“La matita amica”: sconfiggere negatività e rabbia con un disegno
Daniela Di Gennaro, educatrice museale e ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso, ha ideato un progetto teso a dar voce alle emozioni dei bambini attraverso la creatività: con una speciale matita i più piccoli sono stimolati a esprimere il proprio stato d'animo senza censure per provare a superare problemi personali anche attraverso l'arte.

Lasciare il segno con un disegno anziché con la violenza: è questo l’obiettivo de La matita amica, iniziativa che con un semplice strumento, la matita, mira a far emergere e affrontare turbamenti che possono celarsi tra le giovani generazioni. La chiave del progetto è proprio il più classico dei bastoncini di legno che tutti, nel proprio percorso scolastico, hanno usato almeno una volta. Nel dietro le quinte figura Daniela Di Gennaro, educatrice museale di Aquileia e ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso, che ha dato forma alla sua idea dando un ruolo da protagonista alle matite, realizzandone una serie con caratteristiche particolari: sono rosse, come il colore simbolo della violenza; sono dotate di gomma cancellabile, come a significare che nella vita si può sbagliare e sono gli errori a insegnare a crescere; su ognuna sono legati un biglietto con un messaggio e un ciondolo a forma di cuore; sul biglietto che le accompagna c’è uno spazio vuoto su cui scrivere il nome della propria matita amica; ognuna, una volta consumata, si potrà usare come collana.

Questa è una matita – sottolinea Daniela – come tutte le altre e non è dotata di alcuna magia. Già! Perché è importante che i bambini e i ragazzi capiscano che a fare il prodigio sono loro stessi nel momento in cui la utilizzano con una precisa intenzione, quella di lasciare il segno con un disegno anziché con la violenza”. Questo strumento espressivo, come spiegato dall’ambasciatrice, invita a fermarsi nei momenti di rabbia per esprimere le proprie emozioni su un foglio, disegnando, scrivendo o tracciando dei segni in totale libertà e sperimentando diverse pressioni della mano.

Insieme alle matite, come accennato, è proposto un biglietto che recita un messaggio rivolto ai bambini che le useranno: “Ciao, mi chiamo (spazio vuoto, nome che il bambino può scegliere), e sono la tua matita amica. Quando la rabbia senti salire, prendi un foglio e nessuno vorrai più aggredire”. Su ognuna, inoltre, è riportata la scritta #perlasciareilsegnodisegno, un hashtag che è anche il nome del laboratorio espressivo rivolto alle scuole primarie e secondarie, proposto da Daniela, finalizzato a parlare con i giovanissimi di amore e rispetto, provando a contrastare, con il linguaggio dell’arte, il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. La matita ‘numero 1’, la prima creata, è del figlio di Daniela, che l’ha personalmente chiesta alla madre una volta conosciuti i dettagli del progetto: “Quando mi ha detto ‘Mamma, qualche volta servirebbe a me’ ho capito che l’iniziativa poteva essere importante. Per ora non l’ha ancora usata, ma ce l’ha sempre con sé nel suo astuccio. L’ha chiamata ‘Drago’ ed è felice di averla, perché sa che in caso di necessità la userebbe per riversare in un foglio le sue preoccupazioni”.

Il progetto è pensato per supportare gli alunni e le scuole in un processo di rinascita emotiva: “Comprando una matita – così l’educatrice – si fa un gesto di solidarietà nei confronti degli istituti scolastici che mi chiederanno di organizzare un laboratorio. L’intero ricavato andrà infatti a sostenere dei progetti artistici di educazione civica nelle scuole curati da me. Per ora ne sono già previsti due e, in base alle esigenze e alle disponibilità, se ne possono organizzare di nuovi sia in presenza sia online”. L’iniziativa non si rivolge solo agli istituti formativi, ma a chiunque desideri fare un dono creativo e stimolante a un bambino: “Ad esempio, una mamma – rivela ai nostri microfoni – ha acquistato 25 matite da regalare alla figlia e ai suoi compagni in vista del suo compleanno. L’idea regalo può essere ottima anche da parte di docenti e dirigenti scolastici per i loro studenti come saluto di fine anno oppure in occasioni importanti. L’arte – ha concluso – può dare una svolta alle giornate di un bambino e permette, sperimentandola, di andare oltre i confini di semplici dialoghi educativi.

 

Per acquistare le matite o avere informazione sui laboratori di Daniela è possibile scrivere una mail a  info@didatticadellarte.it.