Notte di mezza estate, passeggiate mano nella mano, scherzi con gli amici. Cielo stellato, musica di sottofondo (magari a tinte di hit anni ’90), t-shirt e pantaloncini corti. Sapore d’estate, eventi all’aria aperta e intrattenimento. Feste, tra giugno e agosto, che spesso coincidono con le tradizioni di paesi, tra sagre e ricorrenze territoriali. Proprio nelle feste di piccoli comuni (e non solo), però, viene spesso sottovalutato un problema: l’utilizzo della plastica o di altri strumenti monouso. A volte, non solo si fa un uso improprio di alcuni materiali, ma soprattutto non si conosce il bidone idoneo in cui destinare la spazzatura. Sarebbe necessaria, quantomeno, una corretta raccolta differenziata, quando proprio non è possibile rinunciare all’usa e getta (soluzione, comunque, da evitare). E non basta coprirsi dietro la frase fatta “eh ma è sempre stato fatto così”, come potrebbe asserire qualcuno. Il problema plastica è reale, urgente e prioritario a livello globale (come già approfondito in nostri articoli precedenti); non a caso, l’Unione Europea ha adottato definitivamente e ufficialmente la direttiva che vieta, entro il 2021, l’uso di molti prodotti in plastica monouso.
Quella delle sagre territoriali è solo un esempio, ma sono molte le circostanze in cui, per comodità, si fa uso di materiali non più riutilizzabili. È anche per far fronte a questa criticità – e alla mancanza di una corretta informazione sul tema – che è nato Ok Bio, un nuovo brand che propone una linea alternativa di prodotti monouso compostabili per la ristorazione in sintonia con le nuove normative europee.
Questa realtà, insieme ad altri partner* (incluso Cittadellarte), ha organizzato Dove lo getto?, evento gratuito a prenotazione in programma per il 9 maggio (evento rinviato a data da destinarsi causa restrizioni da Covid-19) nella Sala Cervo della Fondazione Pistoletto. Come si evince dal titolo, l’iniziativa è tesa ad aggiornare i partecipanti sul nuovo monouso che dal prossimo anno sostituirà quello precedente in plastica e a illustrare le corrette modalità di raccolta differenziata. Nel dietro le quinte dell’evento figura Cartaria Biellese, che commercia prodotti monouso di differente tipologia e personalizzabili; da tempo, inoltre, l’azienda ha iniziato a proporre il monouso compostabile. Per veicolare questa novità è nato, come accennato, il brand Ok Bio, cavalcando l’onda della nuova normativa europea sulla plastica non riutilizzabile. Ai nostri microfoni è intervenuta Clarissa Scarlatta, responsabile comunicazione: “Non si è informati a sufficienza – spiega – sullo smaltimento del monouso compostabile. È un argomento fumoso che necessita di essere affrontato con più chiarezza. Per questo, da mesi, stiamo lavorando all’organizzazione di un evento che coinvolga esperti del settore per parlare ai diretti interessati e offrire a tutti una corretta informazione. Così da portare la sostenibilità anche alle feste”.
Chiaro, come accennato, le soluzioni usa e getta sono sempre gravose in ottica green, comode a livello logistico e organizzativo, ma che non andrebbero adottate per salvaguardare l’ambiente. D’altro canto, può essere complesso un cambio di rotta immediato nelle feste di paese, dove non si hanno risorse per un modus operandi più sostenibile. È a questo punto che il monouso compostabile – così come il riciclo – può rivelarsi un primo passo per un cambio di rotta.
Torniamo quindi alla giornata, che si avvale degli interventi di professionisti del settore: è prevista la partecipazione di Christian Aimaro (presidente Amiat Spa e IREN Ambiente Spa), che offrirà un approfondimento sulla normativa europea sul monouso in plastica che verrà bandito dal commercio; Alessandro Pizzi (Onda Verde Biella), che si focalizzerà sugli eco-eventi, in cui volontari suggeriscono alle persone presenti alle manifestazioni di fare raccolta differenziata smaltendo correttamente i rifiuti nelle apposite eco-stazioni.
Verrà messa in luce, per l’occasione, anche MappiAMO la Città di Verde, iniziativa di plogging che pone in relazione armonica la salvaguardia dell’ambiente e lo sport (curata da Andrea Campagnolo del mental drink NaturalBOOM) e un’altra buona pratica già sperimentata con successo: si porterà la testimonianza di greenTO, un’associazione universitaria di Torino che ha lanciato il brand Plastic free movida. Quest’ultima, come si evince dal nome, è tesa a promuovere una movida sostenibile senza plastica usa e getta: il gruppo di giovani di questa realtà ha condotto una ricerca nella zona di Santa Giulia nel capoluogo piemontese, noto per i numerosi pub e locali. Da una loro analisi è emerso che ogni attività del settore, nel weekend, utilizza circa 1000 bicchieri di plastica al giorno; numeri che danno un assaggio dell’enorme e insostenibile spreco. Gli associati hanno ovviato alla criticità creando un network che ha coinvolto una serie di locali: nella rete di attività aderenti è possibile versare una caparra di 1 euro per prendere un bicchiere (di tre formati differenti), che si può riutilizzare nell’arco della serata; poi sta al singolo soggetto scegliere se restituire il bicchiere (riavendo l’euro versato) o tenerlo.
