Start-up e innovazione: due italiani sul podio dell’European Institute of Technology Awards
Pochi giorni fa l'impresa istituita dalla Commissione europea ha premiato le cinque migliori start-up del 2018, decidendo di stanziare dei fondi per finanziarli. Quest'anno tra i vincitori emergono due italiani, Simone Accornero e Laura Soucek, i quali si sono aggiudicati rispettivamente il “Change Award” e il “Public Award”.

Lo scorso 4 ottobre a Budapest sono stati assegnati gli European Institute of Technology (EIT) Awards alle start-up europee che si sono distinte con progetti all’avanguardia.
La EIT è un’agenzia fondata dieci anni fa dalla Commissione europea e dedicata proprio alla ricerca, l’identificazione e il co-finanziamento di proposte innovative. I premi sono divisi in quattro categorie principali: la prima è dedicata ai diplomati più brillanti dei programmi di formazione dell’istituto (Change Awards), la seconda alle start-up che hanno presentato le idee migliori (Venture Awards), la terza alle iniziative con un forte impatto (Innovators Awards) e l’ultima rivolta, invece, alle donne imprenditrici (Woman Awards).

Quest’anno tra i vincitori si sono contraddistinti due italiani, Simone Accornero, amministratore delegato e cofondatore dell’azienda FlexiDAO con sede a Barcellona, e Laura Soucek, fondatrice di Peptomyc S.L., anch’essa con sede nella città spagnola.
Il primo ha ricevuto il “Change Award”, mettendosi in luce come migliore studente del programma EIT grazie alla creazione di un software che riuscirà a rendere chiaro e tracciabile lo scambio di dati energetici, automatizzandoli; il premio che gli è stato assegnato consiste in una somma di 20mila euro da investire per l’attuazione del progetto, supportato dall’EIT InnoEnergy.
Laura Soucek, invece, ha vinto il “Public Award”, una categoria aggiuntiva che ha premiato l’innovazione pubblica più interessante, calcolando i voti provenienti da tutta Europa. La sua idea consiste in un nuovo metodo per guarire i pazienti affetti da carcinomi utilizzando composti di due o più molecole di amminoacidi (i peptidi). In questo caso l’EIT Health ha deciso di sostenere la proposta, in modo da aiutare la biologa nello sviluppo effettivo di tale cura.


(Crediti fotografici: INNOVEIT 2018 Budapest – Foto dei premiati)

Gli ulteriori tre premi sono stati consegnati a Isabel Hoffman, Bieke Van Gorp e il team di lavoro seguito da Ioannis Tamanas.
La prima, un’imprenditrice canadese e amministratore delegato della Tellspec LTD, è la vincitrice del “Woman Award”. Ha presentato un nuovo metodo di medicina preventiva che consiste nella creazione di un sensore portatile capace di riconoscere non solo la qualità e l’alterazione del pesce crudo, ma anche l’utilizzo scorretto di acqua in eccesso nel pesce congelato. L’EIT Food, supporter di questa idea, ha deciso di conferirle un riconoscimento che consiste nella somma di 20mila euro per il suo successivo finanziamento.
La seconda, cofondatrice di Qompium NV, è stata vincitrice del “Venture Award”, ricevendo un importo di 50mila euro da investire nella realizzazione di un’applicazione che riesca a rilevare nei pazienti un’alterazione del ritmo cardiaco, in modo da operare preventivamente.
Il team di nazionalità greca, infine, guidato dal presidente della start-up Altoida, ha esposto il progetto Alzheimer’s Disease Prediction Service (ADPS), che riuscirebbe a prevenire il morbo. Sostenuti dall’EIT Health, hanno vinto il premio “Innovators Award”, ottenendo anche loro la somma di 50mila euro.

Tutti i progetti presentati sono ambiziosi e hanno in comune la volontà di apportare un reale cambiamento, eccellendo nell’utilizzo dell’innovazione tecnologica.
L’aiuto che l’EIT offre ogni anno è significativo. Spesso, molti progetti non possono essere portati a termine a causa della mancanza di fondi, per questo motivo l’organizzazione si fa co-finanziatrice di tutte quelle iniziative che, in futuro, potrebbero davvero fare la differenza. L’European Institute of Technology, allo stesso tempo, cerca di promuovere l’imprenditorialità in Europa, incentivando quei progetti che vorrebbero espandersi a livello mondiale.

Crediti fotografici (immagine di copertina): INNOVEIT 2018 Budapest