“Sono convinta che si debbano trattare argomenti importanti, come la parità di genere, sorridendo, alternando ai momenti ludici quelli educativi”: con queste parole Daniela Di Gennaro, Ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso, descrive la modalità con cui organizza e cura le sue attività didattiche, tra cui il laboratorio “Degustiamo l’arcobaleno” che si è svolto domenica 25 settembre, nella città friulana, nel contesto dell’evento Non siamo Atlantide. Il workshop consisteva, come suggerisce il nome, in “assaggi” delle diverse sfumature dell’arcobaleno. L’idea, spiega Daniela, era proprio quella di far degustare ai partecipanti bicchieri contenenti una bevanda insapore, composta da acqua e coloranti alimentari, e far associare ai colori riflessioni o desideri. Curiosamente l’azzurro è stato il colore maggiormente apprezzato, “forse – ha ipotizzato Daniela – perché è legato alle pozioni magiche”. I bambini hanno, in seguito, trasportato le sensazioni provate su carta, giocando con i colori e realizzando “un nuovo simbolo che fa capire loro che l’uomo e la donna, per quanto possano essere distanti, sono sullo stesso livello e dovrebbero godere degli stessi diritti”. E ancora, come si legge sul sito “nell’immagine che i bambini creano, i due simboli opposti di maschio e femmina, sono distanti ma uniti da sfumature delicate e non da confini netti” in linea con l’obiettivo n° 5, relativo alla parità di genere, dell’Agenda 2030. Il simbolo dell’uguaglianza, realizzato da Daniela, sintetizza le seguenti tematiche: il Terzo Paradiso di Pistoletto; l’uguaglianza di genere (obiettivo n°5 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile); l’arcobaleno, che rimanda da un lato alla battaglia per i diritti civili della comunità LGBTQ+ e dall’altro alla bandiera della pace e i movimenti annessi. La stessa grafica è stata riproposta anche negli articoli – borse, spille e calamite – in vendita, il cui ricavato servirà per organizzare i prossimi laboratori.
Alla domanda su come sia andato il laboratorio, Daniela risponde positivamente, nonostante il brutto tempo che l’ha costretta a spostarlo al chiuso, all’interno della cioccolateria Mosaico Cocambo. I 14 bambini tra i 7 e gli 11 anni che hanno preso parte al laboratorio, come ha specificato, erano molto divertiti e coinvolti. L’entusiasmo è stato condiviso anche dagli adulti: “Ho visto i genitori molto contenti di vedere che i bambini, divertendosi, affrontassero alcune tematiche come la parità di genere”. Daniela ha l’intenzione di riproporre l’attività in futuro, magari anche per un target diverso, utilizzando dei vini del territorio. Il workshop si è inserito nell’ambito dell’evento Non siamo Atlantide, festival dedicato alla sostenibilità, valore caro anche all’ambasciatrice friulana del Terzo Paradiso: “I bicchieri con cui i bambini hanno bevuto – ha spiegato – erano di vetro, abbiamo quindi cercato di evitare l’utilizzo della plastica monouso per sensibilizzarli ad avere sempre un’attenzione responsabile ed etica”.