Raccogliere il passato per creare il futuro: questo messaggio a tinte sloganistiche riflette l’identità e la mission di una nuova opera ubicata a Biella, nel cortile interno della Fondazione Pistoletto, ossia Ti Amo (fountain). Si tratta di una fontana dei desideri creata come scultura da Marco Cassani, artista italiano residente a Bali, che sta partecipando a una residenza di ricerca di due mesi nell’ambito di Unidee Residency Programs a Cittadellarte; l’esperienza è supportata non solo dalla Fondazione Pistoletto, ma anche dall’Istituto Italiano di Cultura di Jakarta, dall’Ambasciata Italiana a Jakarta e dalla Galleria Honold Fine Art. L’opera si ispira al rito balinese e alla tradizione italiana di esprimere un desiderio personale lanciando una moneta in una sorgente sacra o in una fontana. Chiunque, dal 12 novembre, ha infatti la possibilità di interagire con l’installazione esprimendo il proprio desiderio; l’opera, nello specifico, è fruibile e aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 fino al 10 dicembre 2022. Con Ti Amo (fountain) Marco Cassani vuole porre sotto i riflettori il potere dell’arte di connettere le persone e, per dar forma a questo processo, saranno fornite dall’artista vecchie monete in lire italiane, disponibili presso la caffetteria e lo store di Cittadellarte. “Con le monete* – ha esordito Cassani – non vogliamo dimenticare il passato, ma trasformarlo in qualcosa di nuovo. Magari questi singoli desideri possono poi diventare piani comuni o un desiderio collettivo”. Secondo il creativo, infatti, la fontana consentirà al pubblico di esprimere un desiderio segreto, magari liberandosi mentalmente da qualcosa ancorato nel proprio passato. In quest’ottica, l’artista dà anche la possibilità di trascrivere i messaggi su carta.
Ti Amo (fountain)” #2, 2022, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
Courtesy dell’artista e Honold Fine Art.
Ti Amo (fountain)” #2, 2022, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
Courtesy dell’artista e Honold Fine Art.
Marco Cassani e l’opera di Michelangelo Pistoletto Ti Amo (Oggetti in meno 1965-1966), 1965-1966.
Il nome dell’opera è un evidente richiamo alla lingua italiana e alla nostra penisola che l’artista ha voluto sottolineare: “Sono ormai 13 anni – così Cassani – che vivo lontano dall’Italia. Il titolo dell’installazione è quindi un richiamo al mio paese di origine e all’opera di Michelangelo Pistoletto ‘Ti amo’, che ho (ri)scoperto durante la mia residenza a Cittadellarte. La fontana, in quest’ottica, ha un rapporto profondo con l’amore e con il credo: crea infatti uno spazio intimo ma allo stesso tempo pubblico in cui le persone si trovano per esprimere un desiderio”. Anche la forma dell’opera non è casuale: è una rana, simbolo balinese di creatività e trasformazione; l’artista, per realizzare l’installazione, ha precedentemente fatto un calco di una fontana esistente che ha trovato in un’abitazione privata a Bali. Il calco della rana è realizzato con monete fuse di vari paesi raccolte da Cassani, con il permesso di un sacerdote balinese, da differenti fontane sacre Balinesi locate nella zona di Ubud, Bali, dove sono state gettate in acqua dai locali e dai visitatori per fare un’offerta agli dei ed esprimere un desiderio. In seguito, l’artista ha lucidato a specchio il calco. La fontana, inoltre, si collega direttamente all’elemento chiave della residenza di Cassani: l’acqua. A questo proposito, in un processo ispirazionale e di conoscenza, l’artista sta studiando – attraverso incontri dedicati – realtà locali di diverse tipologie ma tutte incentrate a vari livelli sul rapporto uomo-acqua, come la Lauretana o il Cordar. Non solo: Cassani sta intervistando persone che, in ambiti differenti, hanno a che fare con l’acqua, nell’ottica di conoscere il loro parere su questo elemento in generale e su un specifico contesto territoriale, ovvero il torrente Cervo. “Nelle mie giornate biellesi – ha affermato – ho inoltre conosciuto commercianti di piccole attività e, tramite questi incontri, ho potuto immergermi meglio nel tessuto sociale di riferimento. Mi auguro che proprio loro siano tra i primi fruitori dell’opera in modo da mettere in luce, indirettamente, anche il Cervo. A quest’ultimo è dedicata la mia scultura/fontana, che contiene al suo interno proprio l’acqua di quel torrente”.
Ti Amo (fountain)” #2, 2022, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
Courtesy dell’artista e Honold Fine Art.
Le Quote dell’Acqua.
Illustrazione di Cornelia Badelita per la mostra Nuove stanze delle Terme Culturali, Arte al Centro, 2019.
Ti Amo (fountain)” #2, 2022, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
Courtesy dell’artista e Honold Fine Art.
Insomma, l’installazione e l’intera ricerca dell’artista si caratterizzano per una rete di relazioni: “La mia opera – sottolinea Cassani – si basa sull’idea della trasformazione e dello scambio”. Anche a partire dalle settimane di incontri e confronti con figure del settore, è emersa una differenza significativa: “È interessante notare – rivela l’artista – come in Italia la visione dell’acqua sia costruita sui nostri bisogni temporanei e attuali. Differentemente, ciò che la mia esperienza a Bali mi ha dato, è vedere come i balinesi mantengano la loro connessione con le sorgenti d’acqua attraverso rituali quotidiani fatti di offerte, di tempo speso alla cura e da un senso di uso comune basato sulla conoscenza tradizionale, che è, in qualche modo, simile a quello che avevano un tempo i Biellesi. In questi due casi, a Bali e a Biella, la visione dell’acqua si costruisce sull’esperienza dell’acqua, sul valore universale di cosa sia l’acqua e sul ruolo dell’acqua come fondamentale elemento naturale alla base della vita umana. In questo modo, dal mio punto di vista, il concetto di acqua ha assunto ulteriori significati, come il significato della vita, il significato dell’amore, il significato di valore, che cambiano a seconda dell’ambiente e del contesto sociale in cui la mia opera è esposta. Uno degli aspetti che mi interessa di più nella mia opera d’arte ‘Ti Amo (fontana)’, è la sua energia, la sua capacità di rendermi consapevole della provenienza dell’acqua, così come la sua metafora. Allo stesso tempo, il suono dell’acqua che cade mi fa pensare al valore universale dell’acqua. In questo senso, l’acqua deve provenire dalla sorgente più vicina al posto in cui l’opera viene presentata. Attraverso il suo suono, la fontana ‘Ti Amo’ mostra un uguale equilibrio tra esperienza visiva e mentale”. Cassani conclude evidenziando l’importanza di Unidee Residency Programs, che “mi sta consentendo di avere continue e significative opportunità di scambio. Ne sono grato. La residenza sta avendo un ruolo di grande rilievo per la mia ricerca artistica, che continuerà anche dopo questa esperienza”.