dotti e Domenico Siccardi.
Ad occuparsi del Terzo Paradiso di Aramengo è stato l’artista Giorgio Franco, con un’opera che pone il sole nel primo paradiso “a rappresentare la luce, il calore e l’energia”, racconta l’artista. Il cerchio a destra, invece, vede come protagonista la luna, che con le sue fasi “permette di coltivare la terra nel modo giusto per ottenere i prodotti tipici del territorio”. Al centro si trova il viso di Madre Natura, sereno e rassicurante, i cui occhi guardano “un simbolico passaggio in bicicletta dell’uomo”, specifica Franco. L’artista conclude la descrizione dell’opera con una riflessione in merito al ciclismo, cuore del progetto Pistaaa! e pratica umana rispettosa della natura: “La bicicletta è un mezzo che asseconda questo passaggio dell’uomo, rispettando gli equilibri naturali”.
Cartello della Blue Way Piemontese con l’illustrazione di Giorgio Franco.
Dopo avere scaricato l’app Pistaaa!, inquadrando il disegno sul cartello si viene reindirizzati a diverse realtà del territorio, ognuna delle quali sta intraprendendo un percorso di sostenibilità secondo il manifesto dell’associazione, la quale, a sua volta, si ispira agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU: “Tramite un’autovalutazione controllata, che va da una a tre stelle, le realtà sono stimolate a un continuo miglioramento in termini di sostenibilità. Non si tratta di un giudizio – sottolinea Guggino – ma di una spinta a un cambiamento a favore dell’ambiente e del territorio”. Nasce così una sinergia tra abitanti e aziende del territorio che operano per la creazione di una rete etica e incentrata sulla valorizzazione dei prodotti locali e del patrimonio naturalistico e artistico.