Il Sentiero Rebirth Path, la call to action dell’artista biellese, ha avuto forte risonanza in tutta Italia e in tutto il mondo, ma volgiamo oggi il nostro sguardo alla città dove la Fondazione Pistoletto è nata. A Biella, oltre a Cittadellarte e all’orto Permacultura al Centro, anche il Liceo G. e Q. Sella ha accolto la chiamata dell’artista biellese. La spinta all’azione è stata promossa da Denise De Rocco, docente e ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso, in collaborazione con la professoressa Nadia Landrino: martedì scorso, studenti e insegnanti si sono tenuti mano per la mano, formando così un lungo cordone umano contro ogni atrocità creata dall’uomo. Un esempio di quanto la forza dell’arte possa raggiungere le nuove generazioni, tenendole per mano senza mai lasciarle sole nel percorso che dirige alla pace.
“Gli alunni e i professori che hanno partecipato al flash mob – esordisce Denise De Rocco – hanno accolto l’invito con positività ed entusiasmo”: il 21 marzo, alcune classi del Liceo G. e Q. Sella hanno dedicato dieci minuti della loro quotidianità scolastica a unirsi le une alle altre, legandosi a loro volta a tutti i partecipanti dei flash mob Sentiero Rebirth Path nel mondo. “Le riprese – prosegue l’ambasciatrice – iniziano dagli spazi esterni della scuola, per poi entrare nei corridoi, in modo da vivere in chiave differente i luoghi frequentati ogni giorno”. Le immagini del video, curato dalla studentessa Elisa Francini, sono eloquenti: 150 partecipanti, tra studenti del Liceo G. e Q. Sella, uniti a due classi dell’istituto di istruzione superiore Eugenio Bona, e professori, hanno riempito gli spazi scolastici con la loro catena umana. Si susseguono visi sorridenti, emozionati, intimiditi, riflesso di una generazione che rispecchia la pace preventiva che Pistoletto desidera, con la sua arte e le sue azioni, veicolare. È proprio questo il messaggio che la professoressa De Rocco si è impegnata a portare nelle sue classi: “I miei studenti hanno riflettuto grazie alle parole del maestro espresse in occasione dell’incontro con gli ambasciatori di dicembre: non si deve portare avanti una protesta, ma un’azione a favore della pace”.
Il sentiero umano del Liceo G. e Q. Sella si conclude con il sorriso contagioso della “chiudi-fila” Gaia Cadeddu, studentessa della VF del liceo artistico, indirizzo “arti figurative”, la stessa classe che si è occupata di organizzare il flash mob. “Gaia a breve diventerà mamma – racconta Denise De Rocco – e darà alla luce la piccola Alice, con la quale ha dato un contributo prezioso per la realizzazione dell’azione performativa”. La seconda parte del video, infatti, lascia spazio all’immaginazione, con un messaggio intimo e commovente di Alice rivolto alla sua mamma Gaia, che si lascia in questo frangente dipingere sul ventre con un acquerello rosso il simbolo del Terzo Paradiso: “Sono Alice, nascerò tra pochi giorni, ti porto luce, gratitudine, pace e amore. Grazie mamma, grazie Gaia”, recitano le parole della piccola. “Si tratta di una perfetta coincidenza – racconta entusiasta l’ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso – poiché Gaia, la madre terra, nella mitologia e nella religione greca rappresenta la dea primordiale, quindi la potenza divina della Terra”. Il Terzo Paradiso come simbolo generativo risulta quindi applicato in concretezza nella toccante scena proposta nel video: “È possibile, per chi vuole, percorrere il ‘sentiero della rinascita’ per la creazione di un nuovo mondo, fatto di luce, armonia, amore, pace, gioia, fratellanza, unione, condivisione. Di questo messaggio – specifica la professoressa – Alice ne è un tramite, con quella purezza che solo i bambini possiedono e sanno trasmettere a chi sia disposto ad ascoltare, a chi sia disposto a vivere nella miriade delle possibilità dell’Essere su questa terra, in armonia con gli altri, con la natura e con il Tutto. Mano nella mano”.
L’ambasciatrice, emozionata, conclude rivolgendo un pensiero a Michelangelo e ai suoi studenti: “Ringrazio di cuore il maestro Michelangelo Pistoletto e tutte le splendide ‘creature’ che hanno partecipato al flash mob, rendendo possibile ciò che la mente non vedeva e credeva impossibile. L’energia d’amore sprigionata dai nostri cuori in quei momenti è stata potente, profonda, tangibile”.