“Ci sono luoghi appartati dove antiche tradizioni artigianali tessono silenziosamente il mito di quel miracolo chiamato ‘Made in Italy’. Biella è uno di questi luoghi”. Viene introdotto così il territorio laniero in cui è nata la storia dei filati di alcuni dei migliori capi dell’alta moda italiana. Qui i complessi industriali del settore tessile continuano a godere di ottima salute, ma parallelamente alcune strutture sono state spogliate della loro funzione rimanendo antiche mura vuote. Una di queste in particolare ha visto cambiare di rotta il proprio destino: è il caso dell’ex lanificio Trombetta che, acquisito da Michelangelo Pistoletto nel 1991, si è trasformato in Cittadellarte.
“Proprio qui, nella Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto – si legge sul sito del concorso -, grazie al sostegno della comunità europea, un gruppo di soggetti lungimiranti intende dare vita a un nuovo polo museale che diventi scrigno di memoria e motore di ricerca e innovazione in uno dei luoghi di origine dell’alta moda italiana”. Il concorso Spaces for Fashion affianca questa visione per immaginare il fiorire, nella provincia biellese, di un luogo dedicato alla lana, al tessuto e alla moda.
La sfida proposta ai candidati del concorso è la seguente: proiettare nel futuro il concetto di museo contemporaneo cucito, questa volta, sul sistema tessile e su uno dei marchi più ammirati al mondo, quale il made in Italy.
Premi in palio e giuria
Il vincitore che si aggiudicherà il primo premio riceverà € 8.000; a seguire, al secondo architetto premiato spetteranno € 4.000, mentre il terzo si aggiudicherà la somma di € 2.000. Sono disponibili due “Gold mention”, che prevedono un ammontare di € 500 ciascuno; infine 10 “honorable mentions” e 30 “finalist mentions”.
Inoltre, tutti i progetti premiati potranno essere inseriti all’interno di eventi architettonici nazionali e internazionali ed essere condivisi con riviste, piattaforme e siti web di architettura (tutti i dettagli sui premi sul sito del concorso).
Sei sono i giudici di Spaces for Fashion nominati per fama e attività coerente al tema del concorso: Michelangelo Pistoletto, Emmanuelle Moureaux, Andreas Fries, Giuseppe Zampieri, Claudio Nardi e Cas Esbach (maggiori informazioni sulla giuria cliccando qui).
YAC – Young Architect Competitions
“L’architettura – secondo lo YAC – è la disciplina che crea e modella i luoghi dell’azione umana”. Per questo il suo obbiettivo è incoraggiare lo sviluppo di progetti che consentono la temporaneità e la personalizzazione dell’uso dello spazio architettonico.
Da circa dieci anni organizza concorsi dedicati ai giovani architetti e designer di tutto il mondo, vantando 9 premi Pritzker nelle sue giurie. Propone regolarmente ambiziosi progetti alla creatività degli architetti per generare soluzioni che intrecciano ricerca, funzionalismo, budget, tecnologia e la personalità di ciascuno, per sostenere e fornire spazi contemporanei alle più dinamiche attività umane.
Inoltre, YAC permette di scaricare liberamente dal sito materiali ricchi di contenuti per mantenere ispirate le idee e i pensieri dei progettisti (per l’area Download cliccare qui).