“Questi sono i sentimenti che cerchiamo di trasmettere: la meraviglia, lo stupore della bellezza e il mistico senso di unità che sia la natura sia la musica possono trasmettere. Vogliamo incoraggiare il pubblico ad agire in modo ecologico e rispettoso, non per paura del futuro, ma per amore della natura”: si presentano con queste parole i membri del progetto Emotion for Change, che prende forma nel 2015 dall’idea dell’ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Sara Michieletto, violinista che a partire dal 2004 unisce la carriera musicale a quella di educatrice grazie alle attività di pedagogia dell’emozione. “Sempre più scienziati – così la violinista – si stanno rendendo conto di quanto lo sviluppo emotivo dei bambini possa influire sulla sfera mentale e quindi sulla sfera fisica”: secondo la pedagogia dell’emozione risulta quindi di fondamentale importanza insegnare ai bambini come identificare e gestire le loro emozioni, per accettare la propria sfera emotiva e comprendere quella degli altri. Ma la pratica artistica di Michieletto non è dedicata unicamente alle nuove generazioni, ma a tutti gli ascoltatori che condividano la forte spinta etica delle produzioni di Emotion for Change, volta al contrasto del cambiamento climatico e alla risoluzione delle problematiche ambientali: “Siamo l’ultima generazione – si legge sul sito del progetto – ancora in grado di cambiare le cose. Così come le nostre azioni quotidiane hanno creato il problema, così possono risolverlo”.
L’arte, in questo caso particolare la musica, può essere partecipata e quindi guidare l’essere umano a prendere coscienza di questioni di attualità, agendo per un mondo migliore: questo, per Emotion for Change, avviene attraverso la condivisione e la collaborazione. Nelle occasioni di performance, infatti, ogni brano è accompagnato da attori e scienziati che arricchiscono lo spettacolo con parole poetiche rivolte al clima e con racconti di scenari futuri delle città in cui si svolge il concerto. Ogni rappresentazione crea così un disegno ideale che tratteggia la meraviglia della natura, il dramma dei cambiamenti climatici e che termina all’insegna della speranza e della resilienza, con la distribuzione al pubblico di semi da piantare nei terreni, che permetteranno di, finalmente, donare qualcosa alla terra anziché estrarre da essa ulteriori risorse. “Le nostre composizioni sono un invito al pubblico a vedere le cose in modo diverso attraverso la magia della musica”.
Il Terzo Paradiso si mescola alla perfezione nella tavolozza del progetto, che tinge di sostenibilità le proprie iniziative così come il segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto colora di equilibrio i contrasti del mondo. Proprio per questa motivazione il simbolo trinamico ha ispirato la creazione di un brano a lui dedicato. “Il disco ‘Ipermare’ – specifica l’ambasciatrice – si ispira a molti degli ideali sociali promossi dal Terzo Paradiso e abbiamo recentemente inviato la candidatura a ‘TED Talk 2024 – Vancouver’ come speakers per raccontare in che modo la musica possa comunicare messaggi simili a quelli della trinamica e della demopraxia”, filosofie cardine della pratica artistica di Michelangelo Pistoletto e di Cittadellarte. Inoltre, per evitare le grandi emissioni di CO2 dovute all’utilizzo delle grandi piattaforme streaming, il progetto Emotion for Change consiglia la fruizione dell’album tramite il download dal sito web: un’altra importante spinta verso la sostenibilità.
Ipermare, come viene specificato nel documento di candidatura all’evento, sottolinea la necessità di imparare la collaborazione e l’aiuto reciproco dagli organismi viventi che abitano la Terra da milioni di anni: “hypersea” è un termine che deriva dalle ricerche di Mark e Dianna McMenamin e che designa una rete interconnessa di protozoi che abitavano le profondità oceaniche creando una sorta di “superorganismo”, scambiandosi elementi nutritivi e patrimonio genetico, formando così un ecosistema dinamico. Attualmente, la funzione di “hypersea” sulla Terra è svolta dall’enorme rete di ife fungine, che collegano le radici dei vegetali simbiotici fino a generare una rete sotterranea di canali nutritivi che spesso collegano diverse specie in una proficua collaborazione che dura da 400 milioni di anni. “Ispirata a questa incredibile rete di cooperazione tra specie diverse – così Emotion for Change –, la nostra musica è un tentativo di comunicare al pubblico la nostra costante inter-traspirazione tra specie e forme di vita attraverso le arti”: oltre ai brani musicali, i cui interpreti creano un’interconnessione tra musica classica, afro, salsa, jazz, il libretto dell’album contiene poesie, dipinti, disegni e fotografie.
“La bellezza armonica è qualcosa che la musica e il mondo hanno in comune. Per questo crediamo fermamente che il lavoro attivo per gli esseri viventi sul pianeta debba nascere dall’amore per il sublime e per la bellezza sinfonica, piuttosto che dalla paura di catastrofi climatiche”.