Insegnare a prendere decisioni in modo sistemico, partecipativo e sostenibile al fine di realizzare i propri progetti di vita rigenerativa avvalendosi della permacultura per dar forma a questo processo: è questo l’obiettivo del PDC – Corso Base di Progettazione in Permacultura, che si svolgerà a Biella da mercoledì 26 ottobre a domenica 6 novembre 2022, articolandosi su almeno 72 ore di lezione suddivise in 12 giorni, dalle 9 del mattino alle 18, con l’aggiunta, al mattino e alla sera, di attività di connessione e benessere. Le lezioni teoriche e l’ospitalità (vitto-alloggio per chi ne avesse necessità) saranno presso il centro culturale Spazio Runa, mentre le attività pratiche si svolgeranno presso Cascina Mollie, luogo appena nato (in ristrutturazione) finalizzato allo sviluppo umano e alla riconnessione con la terra; sono previste anche visite a luoghi nelle vicinanze che già applicano i principi della permacultura e incontri con ospiti che condivideranno le loro esperienze. Gli organizzatori del corso intendono la disciplina al centro dell’iniziativa “come un mezzo, non come un fine in se stesso. Facciamo ‘attraverso’ la permacultura, non facciamo permacultura. Sarà un’esperienza di grandi contenuti, tanto tecnici quanto umani”. L’iniziativa, inoltre, si avvale di due partner d’eccezione: Let Eat Bi e la condotta locale di Biella di Slow Food.
Il corso
Il corso di progettazione in permacultura è un corso teorico-pratico che apre le porte ad un nuovo modo di vedere l’ambiente naturale ed umano, basato sulle connessioni utili e dinamiche tra tutti i suoi elementi. “Imparare a progettare insediamenti umani sostenibili – hanno specificato gli organizzatori – significa agire in base ai principi etici della cura della Terra, cura delle persone, e condivisione del surplus”.
Attraverso una serie di lezioni in aula e discussioni, esercitazioni all’aperto, attività pratiche e completando un progetto in permacultura, i partecipanti vivranno un’esperienza a tutto tondo di questo approccio innovativo. L’iniziativa consente inoltre di acquisire nuove conoscenze e competenze, imparare nuove abilità e fare rete grazie a nuove amicizie. Il corso è costruito sul modulo standard creato nel 1985 da Bill Mollison, che si basa sul libro Permaculture: A Designer’s Manual ed. Tagari, Australia. Il corso si rivolge “a chiunque si trovi – sottolineano gli organizzatori – in una fase di transizione, di cambiamento interiore e di vita e a chi vorrebbe intraprenderlo; a chi si stia chiedendo se quel che sta accadendo al pianeta ha un senso e sente la responsabilità del disastro ambientale in atto; a uomini e donne di tutte le età, studenti, liberi professionisti, dipendenti, pensionati e nomadi; a chi si chiede da un po’ cosa è la permacultura, a chi già la conosce e a chi non ne ha mai sentito parlare; a chi vuole iniziare una nuova avventura e dare concretezza ai propri sogni”. I partecipanti riceveranno un certificato di partecipazione riconosciuto a livello internazionale che consente l’Iscrizione all’Accademia Italiana di Permacultura per l’inizio del Percorso di Apprendimento Attivo e il conseguente Diploma di progettazione in permacultura. Per ottenere l’attestato finale (che consente l’accesso ai percorsi formativi avanzati in permacultura) è necessario seguire tutti i moduli; sono concesse brevi assenza per motivi giustificabili.
I temi e le lezioni
Nel corso dei moduli verranno trattati numerosi argomenti. Scopriamo tutto il programma, che potrà variare in base al meteo: Introduzione alla permacultura e fondamenti della progettazione in permacultura curato dal facilitatore Marco Pianalto, che si focalizzerà su contesto, nascita, storia e prospettive della permacultura, con approfondimenti su etiche, principi, pattern, metodi e tecnologie permaculturali; Introduzione alla permacultura umana curato da Ellen Bermann, tra ascolto, comunicazione empatica, gestione del conflitto, motivazione creativa, costruzione di reti, gestione degli aspetti relazionali del ciclo di progetto; Costruire in permacultura curato da Francesca Gagliardi, che tratterà la progettazione per la (co)abitazione con autocostruzione o autorecupero, spaziando da risorse rinnovabili, materiali naturali e tecnologie deboli a confronto con i sistemi convenzionali di produzione ed esecuzione delle opere edilizie, valorizzazione l’edilizia tradizionale locale nello sviluppo contemporaneo; Acqua, con Pianalto che approfondirà il ciclo dell’acqua estrattivo e quello rigenerativo, rivelando come reidratare i paesaggi dal grande al piccolo tra acquacoltura e riuso e riciclo; Suolo, nuovamente con Pianalto, con un focus sulle basi della fertilità che serve a far riconoscere e migliorare lo stato dei suoli; Sistemi colturali erbacei, con lo stesso facilitatore, che si concentra sull’orto casalingo e commerciale come scuola di coltivazione; Sistemi colturali arbustivi e arborei, ancora di Pianalto, dedicato alla forest garden, all’apicoltura e al frutteto nella permacultura; Pratica di progettazione (con facilitatore Paolo Rosazza Prin coadiuvato da Marco Pianalto e Anna Spriano), ossia due giorni di lavoro di gruppo su un progetto concreto con esposizione degli elaborati finali a Cittadellarte il 6 novembre. Non solo, si terranno attività satellite come yoga, meditazione, esplorazioni nella natura, cerchi e canti al fuoco e danze ad hoc.
