Il 2021 è stato nominato l’anno dell’Italia e del suo riscatto grazie ai successi raggiunti nello sport, nella musica e nel cinema. Oltre alla vittoria degli Eurovision 2021 e il trionfo azzurro agli Europei di calcio, l’Italia si è aggiudicata un nuovo traguardo: quello del riciclo della carta e del cartone. Il successo italiano – in cui la Lombardia sembra essere una delle regioni trainanti – è stato annunciato dall’Unirima (Unione nazionale delle imprese di recupero e riciclo maceri) in occasione della presentazione del Rapporto 2021, realizzato con Althesys. Secondo il documento, il tasso di riutilizzo degli imballaggi di carta e cartone nel nostro paese ha raggiunto quota 87,4% nel 2020, superando la media europea del 73,9%. In tal modo, l’Italia ha anticipato di ben 15 anni il target richiesto dall’UE, confermandosi leader nel comparto dell’economia circolare. Infatti, il Pacchetto sull’economia circolare fissa per l’Unione Europea ambiziosi obiettivi di riciclaggio e di riduzione delle discariche. Tra questi, è stato stabilito che ogni paese membro dovrà raggiungere entro il 2030 un tasso di riciclo degli imballaggi in carta e cartone pari all’85%. “La crisi climatica e ambientale – ha commentato il presidente di Unirima Giuliano Tarallo in un articolo di La Repubblica – impone al nostro Paese di considerare la transizione ecologica come una priorità non più rinviabile. Il raggiungimento, con 15 anni di anticipo, degli obiettivi europei in termini di riciclo di carta, da parte delle imprese del comparto, rappresenta in questo contesto un’eccellenza italiana che detta la rotta all’intero settore dell’economia circolare. Per liberare le enormi potenzialità dell’economia green il nostro Paese si troverà a breve di fronte alle sfide di garantire la competitività di mercato e la rapida implementazione dei progetti di investimento, in particolare per l’ammodernamento degli impianti esistenti”.
Tasso di riciclo degli imballaggi di alcuni Paesi nel 2020 – Fonte Rapporto Unirima 2021
I numeri del riciclo della carta in Italia
La raccolta di carta e cartone in Italia, che avviene attraverso i canali domestici e industriali, riguarda circa 7 milioni di tonnellate di materiale. Di queste, 4,96 milioni di tonnellate sono state utilizzate nel mercato interno e 1,81 milioni sono state esportate. Secondo il documento Unirima i 600 impianti di riciclo distribuiti sul territorio nazionale hanno prodotto 6,8 milioni di tonnellate di carta da macero. Rispetto all’anno precedente, questo risultato ha visto un incremento del 3,2%, fornendo così una risposta adeguata al fabbisogno del mercato. Nonostante le alte cifre, è da tenere di conto che questi dati hanno registrato un calo durante i mesi di chiusura a causa del Coronavirus, in quanto la produzione di carta usata per l’editoria ha subito un calo del 4,1%. Tuttavia, il settore è riuscito a sostenersi grazie al vertiginoso aumento del cartone ondulato usato in prevalenza per le spedizioni dell’e-commerce.
Il ruolo del PNRR
Il rapporto annuale di Unirima si sofferma, inoltre, sugli investimenti relativi al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) sul tema del riciclo dei rifiuti, il quale presenta i progetti che l’Italia intende portare avanti grazie ai fondi europei nell’ambito della “Rivoluzione verde e la transizione ecologica”. Il Piano prevede complessivamente 58,47 miliardi di euro, di cui una parte, pari a 1,5 miliardi, sarà stanzia per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e per l’ammodernamento di quelli già esistenti. Un’ingente cifra, corrispondente a più di 600 milioni di euro, sarà invece utilizzata per i cosiddetti progetti “faro”, per il potenziamento della rete di raccolta differenziata e degli impianti di trattamento e riciclo. “Il Pnrr – ha aggiunto il presidente – è un’occasione da non sprecare. La crisi climatica e ambientale impone al nostro Paese di considerare la transizione ecologica come una priorità non più rinviabile. Il Pnrr pone le condizioni strutturali per fare del settore del recupero e riciclo dei materiali il fulcro di una nuova stagione industriale».
I benefici ambientali ed economici
La raccolta differenziata e il riciclaggio producono effetti positivi sull’ambiente, il clima, la salute dell’uomo e l’economia. “Tra i benefici del riciclo ci sono l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni che alterano il clima. Nel 2019 si valuta che a fronte di circa 4,3 milioni di tonnellate di imballaggi di carta e cartone riciclati sono state evitate emissioni di CO2 equivalenti a circa 3,6 milioni di tonnellate”, come si legge sul sito di Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica). Per garantire il rispetto del nostro pianeta è fondamentale incrementare il riciclaggio eliminando progressivamente l’utilizzo delle discariche. Queste ultime, infatti, rilasciano il metano, un gas serra molto potente che influisce negativamente sul clima. Inoltre, se non sono progettate correttamente possono contaminare i terreni e le falde acquifere con le sostanze chimiche presenti nei rifiuti portando a conseguenze sulla salute di animali e persone. La gestione delle discariche interessa anche l’economia, in quanto attraverso questa modalità di smaltimento si perdono tutte le materie prime e i prodotti che potrebbero invece produrre ulteriore valore se riutilizzate o riciclate e reinserite nel ciclo economico. Tuttavia, nonostante negli ultimi anni sia molto migliorata la gestione dei rifiuti nell’Unione Europea, una grande quantità di rifiuti urbani – pari a più di un quarto del totale – viene ancora smaltito in discarica. Pertanto, sebbene i dati italiani facciano sperare per il meglio in materia di gestione dei rifiuti di carta e cartone, c’è ancora tanto da fare.