Il tema della trentunesima edizione di Artissima è stato The Era of Daydreaming. Un fenomeno, quello del daydreaming, qui inteso come manifestazione centrale del pensiero spontaneo e strumento di creazione proiettato verso il futuro. Così come il daydreaming, l’arte per Michelangelo Pistoletto è strumento e motore di creazione e trasformazione sociale, attraverso l’applicazione della sua Formula della Creazione. Questo infatti è il titolo dell’ultima pubblicazione, edita da Cittadellarte Edizioni, che compendia la sua vita e il suo percorso nell’arte e nella società in 31 passi. Proprio sulla base di quest’ultimo volume del maestro, Bruno Corà, storico e critico dell’arte italiano, ha composto un brano in chiave rap ispirandosi all’approccio dirompente di Michelangelo Pistoletto, omaggiando la sua vitalità creativa.
Andrea Kerbaker e Bruno Corà alla presentazione di Artissima 2024.
È stato grazie a Colophonarte che tra gli spazi dell’Oval di Torino, in una delle quattro sezioni ormai consolidate di Artissima, il 3 novembre alle ore 11:30, si è presentato ufficialmente Rap-sodica-mente, il libro d’artista che unisce il testo di Bruno Corà a un’opera appositamente realizzata su carta dal maestro, esistente in 85 esemplari. “Il rap – ha spiegato durante le presentazione il critico d’arte – nasce come ‘rapsodia’, dunque un componimento epico frammentato, letto con una certa ritmica e che ha un’antica origine derivante dai Greci e arriva fino ad oggi. Non è un genere letterario da sottovalutare quello del rap, ma tutt’altro, è da tenere in considerazione. Io l’ho voluto impiegare in quest’ulteriore disegno del lavoro di Pistoletto come un omaggio alla sua vitalità e attualità”.
Al di là dell’aspetto giocoso che caratterizza a prima impressione il componimento, si cela una relazione simbiotica tra lo stile letterario di Corà e la ricerca artistica del maestro: “Un incrocio fruttuoso tra le diverse arti – così l’ha definita Andrea Kerbaker, giornalista, scrittore e relatore della presentazione -, non un’arte che parla a se stessa di se stessa, ma qualche cosa che entra in relazione”.