Risale ormai a un anno fa l’idea di riqualificare il giardino comunale di Guastalla, a Reggio Emilia, che ha portato alla nascita del parco Terzo Paradiso. Il progetto, già presentato in un precedente articolo, è stato proposto dall’Assessorato dell’Ambiente agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore B.Russel di Guastalla, i quali hanno recepito con entusiasmo l’iniziativa. Infatti, quest’ultima è stata inserita all’interno del piano dell’offerta formativa delle classi V del liceo scientifico e delle scienze umane ed è stata sostenuta dalle insegnanti, fra cui la prof Luciana Amadasi – responsabile del progetto – e le docenti Elena Rossi, Monica Giovanardi e Maria Rosa Mantelli.
Nonostante un momento di arresto dovuto all’emergenza sanitaria, l’area verde vicino alla scuola è stata riqualificata attraverso la messa a dimora di specie vegetali autoctone e alla creazione di uno spazio in cui è rappresentato il simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto. Infatti, il progetto si ispira, nei suoi contenuti, ai principi del Terzo Paradiso, in quanto si configura come strumento di consapevolezza per una crescita formativa a proposito della salvaguardia e della gestione dell’ambiente. I tre anelli, attorno ai quali sono stati piantati nuovi alberi, vedono al loro interno degli arbusti e una panchina di forma circolare. Inoltre, all’interno del parco, è stata inserita una targa intitolata alla maestra Fiorenza Magotti Rovesti, mancata lo scorso anno; la docente, che insegnava all’istituto comprensivo Ferrante Gonzaga, era particolarmente apprezzata nella città di Gustalla per via del suo impegno per le iniziative a favore dell’ambiente. Sulla targa si legge: “A quelle persone che, come gli alberi, senza fare rumore, hanno saputo portare grandi doni nella vita. In ricordo di Fiorenza”.
Il parco è stato inaugurato la mattina del 18 settembre in presenza degli studenti e delle insegnanti protagonisti del progetto, assieme alle altre classi del Russell e di altri istituti scolastici guastallesi, ai dirigenti scolastici, alle famiglie e ai cittadini interessati a partecipare. Inoltre, hanno preso parte all’inaugurazione il sindaco di Guastalla Camilla Verona, l’assessore all’ambiente Chiara Lanzoni ed altri amministratori pubblici, a dimostrazione di come il progetto sia frutto del dialogo e della collaborazione tra la scuola e il Comune di Guastalla. Infatti, il sindaco ha sostenuto che “non sarebbe stato possibile realizzare l’iniziativa se non ci fosse stata questa immensa collaborazione, vicinanza e sinergia tra l’istituzione scolastica e quella comunale, insieme ad Iren che ha dato un contributo economico, e a studenti e studentesse, insegnanti e volontari che si sono avvicendati per innaffiare le piante“. Giacomo Bassmaji, ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso di Reggio Emilia, presente alla cerimonia in rappresentanza di Cittadellarte- Fondazione Pistoletto, ha ricordato come il parco si leghi ai principi del simbolo trinamico del maestro biellese, in quanto “quello che è stato realizzato a Guastalla è il risultato del progetto che dal 2012 viene portato avanti con il Terzo Paradiso”.
Successivamente ad un momento musicale ad opera del Corpo Filarmonico Bonafini, al discorso delle varie rappresentanze istituzionali e al taglio del nastro, ha avuto inizio un inaspettato flash mob dei ragazzi, ripreso da un drone, che si sono disposti sul simbolo del Terzo Paradiso, esponendo la bandiera multicolore della pace e gridando “Viva la Terra”. Centrale nella realizzazione del progetto e nell’inaugurazione del parco, è stato proprio l’impegno degli studenti, i quali sono rimasti a disposizione degli interessati per un percorso guidato della nuova area verde. Due di questi, in rappresentanza della ex quinta A dell’anno scolastico 2020-2021, hanno descritto la nuova area vedere come uno “spazio di convivenza fra piante e persone e tra tutti gli altri organismi viventi, richiamati da una grande varietà di specie vegetali in relazione tra loro, da cui consegue un aumento della biodiversità”.
L’evento è stato inserito all’interno della rassegna regionale Vivi il Verde 2021, che nella sua ottava edizione fa riflettere intorno al tema del “paesaggio che cura”, al verde come luogo di incontro, come spazio di una socialità ritrovata. Infatti, l’attività ha rappresentato un’occasione di crescita formativa e uno strumento di consapevolezza per i ragazzi, i quali hanno potuto comprendere il valore etico e sostenibile del paesaggio, da intendersi come luogo di incontro e come spazio di benessere individuale e collettivo. Nella prospettiva del principio responsabilità e cura del mondo – di cui dovremmo essere i custodi -, il progetto mira a a promuovere una convivenza armoniosa tra diversi esseri viventi in uno stesso luogo, in modo che le nuove generazioni possano comprendere e far loro il concetto di eredità culturale. Inoltre, grazie a questo progetto, l’area in oggetto ha acquistato un maggior valore paesaggistico e la messa a dimora di nuove specie vegetali autoctone, sulla base di un principio bioclimatico, in modo a contribuire all’incremento e alla difesa della biodiversità nelle aree urbane, spesso eccessivamente inquinate e antropizzate.