Luglio 2021, Sardegna. La natura si tinse di rosso. Il fuoco travolse il Montiferru e la Planargia nell’Oristanese, con quasi 13mila ettari di superficie in fiamme, di cui circa 4mila boschivi. Gli investigatori esclusero il dolo, non accertando responsabili: insomma, un fatto ‘accidentale’, senza colpevoli. Al di là della genesi dell’episodio, la ferita per l’ambiente fu, come anticipato, profonda: secondo uno studio scientifico firmato da un team di ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari, e dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), si trattò del più vasto incendio accaduto in Italia nel 2021; colpì una superficie pari allo 0,5% di quella dell’Isola e costituì, da solo, il 68% di tutte le aree incendiate nello stesso anno nella Regione. Volgendo uno sguardo all’ecosistema, fu drammatico per tutte le comunità biologiche e gli habitat. Insomma, danni incalcolabili per la flora e la fauna. La natura della terra sarda pianse.
Il Terzo Paradiso a Pabarile
A un anno dall’incendio, il 23 luglio 2022, a Santulussurgiu è stato inaugurato un nuovo Terzo Paradiso come simbolo di rinascita. L’installazione, ubicata su una delle cime del Montiferru in località Pabarile e composta da una serie di tronchi carbonizzati degli alberi pluricentenari persi nel rogo, è stata curata dall’Agenzia Regionale Fo.Re.S.T.A.S. (struttura governativa tecnica-operativa della Regione Sardegna per il settore forestale e ambientale), realizzata su indicazioni del coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Saverio Teruzzi e su idea di Monica Pais, nelle doppie vesti di ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso e presidente di Effetto Palla ODV. Quest’ultima, attraverso la clinica veterinaria Duemari di Oristano ed Effetto Palla ODV, si è impegnata fin dagli arbori nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica nazionale circa la gravità degli incendi in Sardegna, prodigandosi inoltre nel curare le centinaia di animali rimasti feriti negli incendi e nel sostenere quello sopravvissuti e le aziende zootecniche sul territorio attraverso aiuti di varia natura, tra alimentari, logistici e presidi sanitari. “Ai tempi non ero ancora ambasciatrice – esordisce Monica Pais ai nostri microfoni – ma desideravo, con l’installazione del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, far veicolare un messaggio di rinascita. L’idea di utilizzare le spoglie degli alberi per un’opera era già stata anticipata in un nostro convegno, dove analizzavamo la situazione delicata del Montiferru: quello colpito era un bosco chiuso, quindi ricco di endemismi e specie animali e vegetali, che purtroppo non rivedremo da qui a poco tempo. Sicuramente, però, ne vedremo delle altre anche in relazione al lavoro dell’uomo che, avvalendosi delle sue conoscenze e delle sue capacità da secondo paradiso, riuscirà, abbracciando il primo paradiso, a crearne un terzo”. Pais dedica poi un pensiero ai protagonisti dell’opera: “Ringrazio – ha sottolineato – sia Francesco Saverio Teruzzi, che ci ha mandato schemi e proporzioni in modo che il Terzo Paradiso rispettasse l’idea del maestro e rimanesse a imperitura memoria, sia gli addetti ai lavori Agenzia Regionale Fo.Re.S.T.A.S. che, con il loro operato, hanno fatto sì che Pabarile divenisse un punto di contatto tra il passato e il futuro”.
Il libro
Monica, dopo l’incendio nel Montiferru, ha scritto e pubblicato nel 2022 L’incendio del bosco grande, edito da Longanesi, proprio per raccontare la vicenda da un inconsueto punto di vista, ossia quello degli animali che abitavano il bosco; nello specifico le voci narranti sono della stessa Pais e di Metà, una volpe sopravvissuta alle fiamme e salvata dalla Clinica Duemari. “Luglio 2021. Il Montiferru va a fuoco. Come un invincibile e fiammeggiante drago che si vede perfino dallo spazio, il rogo – si legge nella sinossi del libro – inizia a divorare tutto ciò che incontra sul suo cammino. Nel bosco, lassù in montagna, gli animali selvatici lottano per la sopravvivenza. In molti non ce la faranno e alla conta finale risulterà un’ecatombe impossibile da censire, ma i più fortunati saranno recuperati dalle fiamme e oltre duecento tra loro troveranno ospitalità e cure alla clinica Duemari, trasformata in ospedale da campo. C’è la volpina paralizzata e mezza carbonizzata; c’è il cerbiatto ustionato; ci sono tantissimi cinghiali dalle zampe divorate dal fuoco; ci sono cani, gatti, conigli, ricci. E, in mezzo a loro, c’è un gruppo di veterinari pronti a tutto per salvarli. C’è una onlus che si mobilita, generando una reazione a catena che conduce fino alla clinica derrate alimentari e pallet di materiali sanitari. C’è un’impressionante ondata di solidarietà che si schiera a fianco dei più deboli, con quella natura che non ha voce solo per chi non è capace di sentirla. E poi c’è Monica, che guarda la sua terra come allo specchio: sa che si somigliano. Sa che la Sardegna è forte, guerriera, forgiata dalle difficoltà e per questo non si arrenderà. Raccontata a due voci da Monica e da Metà, la piccola volpe sopravvissuta, la storia dell’incendio del grande bosco del Montiferru si scolpisce in queste pagine nella sua dimensione di epica lotta per la salvezza e la salvaguardia di ciò che abbiamo di più caro: quel mondo naturale cui noi stessi apparteniamo”.
Il concerto
Sulla scia dell’installazione Terzo Paradiso e del libro scritto da Monica Pais, giovedì 21 settembre alle ore 20.45 si terrà presso Lo Quarter di Alghero l’opera sinfonica L’incendio del bosco grande, composta e diretta dal maestro Lorenzo Subrizi eseguita dall’Orchestra sinfonica della Fondazione Fossano Musica con la voce narrante di Marialice Tagliavini. L’opera, infatti, è stata composta su richiesta della Fondazione Fossano Musica ispirandosi al libro omonimo dell’ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso. “La Fondazione Fossano Musica, compresa e fatta propria la tematica del libro riguardo la tutela dell’ambiente e degli animali che lo vivono, ha creato quindi – si legge nella descrizione dello show – un’opera sinfonica per orchestra e voce narrante. La storia raccontata nel libro e musicata attraverso la collaborazione con la Fondazione Fossano Musica, riporta ad un evento tragico per la nostra terra e si pone l’obiettivo di divulgare e sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della terribile piaga degli incendi boschivi tema sempre più attuale in relazione alle modifiche climatiche a cui stiamo assistendo in Europa”. Il concerto si svolgerà alla presenza di Michelangelo Pistoletto, in visita in Sardegna per promuovere il suo ultimo libro La formula della creazione. “Lo stesso artista – viene concluso nella nota – ha donato la possibilità di utilizzare una delle sue opere più famose, il Terzo Paradiso per l’appunto, per uno dei loghi identitari della associazione Effetto Palla, in cui la nostra ispiratrice Palla, ambasciatrice di tutti i randagi del mondo, campeggia al centro dell’opera”.