Un talk con ospiti di rilevanza nazionale allo Spazio Hydro sul tema dei beni comuni e dei patti di collaborazione (17 giugno), una camminata (18 giugno) a numero chiuso e dedicata a persone che abbiano competenze o interessi nel campo della progettazione architettonica, urbanistica e culturale, un workshop di city-imaging e place branding collettivo (26 giugno): sono questi i nuovi appuntamenti organizzati nel contesto di EST-Urbano, che prosegue a giugno 2023 con tre momenti incentrati sulla rigenerazione urbana dal basso e sulla condivisione di progettualità possibili. “Dopo l’esplorazione degli spazi – viene specificato in un nota sul sito dell’Osservatorio Biellese del Paesaggio – è arrivato il momento di provare a immaginarne una trasformazione”. Lanciata a febbraio del 2022, EST-Urbano è la campagna di sensibilizzazione dell’Osservatorio del Biellese Beni Culturali e Paesaggio ETS per mettere al centro del dibattito pubblico le trasformazioni delle aree comprese tra il vecchio Ospedale, gli ex stabilimenti Rivetti, il torrente Cervo e la Stazione Ferroviaria San Paolo. “Un’area – viene aggiunto nel portale – che, come andiamo ripetendo da un anno, per l’Osservatorio, è un sistema urbano integrato con una sua coerenza paesaggistica, storica, culturale e che, come tale, andrebbe gestito quando si tratta di deciderne gli assetti urbanistici futuri”. EST-Urbano Bene Comune, nello specifico, è la fase della campagna che l’Osservatorio organizza in partnership con Fondazione Pistoletto, Associazione Better Places, Spazio Hydro, Associazione LandscapeFor e che ha come maggiore sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo.
Le tre iniziative
Si parte il 17 giugno con Floating Forest Un esempio di rigenerazione urbana dal basso, in programma presso lo Spazio Hydro di via Cernaia 46, dalle ore 18.00 alle 20.00; si tratta di un talk pubblico a ingresso libero dedicato alle pratiche di rigenerazione urbana dal basso e di innesco della partecipazione civica. Si continua il giorno dopo, con Spiragli – Camminata per progettisti e portatori di interesse, in programma nel Sentiero dell’EST-Urbano e Spazio Semi Urbani (Fondazione Pistoletto) dalle ore 10.00 alle 14.00; l’evento, a numero chiuso e iscrizione obbligatoria mandando una email a info[at]est-urbano.eu entro il 16 giugno, prevede l’attraversamento dell’EST-Urbano “per dare spazio – così gli organizzatori – all’immaginazione e a pratiche espressive”. La terza attività, Visioni – Workshop per progettisti e portatori d’interesse, è infine fissata per il 26 giugno allo Spazio Semi Urbani dalle ore 18.00 alle 20.00; l’evento, a numero chiuso e con iscrizione obbligatoria mandando una mail a info[at]est-urbano.eu entro il 24 giugno, verterà sulla “progettazione di nuove visioni straordinarie dell’EST-Urbano – viene indicato nella nota – a partire da un grande potenziale ambientale e turistico da esplorare”.
La raccolta firme
L’Osservatorio, dopo la presentazione pubblica della loro richiesta di Dichiarazione di Notevole Interesse Pubblico sull’area EST della città di Biella, ha aperto una raccolta di firme online per ampliare la base di sostenitori dell’iniziativa. “Chiediamo che l’area EST della città di Biella – si legge nell’appello – sia riconosciuta come un sistema urbano omogeneo, unico e coerente. Chiediamo che siano riconosciuti e valorizzati l’interesse pubblico e il bene comune di quella parte di città, con particolare attenzione alle connessioni e alla permeabilità ciclo-pedonale. Chiediamo strumenti urbanistici aggiornati e adeguati alla rigenerazione di un paesaggio urbano straordinario e complesso che contiene edifici industriali storici dismessi, complessi civili imponenti, insediamenti industriali attivi e un’area naturale lungo le rive del torrente Cervo che può diventare una risorsa per incrementare l’attrattività di Biella e per migliorare la qualità del suo abitare”. Quali sono le motivazioni? “A partire dal 2021 sono stati presentati al Comune di Biella progetti di insediamenti commerciali che rischiano di frammentare l’unicità del sistema EST-Urbano, proponendone una trasformazione incoerente, sconnessa dal resto della città e banalizzante. L’Osservatorio del Biellese Beni Culturali e Paesaggio ETS – viene concluso – ha già preso posizione su uno di questi progetti nel maggio del 2022 con una serie di osservazioni che ne evidenziano i limiti e che possono essere idealmente estese a tutta l’area dell’EST-Urbano”.