Anticamente chiamata Enotria, ossia “terra del vino”, l’Italia non ha mai smentito, in ogni epoca, la sua nobile tradizione. Negli ultimi anni la produzione enologica ha assunto un peso determinante nel quadro dell’agroalimentare italiano, crescendo in termini quantitativi e qualitativi e contribuendo in maniera decisiva all’affermazione del Made in Italy nel mondo, a cui praticamente tutte le regioni concorrono anche se con pesi diversi. “Ai piedi delle montagne” è il significato etimologico di “Piemonte”: non c’è termine migliore per esprimere la morfologia di questa regione, che spicca tra le altre per attività produttiva e pregio dei vitigni. Dal punto di vista strutturale la viticoltura piemontese predilige la collina, dove la vite si insedia sui versanti a sud, est e ovest e lascia ad altre culture il lato nord. Le aree viticole principali sono situate a sud del fiume Po e in questo ampio territorio la vocazione viticola è oggi confermata da una coltivazione specializzata che rappresenta in pratica il 95% della produzione regionale. Il restante 5% appartiene ad una viticoltura “eroica” condotta sulla montagna torinese e nelle province di Biella, Novara e Vercelli.
E proprio a Biella, domenica 6 novembre dalle 10:30 alle 19:30 presso la Sala Cervo della Fondazione Pistoletto, il movimento Pop Sommelier, a cui abbiamo dato spazio in un nostro precedente articolo, presenta il suo primo salone-mercato “Alto Gradimento”. La manifestazione vuol essere qualcosa in più di una tradizionale fiera: nell’ottica della filosofia di Pop Sommelier il vino è passione, racconto, un’esperienza da vivere e gustare insieme; “Il vino è per tutti” e in virtù di questo la serata sarà un vero e proprio evento conviviale per i cultori. Ospite ad Alto Gradimento sarà anche I Am Agricolo, progetto nato nel 2014, a testimonianza di questa filosofia condivisa con Pop Sommelier in base alla quale, il vino viene posto al centro dei momenti conviviali e di scambio di esperienze fra i produttori e appassionati di vitivinicoltura.
I visitatori riceveranno calice e tracolla per muoversi liberamente per tutto il Salone e visitare gli stand delle cantine. I produttori, con cui Pop Sommelier lavora ormai da tempo e con i quali ha costruito un rapporto di fiducia e amicizia, offriranno un assaggio dei propri prodotti e avranno modo di raccontare e condividere la loro storia. Storia di vini buoni, autentici e sicuramente non banali, prodotti nel solco della tradizione, ma con in immancabile sguardo al futuro. Le cantine presenti saranno circa una trentina e arriveranno da ogni parte d’Italia: oltre alla rappresentanza dell’Alto Piemonte, saranno presenti produttori del Trentino, dell’Alto Adige, del Friuli e del Veneto, della Lombardia e dell’Oltrepò Pavese, della Toscana e della Puglia. In loco sarà inoltre allestito anche un punto ristoro della cooperativa equo e solidale il Raggio Verde Botteghe&Catering di Vigliano Biellese. Vi saranno anche dei talk a tema vino: “Chiacchiere e musica” a cura di Better Radio, brevi interviste-confronto con musica di sottofondo che verranno registrate nello svolgersi del Salone senza interromperne le attività.
“Il luogo per dare risalto al meglio all’evento non poteva che essere la Fondazione Pistoletto, con la scelta dell’accogliente Sala Cervo che già in passato aveva affascinato i produttori piemontesi nel corso di un precedente evento per la sua calda atmosfera”, ha affermato ai nostri microfoni Roxana Paredes, responsabile dell’amministrazione, della logistica e dell’organizzazione di Pop Sommelier. Di fatto la Fondazione è uno spazio di arte e cultura socialmente responsabili e di progetti all’insegna della sostenibilità, in linea con la volontà di Pop Sommelier che, sin dai suoi esordi, ha sposato l’idea di raccontare l’agricoltura sostenibile, intesa come il tratto distintivo di quei piccoli produttori orgogliosi del proprio vino, capaci di sporcarsi le mani e di rimanere in contatto con quella terra vissuta come madre benefica e creatrice.