Mentre le orecchie degli spettatori odono una melodia tipicamente mediorientale, davanti ai loro occhi appare il simbolo trinamico, le parole “Peace”, “Sustainability” e “Memory” e la scritta “The Third Paradise in Aleppo”.
Ecco com’è stato elaborata l’introduzione del video in cui Michelangelo Pistoletto ha esposto i punti chiave del suo lavoro. Tutto questo è avvenuto durante il workshop “Restoring Syrian heritage & reviving local communities” tenutosi dal 20 al 21 Marzo 2022 all’interno del contesto di Expo 2020 Dubai. Quest’iniziativa è stata organizzata dal “Syria Trust for Development” in collaborazione con il padiglione della Siria all’interno della rinomata Esposizione Universale. Le ragioni fondanti di questo progetto sono state la ricostruzione ed il recupero dei siti del patrimonio culturale siriano che, pur rappresentando la culla dell’eredità dell’umanità, si trovano in una situazione critica. In particolare, tale workshop ha presentato le condizioni contemporanee di quest’area di riferimento con le annesse comunità locali e ha cercato di definire le modalità di cooperazione, le proposte e le risorse necessarie per delineare il cammino verso il recupero dell’eredità culturale siriana. In linea con questi intenti, all’interno di tale progetto, è stato coinvolto Michelangelo Pistoletto, “uno dei più influenti artisti viventi al mondo”, come, nel video di presentazione, lo ha definito Fortunato D’Amico, collaboratore di Cittadellarte. Infatti, il concetto cardine del lavoro di Pistoletto, legato al simbolo del Terzo Paradiso, riflette proprio sulla creazione di un equilibrio tra l’uomo e la natura con il fine di assicurare la sopravvivenza della razza umana, trasmettendo dunque le nozioni di riconciliazione e pace. Per evidenziare il legame tra gli intenti della comunità siriana e il pensiero dell’artista biellese, verrà realizzata un’installazione raffigurante il Terzo Paradiso ad Aleppo, città simbolo della distruzione e che, come ha dichiarato D’Amico, “si spera possa diventare una vera e propria ‘rebirth’ della città e dell’intera Siria, attraverso la sua eredità culturale, e richiamando tutti ad assumersi tale responsabilità”. Così, dopo una breve introduzione riguardo quello che è l’impegno di Michelangelo Pistoletto nei confronti della società, è stato lui stesso, attraverso una video intervista, ad illustrare al pubblico l’origine ed il significato del Terzo Paradiso.
“La Trinamica è la dinamica del numero tre, 1+1 = 3, e questo lo si vede nel simbolo che io ho disegnato con una linea che forma tre cerchi. Nei due cerchi esterni ci sono elementi diversi che si connettono al centro, per creare qualcosa che prima non esisteva”. Egli ha poi continuato affermando che la dualità è fondamentale, ma deve essere attiva poiché, solo attraverso le azioni, è possibile attuare un cambiamento della società che, come insegna la formula della Trinamica, può nascere solamente “dall’unione delle differenze”.
Expo 2020 Dubai fa riferimento al dualismo tra passato e futuro e anche Pistoletto sottolinea come, il concetto del Terzo Paradiso si riferisca sia al passato, inteso come memoria, sia al futuro, inteso come creazione di una società responsabile e sostenibile per garantire “la durata dell’esistenza umana”. Ovviamente, per concludere il discorso, l’artista ha ribadito come, al centro di queste numerose riflessioni e azioni vi sia l’arte, che rappresenta infatti “il dinamismo essenziale affinché tutto si combini”.
Così, le nozioni legate al Terzo Paradiso, oltre ad essere state spiegate durante uno dei più importanti eventi a livello mondiale, saranno trasferite tra le dune sabbiose del deserto mediorientale della città di Aleppo. Questo dimostra come il cambiamento responsabile che richiede il lavoro di Michelangelo Pistoletto rappresenti una modalità risolutiva per le realtà che, come la Siria, desiderano raggiungere una situazione di pace, riconciliazione ed equilibrio tra l’artificio e la natura, garantendo così la sopravvivenza della specie umana.