“Il monouso compostabile – argomenta Clarissa – spesso non si presenta molto differente da quello in plastica e distinguerlo da quest’ultimo può risultare complicato. Un’altra criticità legata al livello comunicativo riguarda la varietà delle disposizioni sulla raccolta differenziata dei vari Comuni, spesso differenti tra loro. Il messaggio che va veicolato non può essere, quindi, univoco”. Per l’occasione sarà offerto anche un catering – curato dalla cooperativa sociale Raggio Verde onlus – eco-sostenibile, con posate in monouso compostabile (lo stesso presentato durante l’evento), finger food, spiedini di bamboo e molto altro all’insegna della sostenibilità. Anche il beverage avrà un’impronta green, con un servizio di ‘vuoto a rendere’ di Quatela Bevande in collaborazione con Lauretana. “Cittadellarte – aggiunge Clarissa – è il contesto perfetto per tenere un evento del genere, con tante realtà che combaciano tra ambiente ed arte. La Fondazione Pistoletto è davvero il luogo ideale per parlare di sostenibilità ambientale”.
Un’altra delle parole chiave dell’evento è proprio l’arte: non solo per la Fondazione Pistoletto, sfondo attivo dell’appuntamento, ma anche per la partecipazione del gruppo Bidibidon – Riciclare con la musica, che terrà una performance ispirata e dedicata ai temi dell’iniziativa; coloro che si esibiranno non useranno strumenti classici, ma materiali di recupero in uno show di percussioni.
Nell’ottica di veicolare i temi della giornata attraverso differenti linguaggi, è anche stata indetta la art call Sustainable views – punti di vista differenziati organizzata da IF e rivolta ad artisti italiani ed internazionali attivi nel campo della video-arte che desiderino offrire una visione creativa riguardo al tema della sostenibilità ambientale e del riciclaggio responsabile. L’obiettivo? Fornire spunti di vita sostenibili attraverso documentazione (con filmati ad hoc) di soluzioni e interventi già in atto, oppure “affrontare con sguardo propositivo, positivo o utopico le tematiche della sostenibilità ambientale, del riciclo e dello smaltimento dei rifiuti, proponendo così una riflessione sul cambiamento climatico”, come sottolineato nel sito del concorso.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra più realtà presenti sul territorio torinese e biellese (Ok Bio, Collettivo IF, Cittadellarte, PAV – Parco Arte Vivente ed Espronceda – Institute for Art & Culture (Barcellona); per visionare il bando completo cliccare qui. Il link con l’arte, inoltre, si manifesta anche nei premi del concorso. I video vincitori saranno due, ai quali verranno assegnati i seguenti riconoscimenti: il Premio residenza, promosso da Cittadellarte, ossia una residenza d’arte della durata di una settimana all’interno di un modulo UNIDEE e la proiezione del filmato in occasione di eventi e/o mostre concordate con Cittadellarte; il Premio workshop, promosso da PAV – Parco Arte Vivente, che prevede la partecipazione a due laboratori condotti dagli artisti presenti nell’art program del PAV*; il Premio mostra, promosso da Espronceda – Institute of Art&Culture di Barcellona, riservato a entrambi i vincitori, che avranno la possibilità di esporre le loro opere video in una mostra presso la stessa Espronceda – Institute of Art&Culture, a cura del Collettivo IF. La premiazione dei due vincitori avverrà pubblicamente nel corso dell’evento del 9 maggio, durante il quale verranno proiettati i video scelti.
“Il nostro brand – conclude Clarissa – oltre a lavorare sul commercio vuole occuparsi della corretta comunicazione. Può essere comodo il monouso compostabile negli eventi, ma è importante accompagnarne l’utilizzo a una giusta informazione. Stiamo spingendo molto sul compostabile, bisogna avere tutte le conoscenze del caso, perché l’estate è alle porte…”
Nella serie Game of Thrones alcuni protagonisti spesso ricordano, come presagio, la frase l’inverno sta arrivando. In questo caso è all’estate che bisogna arrivare preparati, tra consapevolezza e responsabilità.
In attesa di un mondo in cui l’usa e getta sarà solo un ricordo, questa novità può rivelarsi una buona pratica da promuovere. Ricordiamo, comunque, che per abitudini quotidiane che siano sostenibili su questo fronte, Italia che Cambia ha elaborato la Visione 2040 Cicli produttivi e rifiuti, che fornisce spunti e suggerimenti per comportarsi responsabilmente in ottica green.