Mercatino Let Eat Bi #1 – L’Aperitiva, quando l’amore dà vita a un miele biologico tutto Biellese
Lunedì 13 gennaio ha preso il via su Eco di Biella la rubrica "Locale, naturale, stagionale by Let Eat Bi", che metterà in luce per tutto l'anno le produttrici e i produttori del mercatino, proponendo anche ricette e approfondimenti su temi ambientali e legati al mondo del cibo e dell'agricoltura. Riscopriamo l'ultima realtà posta sotto i riflettori: L'Aperitiva. "Sono innamorato - ha spiegato il titolare Cristian Maffeo - del mondo dell'apicultura. Guardo le mie api quotidianamente e mi sorprende sempre vedere il loro lavoro e la loro organizzazione".

Continua il viaggio alla scoperta dei partner Let Eat Bi che tutti i mercoledì mettono in vendita le proprie specialità al mercatino di Cittadellarte. Dopo aver posto sotto i riflettori, nella puntata iniziale, l’identità e gli obiettivi dell’associazione attraverso un’intervista doppia ad Armona Pistoletto (presidente Let Eat Bi) e Francesca Castagnetti (responsabile sviluppo Let Eat Bi), mettiamo questa volta in luce L’Aperitiva. Come si evince dal nome, questa realtà biellese è nota per la produzione del miele. Cristian Maffeo, il titolare, ha intrapreso questa strada professionale per caso, o meglio, per amore: lui, un ex idraulico, deve alla sua compagna Elisa Pellizzon la passione per l’apicultura. “Elisa i suoi genitori – esordisce – hanno sempre avuto le api, per hobby. Così ho conosciuto questo ambito insieme e a lei e ho avuto desiderio, a mia volta, di avere una cassetta di api. Da lì è cominciata la nostra avventura”. Un successo suggellato anche dalle quantità: dalla singola arnia sono passati alle circa 170 attuali. “Nel tempo – racconta – mi sono innamorato del mondo dell’apicoltura e ho fatto esperienza nel settore grazie a un esperto allevatore di api regine. Con lui c’è stato un confronto continuo, utile tuttora per scambiarsi idee, nozioni e sensazioni”.


Cristian Maffeo.

L’ape regina.

La produzione unisce qualità e quantità: la prima non è solo data dalla passione di Cristian, ma è ufficialmente riconosciuta dalla certificazione biologica (ottenuta nel 2013 con ICEA – Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale di Torino); per la quantità, invece, basta elencare le numerose proposte di miele, tra cui troviamo – ad esempio – quello di acacia, castagno, tiglio e millefiori di montagna. L’APEritiva vende anche una speciale crema spalmabile con miele, nocciole e cacao, e una grappa con il miele prodotto insieme alla distilleria Revel Chion di Chiaverano; a seconda delle annate, anche polline e pappa reale. Inoltre, come sottolineato nella loro pagina Facebook, tutti gli apiari – il luogo dove sono poste le arnie – vengono collocati in aree agricole non urbanizzate, lontano dalle principali fonti di inquinamento tra Camburzano (dove si trova il laboratorio), Netro e Donato. Il risultato? Un toccasana naturale, locale, biologico ed esente da pesticidi. “Ricordo – sottolinea il titolare – che il miele è un ottimo antibatterico e un dolcificante naturale con un indice glicemico più basso di quello di zucchero”.



Dante Maffeo, secondo figlio di Cristian ed Elisa.

Cristian con il figlio Cesare ed Elisa.

L’impronta sostenibile de L’APEritiva si trova solo sul miele ma anche in altri prodotti paralleli: “Negli ultimi anno proponiamo anche l’idromele, le confetture di frutta senza zuccheri (solo col miele) e la ‘senApe‘ (è in grani, una parte lavorata, rimane cremosa, e poi viene aggiunto il miele); quest’ultima, in riferimento alla senape tradizionale francese, è realizzata con grani interi macerati e l’aggiunta de miele”. Cristian si sofferma poi sul mercatino di Cittadellarte: “Sono felice di essere al mercatino Let Eat Bi col mio banchetto – spiega – perché mi piace illustrare le peculiarità dei miei prodotti direttamente alla clientela”. Il titolare de L’APEritiva conclude provando a trasmettere le emozioni che questi insetti suscitano in lui: “Ogni volta, quando apro una cassetta e vedo come le api lavorano e come sono organizzate provo una sensazione inspiegabile. Non possa giorno senza che io vada a osservarle: amo il loro mondo”.