Proporre ai bambini del territorio folignate immagini, oggetti e parole per portarli alla scoperta del mondo dei tessuti con un linguaggio artistico e creativo: è questo, in sintesi, uno degli obiettivi chiave de Quali fili per la trama?, mostra didattica inaugurata il 19 gennaio nella Biblioteca Ragazzi in Piazza del Grano 40b nel comune umbro. L’esposizione è stata realizzata nel contesto del progetto RipArtire – educazione alla cittadinanza attiva attraverso il patrimonio culturale locale Avviso Educare Insieme, finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia, Presidenza del Consiglio dei Ministri, che l’associazione SiripArte ha vinto presentando la propria proposta al bando Educare. L’iniziativa, con cui il sodalizio si è aggiudicato il finanziamento, prevede 9 mostre didattiche con laboratori, uscite didattiche, laboratori, campi estivi ed invernali; le esposizioni, nello specifico, si sono svolte in tre sedi diverse, ossia a Perugia, a Palazzo della Penna, a Paciano (Lago Trasimeno), al Trasimemo Banca della memoria, e alla Biblioteca Ragazzi di Foligno. Come specificato dal responsabile della attività di SiripArtee Marco Gabriel Perli, sono state organizzate “nove mostre con tre temi diversi: terra, tessitura, acqua. Nello specifico, sono stati toccati – ha affermato – tre aspetti diversi, ovvero quello artistico, quello artigianale e quello scientifico, seguendo le caratteristiche e la vocazione delle sedi museali o della biblioteca di riferimento”.
L’associazione
SiripArte nasce da un’idea dell’architetto Vanessa Correro e dello scultore e consulente pedagogico Marco Gabriel Perli in seguito ad una prima esperienza con scuole dell’infanzia e primarie e dopo collaborazioni con la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia in occasione di alcune esposizioni. SiripArte ha lo scopo di promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale e la comprensione degli archetipi che legano le tradizioni artistiche alla contemporaneità. Per dar forma a questo processo vengono stimolate la fantasia e la creatività di adulti e bambini attraverso i laboratori artistico-didattici, tentando di porli in relazione con le opere di grandi artisti. “Attraverso tale metodo – si legge nella presentazione del sodalizio – si vuole anche mettere alla prova i partecipanti proponendo un confronto tra l’idea di lavoro artistico e la capacità manuale di realizzarlo; capacità che, a causa dell’incalzare della tecnologia nella vita quotidiana, va scemando, costringendoci a vivere un mondo sempre più virtuale”. SiripArte, inoltre, utilizza i mezzi messi a disposizione dell’arte per aiutare adulti e bambini “ad avere – viene aggiunto – una migliore consapevolezza di sé, della propria fisicità, delle proprie capacità, della propria storia e del proprio territorio, spingendo tutti a crescere attraverso l’arte. L’interdisciplinarità è il perno attorno al quale si muove l’azione sperimentale educativa dei laboratori artistici che SiripArte propone”.
L’omaggio alla Venere degli stracci alla mostra di Foligno
Come accennato, il 19 gennaio è stata inaugurata Quali fili per la trama?, esposizione interamente dedicata al tema dei tessuti che pone sotto i riflettori la loro provenienza e i processi di produzione attraverso esperienze visive, tattili e comunicative. La mostra, visitabile gratuitamente fino al 10 febbraio dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13, per arricchire la propria narrazione si avvale anche dell’ispirazione di alcune opere realizzate da artisti di ogni tempo. A questo proposito, per trattare il topic degli stracci all’interno del percorso espositivo, è stato proposto un omaggio alla Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. “La nostra associazione – ha sottolineato Perli – si occupa di educare attraverso l’arte, quindi nei temi che affrontiamo ci ispiriamo a soluzioni già proposte dagli artisti. In quest’ottica, considerando che la mostra è dedicata alla tessitura, abbiamo voluto prendere come riferimento il celeberrimo lavoro del maestro biellese”. L’impatto è stato molto positivo: “Tutti i bambini sono rimasti colpiti e hanno potuto così riflettere sul riutilizzo e sul riciclo attraverso un linguaggio differente, ossia un’opera d’arte”. Non è la prima volta che l’associazione si ispira al fondatore di Cittadellarte: “Sempre a Foligno, per un’altra mostra svoltasi a settembre dello scorso anno, abbiamo reso omaggio a Pistoletto ricostruendo il Metrocubo d’Infinito. Ringraziamo il maestro – ha concluso Perli – per essere fonte d’ispirazione per le nostre attività”.