Un viaggio alla scoperta della moda sostenibile di Cittadellarte: su Made in Biella, rivista semestrale dell’Industria Tessile Italiana editata da A.M.P. S.a.s., è stata data voce alle best practice e alla ricerca della Fondazione Pistoletto sul fronte sustainable fashion. Attraverso tre interviste a Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, Olga Pirazzi, responsabile Ufficio Moda di Cittadellarte, e Michele Cerruti But, coordinatore accademico di Accademia Unidee, sono state messe in luce ricerca innovativa di Cittadellarte con il progetto Fashion B.E.S.T. e le peculiarità del corso triennale di alta formazione artistica in Fashion Design Sostenibile di Accademia Unidee. Ecco il secondo episodio: parola a Olga Pirazzi.
Qual è l’obiettivo cardine che si pone l’Ufficio Moda di Cittadellarte con il progetto Fashion B.E.S.T.?
Creare spazi in cui concepire, sperimentare e produrre moda più etica e più responsabile. La sostenibilità, attraverso buone pratiche di tracciabilità, trasparenza e circolarità, è alla base del nostro progetto. Non è più possibile immaginare un futuro della moda che non tenga in considerazione il cambiamento, per noi ormai in atto da tempo.
Fashion B.E.S.T. si avvale di numerose collaborazioni e progettualità avviate o sviluppate con organizzazioni, istituzioni e brand sia sul piano locale sia su quello globale. Quanto conta fare rete con differenti realtà del settore per avvicinarsi al traguardo dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite?
Fashion B.E.S.T. è nata proprio come un’officina operativa di Cittadellarte che dal 2009 si è dedica allo sviluppo della sostenibilità nel settore tessile, dalle materie prime al design, dalla produzione alla formazione. Nasce inoltre dalla contaminazione fra l’arte che si assume una responsabilità sociale e quel mondo della moda che cerca un nuovo modello di sviluppo etico, responsabile e sostenibile. Fashion B.E.S.T. riunisce infatti in una piattaforma decine di aziende produttrici di tessuti, filati e accessori sostenibili e le collaborazioni si sono sempre rilevate importantissime, dando anche vita, negli ultimi anni, al collettivo dei fashion designer sostenibili di B.E.S.T. e della sua community. Ogni progettualità si ispira al pensiero di Michelangelo Pistoletto, visionario precursore delle odierne tematiche relative alla complessa questione della sostenibilità, e di Cittadellarte, comunità di ricerca e di pratiche concrete che sviluppano e estendono la filosofia del Terzo Paradiso, l’innovazione responsabile in un centro energetico in cui convergono forze differenti, come estetica ed etica, creazione e produzione, sensibilità artistica e impegno sociale. Il traguardo dei 17 obiettivi ONU è per noi di grande ispirazione e nel 2014 è iniziata un’importante collaborazione con le Nazioni Unite a partire dall’evento “Fashion for Forest” presso il Palazzo delle Nazioni a Ginevra, luogo in cui l’installazione del Terzo Paradiso ha suggellato una partnership a lungo termine. Con UNECE, Cittadellarte Fashion B.E.S.T. supporta inoltre il progetto su trasparenza e tracciabilità della filiera tessile sostenibile.
Fashion B.E.S.T. lavora insieme a numerosi fashion designer che propongono collezioni innovative e sostenibili. Mettiamo in luce questa sinergia: cosa l’Ufficio Moda di Cittadellarte offre loro e cosa i fashion designer offrono all’Ufficio Moda?
Sempre mettendo l’arte al centro, i ‘nostri’ fashion designer, oltre ad essere creativi, sono promotori di progetti responsabili, etici, innovativi e responsabili e, insieme a Cittadellarte, portano avanti le nostre buone pratiche in modo sempre concreto. Fashion B.E.S.T. si avvale inoltre di una comunità di fashion designer sempre in crescita e aperta all’accoglienza di nuovi talenti creativi e realtà innovative che condividono i nostri valori e che sono disposti a contribuire alla nostra missione.