Il commento di Armona Pistoletto
“Sono molto contenta – ha affermato la presidente dell’associazione Let Eat Bi – di aiutare a divulgare come Cittadellarte questo corso, perché Let Eat Bi è da tempo vicina a questo mondo di pratica grazie al percorso nato ad aprile 2022 con l’esperto Andrea Marostegan che, a sua volta, sta sviluppando il progetto ‘Permacultura al centro’ al Vernato a Biella”.
L’intervista ad Angelico e Pellegatta
Per mettere in luce ulteriormente contenuti e finalità dell’iniziativa, abbiamo dato voce ad Alessandra Angelico, fondatrice di Cascina Mollie, e ad Alice Pellegatta, permacultrice in formazione e membro del team di Cascina Mollie; sono infatti due tra le figure chiave dell’iniziativa, insieme a Luca Marotta, che entrambe, nel corso dell’intervista, hanno desiderato citare per il suo fondamentale supporto.
Alessandra Angelico e Alice Pellegatta.
Cosa deve aspettarsi una persona che ha intenzione di iscriversi al corso?
Alice – Sicuramente una grande quantità di informazioni utili a chi vuole intraprendere un cambio di stile di vita in ottica sostenibile e rigenerativa, perché durante i giorni del corso si coprono davvero tanti argomenti, dalle etiche ai principi ai metodi agli strumenti di progettazione di permacultura, andando anche a toccare bioedilizia, relazioni umane e comunità. È ad ampio spettro. Senza dimenticare che il corso sarà anche una bella avventura umana, tra attività teoriche e pratiche.
Alessandra – Ho conosciuto la permacultura negli ultimi mesi. Impegnandomi in un orto a casa, mi ha colpito il legame che questa disciplina ti dà con la natura e che non ha attinenza solo con l’agricoltura, ma anche a livello sociale. Personalmente, dal corso, mi aspetto di trovare nuove modalità da applicare nella vita quitidiana, soprattutto in riferimento alla Cascina Mollie, dalla gestione edilizia a quella dell’acqua fino alle dinamiche relazionali.
Che valore ha poter contare come partner del corso su Let Eat Bi e Slow Food?
Alessandra – Per noi è onore: Cittadellarte è molto attenta alla permacultura già da tempo. Essere sostenuti è un un privilegio. Speriamo con entrambe le realtà di continuare a creare relazioni anche in futuro.
Alice – Sono felice di constatare l’apertura e la genuinità con cui si lavora insieme, sarà interessante questa modalità di collaborazione. Come recita uno dei principi della permacultura, bisogna “unire invece che separare”.
Che cos’è, per voi, la permacultura?
Alice – Io lavoro da anni nell’ambito della sostenibilità aziendale, ma nella mia vita privata ho fatto tanti percorsi di crescita olistici. Studiando la disciplina del corso ho scoperto il “fiore della permacultura”, che presenta tanti petali quanti sono gli interessi della vita di una persona, tra educazione, economia, finanza, relazione e comunità, solo per citarne alcuni. Ecco, in questa immagine del fiore mi sono ritrovata, ho capito che molti ambiti, sulla carta distanti fra loro, potevano stare insieme. Così ho trovato il mio luogo e il mio modo di “darmi luogo”.
Alessandra – Grazie alla permacultura ho potuto fare un ordine mentale, trovando un’armonia tra diverse idee e riflessioni che precedentemente risultavano confuse.
In conclusione, è a vostro avviso significativo che il corso si tenga nel contesto biellese?
Alice – Io non sono di Biella, ma sono entusiasta, provo quasi con senso di frizzantezza, perché so che il Biellese è stato teatro di iniziative di grande valore su temi a noi vicini. Questo territorio, dove questo tipo di attività si sono già diffuse e sviluppate in passato, mi fa sentire al sicuro. So, dunque, che il Biellese è fertile per un’iniziativa di questo tipo.
Alessandra – Si dice che Biella sia una città molto chiusa, ma il fatto che si organizzino iniziative come questa e altre all’insegna della sostenibilità dimostra che non è così: sono infatti numerose le individualità che si uniscono e si sostengono per creare qualcosa di importante. Speriamo che sia anche il caso di questo corso.